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giovedì 4 marzo 2010

Consulta nazionale questa sconosciuta ??!!??

Generalmente non mi piace molto parlare di politica/ciclistica, ma uno degli argomenti ai quali proprio ci tengo dire la mia e' il discorso sul doppio tesseramento (a volte triplo) necessario per correre in bicicletta !!!!
Questa cosa non mi e' mai andata giu', e nel tempo (una maglia di campione provinciale e mai avuta nel 1996) e anche nell' immediato, la difficolta' a poter correre in pista con i tesserati FCI, mi ha sempre arrecato dei piccoli problemi.
Facciamo una piccola premessa parlo del Veneto ma la situazione sebbene con qualche sfumatura e' praticamente la stessa in quasi tutta Italia.
Per correre in bicicletta e' necessario avere una tessera la quale e' associata ad un certificato medico di sana costituzione e ad un' assicurazione verso terzi (detto in maniera semplice, se tagliate la strada ad una macchina e la fate sbattere siete assicurati, se cadete e vi fate male NON siete assicurati) anche qui poi ce ne sarebbe da discutere all' infinito.
Con questa tessera in teoria si dovrebbe poter correre le gare di ciclismo amatoriali, siano esse su strada, ciclocross, pista o MTB.
A gestire i cicloamatori ci sono 3 grandi enti UDACE (unione degli amatori europei), la FCI (federazione ciclistica italiana) e la UISP (unione italiana sport per tutti) piu' altri enti minori come il CSI e altri che non mi vengono in mente.
Questa tessera purtroppo e qui viene il punto ha un costo che per quanto riguarda per esempio l' UDACE di 35,00 euro base, questo costo di tesseramente e' da sempre stato motivo di contendere tra i vari enti, una guerra infinita alla quale nessuno a mai vinto ma che ha fatto un sacco di vittime cioe' noi cicloamatori che vorremmo semplicemente andare alla domenica a correre e a divertirici in totale liberta'.
Il problema di fondo e' che (salvo eccezzioni) con la tessera UDACE per esempio non posso partecipare ad una corsa FCI e viceversa (o Uisp che sia)e questo mi sembra anche abbastanza logico .....
In piu' pero' qui viene il bello entrambi gli enti se qualcuno volesse farsi una doppia tessera, sarebbe squalificato !!!!
Facciamo un esempio pratico, e' come se io giocassi a calcetto (fci) e volessi anche andare a giocare a ping pong (Udace), oppure e' come se mi presentassi a giocare a Rugby con una tessera per la piscina e cosi' via, ma il bello e' che se io avessi una tessera per il Bowling, e volessi entrare in palestra ma questi non mi farebbero chiaramente entrare e se facessi entrambe le tessere (rugby e palestra) queste "federazioni" mi squalificherebbero per doppio tesseramente .... in faccio ad ogni regola di liberta', almeno cosi' la vedo io.
Da anni anni e anni, esiste una "consulta nazionale" la quale dovrebbe organizzare una pseudo apertura tra gli enti, questa consulta oltre ad essere un organo inutile, nel tempo ha fatto una serie di danni incalcolabili e che ancora ad oggi continua a farne.
Io credo che il problema sarebbe di facile soluzione, lasciare il LIBERO TESSERAMENTO ogni uno puo' tesserarsi con chi e quando vuole PUNTO, quindi se volessi giocare a Rugby mi farei la tessera del Rugby e se volessi andare a cavallo mi fare la tessera di equitazione SEMPLICISSIMO.
Facendo cosi' parteciperei alle gare UDACE con tessera UDACE e alle gare UISP con la tessera UISP o FCI sempre con la loro rispettiva tessera e rispettando le loro regole e categorie .... SEMPLICE e comodo per tutti gli UTENTI cioe' noi ciclisti che avremmo a disposizione tutto quello che di ciclistico offre il mercato o la piazza o come si voglia definire il fatto di poter decidere dove e quando correre in assoluta liberta'.
Le varie federazioni nel tempo hanno argomentato con una infinita' di motivi il fatto per cui questa soluzione non e' valida, in primis il discorso assicurativo (parola grossa chiamarla assicurazione ma cosi' e'), la verita' pura e cruda e' che ogni ente e' attaccato con le unghie ai propri tesserati in maniera viscerale in quanto fonte di arricchimento economico ( o sostentamento che sia), alla faccia del volontariato e del fatto che si dovrebbe correre per passione e divertimento.
Io non mi ci sono messo in questa polemica, non entro dicendo che sia meglio o peggio un ente rispetto ad un'altro perche' alla fine pregi e difetti tutti lavorano grosso modo allo stesso modo, cambiano un po' le premiazioni, cambiano un po' le categorie, ma alla grande il discorso e' molto similare (ma comunque non e' lo stesso anche se di pedalare si tratta)
Purtroppo a questa soluzione gli enti tra di loro non ci sono mai arrivati, forse troppo facile ... forse troppo ovvia come soluzione, e forse troppo vantaggiosa per il ciclismo, ma si continua una infinita guerra (me ne parlava gia' mio padre negli anni 70 cioe- 40 anni fa') Tutti estremamente attaccati al proprio piccolo orticello, senza rendersi conto che cosi' facendo si blocca la crescita di un unico e grande giardino, salvo che poi non si tratti di guadagnare su grandi numeri all' ora tutti amici e felici (GranFondo dal costo di iscrizione a 50 euro dove e' possibile partire anche con la tessera della raccolta punti del supermercato .........)

3 commenti:

  1. Bravo hai centrato in pieno il problema, purtroppo ognuno coltiva il proprio orto e gli interessi economici a discapito dei veri appassionati di ciclismo. Questo succede anche nel lavoro, vedi sindacati federali, confederali, autonomi ecc, risultato un guazzabuglio e mai chiarezza e semplicità. Restando in noi, un consiglio spassionato per cambiare le regole del ciclismo, quello autentico, occorre prima sostituire le persone che lo gestiscono e come? Partecipare alle riunioni e elezioni già alla base, proponendo buone idee sulla base delle proprie esperienze, anche se dubito che sarebbe difficile, ma almeno provare altrimenti non se ne viene fuori. Angelo Onofri

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  2. Ciao Simone,
    condivido appieno il senso del tuo articolo di oggi. Solo alcune precisazioni.
    Io ho sempre avuto doppio (o triplo) tesserino relativo a due o + specialità sportive diverse (Udace x ciclismo, Uisp o FIN per il nuoto, FITRI per il triatlon) e nessuno mi ha potuto mai dire nulla. Il problema sorge per la stessa disciplina sportiva.
    Quanto alla copertura assicurativa Udace, le opzioni sono 4 con caratteristiche e, logicamente, premi differenti. La copertura per i danni autoprocurati c'è, ma è molto ma molto limitata (segno che il rischio è alto e il premio pagato basso)
    (segue tratto dal sito Udace)
    Garanzia 1.BASE

    * Caso morte euro 26.000,00
    * Caso Invalidità Permanente euro 26.000,00 franchigia assoluta 5% tabella ANIA
    * Responsabilità Civile verso Terzi euro 850.000,00

    Costo euro 35,00

    Garanzia 2. EXTRA

    * Caso morte euro 26.000,00
    * Caso Invalidità Permanente euro 26.000,00 franchigia assoluta 5% tabella ANIA
    * Diaria da gessatura euro 15,50 - franchigia 5 giorni, max 30 giorni
    * Diaria da ricovero ospedaliero euro 15,50 - franchigia 5 giorni, max 120 giorni
    * Responsabilità Civile verso Terzi euro 850.000,00

    Costo euro 50,00

    Garanzia BASE80

    * Caso morte euro 80.000,00
    * Caso Invalidità Permanente euro 80.000,00 franchigia assoluta 5% - tabella ANIA
    * Responsabilità Civile verso Terzi euro 850.000,00

    Costo euro 55,00

    Garanzia EXTRA80

    * Caso morte euro 80.000,00
    * Caso Invalidità Permanente euro 80.000,00 franchigia assoluta 5% - tabella ANIA
    * Diaria da gessatura euro 15,50 - franchigia 5 giorni, max 30 giorni
    * Diaria da ricovero ospedaliero euro 15,50 - franchigia 5 giorni, max 120 giorni
    * Responsabilità Civile verso Terzi euro 850.000,00

    Costo euro 70,00

    Precisato questo, da noi la situazione è mitigata dal fatto che i ciclisti sono pochi, e dunque gli organizzatori, se vogliono almeno rientrare nelle spese, devono "aprire alla consulta". Se si tratta di gara di campionato (prov, reg. ecc), il tesserato "straniero" non riceverà la maglia ed il titolo, tutto qui.
    Proprio stamane ho chiamato l'organizzatore del campionato mondiale ...(ma se Udace significa Unione amatori ciclismo "EUROPEO"???) crono coppie e pare che aprirà agli altri enti.
    Non te la prendere, dove c'è il formaggio ci sono i topi, dove ci sono i soldi.....:))))

    Boogerd

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  3. Grazie come sempre delle doverose precisazioni, io non me la prendo per nulla perche' alla fine con queste limitazioni, secondo me sono proprio gli enti rimetterci. Nel dubbio un ciclista non parte nemmeno da casa e a rimetterci quindi ci sono anche gli organizzatori.
    Soldi-ciclismo-amatori sono dei circoli viziosi che non dovrebbero esserci all' interno di quello che dovrebbe essere un semplice hobby.
    Ciao Simone

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