FARE TERZO SU UN PERCORSO COSI' LO METTO IN CORNICE
PERCHE' NON SO SE MI RICAPITERA' :O)))))
Eccomi finalmente con calma davanti al computer, per mettere giu' quello che mi e' successo domenica.
Alla mattina come avevo programmato l' idea era di andare a Tricesimo per poi da Udine con la macchina carica, andare direttamente in Romania come poi ho fatto.
Ero indeciso per via del meteo incerto, ma per fortuna il tempo ha tenuto bene e abbiamo corso all' asciutto senza problemi, solo le curve in discesa erano un po' insidiose.
Il circuito e' per quanto mi riguarda il circuito perfetto, duro ma non durissimo, almeno per i miei gusti, la gara e' la gara, tecnica, con salitelle e lunga 80 km, insomma la definirei una medio fondo a 10 euro con tanto di piantina in omaggio ad ogni partecipante, infatti erano presenti anche nomi importanti di frequentatori delle classiche piu' lunghe.
Al via Junior, Senior e Veterani tutti assieme saremo stati circa 100 meno dei 150 dell' anno scorso per via del meteo, ma io sincero la preferisco cosi' troppa gente diventa stressante e poi c'e' piu' rischio di prendere dei buchi in salita ....
Ad ogni modo pronti via e ci troviamo subito a canna, io all' inizio ero come al solito parecchio al gancio perche' dovevo carburare con calma, e dopo circa 4-5 km abbiamo fatto una prima rampa, un cavalcavia lungo che poi sopra prendeva un rettilineo in centro paese abbastanza carogna, questa l' ho fatta con il 53x21 e siamo saliti a 30 km/h, quanto bastava perche' qualche corridore si staccasse subito !!!!
Qui e' anche partita la fuga che segnato la gara, 5 direi grandissimi se ne sono andati e non li abbiamo piu' ripresi, si sono fatti 70 km di fuga a quasi 42 di media con 540 metri di dislivello !!!!
Dietro la mia gara e' stata in un certo senso semplice, ma nella sua semplicita' la dovevo fare bene, dovevo a tutti i costi tenere duro sulle salite, infatti dopo altri 3-4 km abbiamo preso il Monte Croce che e' meno severo del suo nome, ma insomma una salitella da 39, presa a blocco la mia unica preoccupazione era quella di tenere duro.
Non ho idea della sua lunghezza e della sua durezza perche' una cosa e' fare una salita in allenamento e altra cosa e' farla in gara, magari sara' stata uno o due di km, ma averla fatta a 30 km/h voleva dire massimo 4 minuti in tutto di sofferenza, ma quando si e' a tutta il tempo sembra non scorrere mai.
Discesa a blocco, saliscendi dove ho maledetto di non avere l' 11 ... Andavamo a oltre 70 km/h e le gambe non stavano dietro ai pedali, alla fine curvone a sinistra e cominciava lo strappo di Faedis, meno lungo ma fatto in sequenza con le gambe di legno si e' rivelato altrettanto infame, anzi la parte piu' dura e' alla fine della salita dove c'e' un falsopiano di circa 200 metri a salire che con le gambe incatramate faceva malissimo !!!!
Qui dopo circa 20 km finiva la parte dura diciamo e c'erano poi altri 20 km vallonati ma non piu' impegnativi, a parte l' arrivo che era un paio di km leggermente a salire che poi si e' rivelato durissimo per come si sono messe le cose.
Ad ogni modo finito il primo giro e i primi 40 km di gara gia' avevamo perso parecchia gente e il gruppo era molto meno folto, i 5 davanti avevano 1 minto di vantaggio e io ragionavo solo su come passare le salite indenne nel secondo giro.
Ad ogni modo facciamo il centro paese, vedo gente che si stacca e io nonostante i fuori giri, sento che recupero benone e tengo duro, rifacciamo Monte Croce, stessa cosa tengo bene e recupero veloce, poi a Faedis la prendiamo fortissimo, sono A TUTTA, ma insomma morale della favola arrivo su con i primi, cominciamo la discesa, mi giro e siamo al massimo in 40-50, a questo punto penso "e adesso finite le salite, comincia la gara normale e me la gioco" non faccio nemmeno in tempo a finire il pensiero che davanti partono in caccia come missili, il gruppo mi sembrava un po' stanco e non reagfisce subito, anzi si spostano tutti sulla destra quasi a crearmi un passaggio libero, cosi' senza nemmeno pensarci butto il 12 e do una menata con le ultime briciole di gambe che mi rimangono.
Faccio praticamente 2 forse 3 km a pecora e insomma ci ragruppiamo in 6, dietro il gruppo sembra perdere terreno, cosi' davanti ci diamo dentro A TUTTA.
Non mi sembra vero, in una gara che mai e poi mai avrei pensato di essere alla mia portata, mi trovo all' attaco, mi vengono i brividi a pensarci, insomma grosso come sono, in salita sono sempre stato molto scarso, ma evidentemente tutte le legnate prese con i miei amici Teo, Alberto etc etc hanno dato i loro frutti.
Continuando nella nostra azione cerchiamo di tenere duro e lo facciamo cosi' bene che nel finale cominciamo a vedere i primi !!!
Per un attimo ho veramente pensato che li avremmo potuti riprendere, ma davanti Pinos ha sgasato ulteriormente e ha lasciato gli altri attaccanti vincendo in solitudine una grandissima gara dimostrando tanta classe.
Noi dietro abbiamo cominciato la salitella finale e qui per poco non prendavamo i restanti fuggitivi arrivandogli a 50 metri, noi dietro ci siamo selezionati naturalmente arrivando praticamente sgranati in base alle forse rimaste, io ho fatto terzo del gruppetto, ottavo assoluto e terzo Senior, in quella che e' la piu' bella gara in salita della mia vita.
Come ho detto ieri, ho fatto le prime gare dell' anno dove ho preso una serie di botte sui denti anche a causa di problemi di salute, ma ho continuato a lavorare, non mi sono mai scoraggiato e ho tenuto sempre duro, cosi' appena ne ho avuta l' occasione ho potuto raccogliere qualche cosa di buono.
ORDINI DI ARRIVO:
Cadetti:
1) Andrea Pinos (Equipe corse Iperlando); 2) Nicola Lucchetta (Bertiolo Racing Team); Andrea Martinelli (De Luca).
Junior:
1) Marco Dessoni (Cicli Spezzotto dream team); 2) Marco Toniutti (Chiarcosso help Haiti); 3) Tomi Curk (Izvir vipava).
Senior:
1) Roberto Vidoni (Federclub Trieste); 2) Ales Hren – Cicli Spezzotto; 3) Simone Tortato (Barbariga).
Veterani:
1) Vinicio Cabbai (Team Granzon); 2) Rovsek Borut (Team Eppinger Saab); 3) Giuliano Lenarduzzi (Chiarcosso help Haiti).
Donne 1:
Marta Marangon (Spinace' ideaquick); 2) Samatha Mattiussi (Chiarcosso help Haiti); 3) Laura Messina (Biohaus Nadali).
Donne 2:
1) Brigitte Krebbs (Granfondo della Carinzia).
Gentlemen:
1)Roberto Pagnin (Barbariga); 2) Riccardo Tarlao(De Luca); 3) Gianni Carlo Mazzocato (Cicli Sgnaolin).
Supergentlemen 1:
1) Franco Novelli (Gorizia bike 2000); 2) Ivan Kastelic (Izvir Vipava); 3) Rudolf Gross (Granfondo della Carinzia).
Debuttanti:
1) Mattia Refi (Team Professional Bike).
Società:
1) Cicli Spezzotto p.ti 53; 2) Chiarcosso help Haiti p.ti 46; 3) Izvir vipava p.ti 28.
@ fonte udacefvg.com
IL PREMIO DELLA GARA
(Finalmente una sportina anche per me :)))))
FILE GARMIN DELLA GARA:
bravo simone,è da un po che non ti leggevo,ti sei dato alla macchia,ma come sempre dico io alle gare dove vado senza pretese faccio sempre meglio,complimenti per la prestazione e per i ricchi premi mentine comprese.
RispondiEliminaciao roby.
Bel racconto avvincente e bella gara, come hai detto poteva essere una medio fondo più che una gara in circuito.
RispondiEliminaQueste sono le gare vere, non i giri dei palazzi a 50 di media. E tra l'altro sono le MIE gare. Mediofondo senza i numeri asfissianti (compresi i pericoli) di queste.
RispondiEliminaNon capirò mai perchè se si paga 25 euro partecipano in 500 e se sono gare Udace da 10 euro si parte in 100 al massimo! Ma va bene così.
Avrei voluto proprio correrla questa gara.
Complimenti
Il detto "daglie e daglie..." non mente :))
Boogerd