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mercoledì 29 febbraio 2012
PISTA. Montichiari, la casa della rinascita
Da quando sono piccolo sento la "leggenda" metropolitana di una Pista a Treviso e mentre qui da 30 anni ci sono solo chiacchere da bar a Montichiari :
Il risveglio della pista passa da Montichiari. Tutto è iniziato il 23 maggio 2009, giorno dell'inaugurazione del velodromo coperto Fassa Bortolo finanziato dal comune di Montichiari grazie alla volontà dell'allora sindaco Gianantonio Rosa (oggi vice sindaco e Assessore allo Sport) e dall'attuale sindaco dott.sa Elena Zanola.
A quasi tre anni dalla sua nascita, la pista in pino siberiano di 250 metri ha contribuito a rilanciare decisamente l'attività sportiva della pista nel nostro Paese, con un forte segnale anche per l'attività commerciale delle zone limitrofe.
Quanto a numeri, la pista ha finora ospitato i campionati mondiali juniores, i mondiali Paralimpici, Europei Masters, Europeo Derny, i campionati italiani Assoluti-Open, una ventina di riunioni invernali ed è in procinto di dare il via alla prima edizione della "Tre Sere di Montichiari" riservata ai più giovani (2-4 marzo).
Teatro ideale per il rilancio completo della pista in ogni livello, il velodromo Fassa Bortolo è regolamentato da uno staff competente e professionale con Fabio Perego in qualità di responsabile tecnico e di organizzazione, e con Pietro Bregoli e la sua famiglia a capo di un Consorzio di Gestione di cui fanno parte una ventina di adepti. "Siamo una squadra e questi risultati non sarebbero stati possibili senza la collaborazione tra gli atleti, le società e i tecnici di base - spiega Fabio Perego-.
Quanto a numeri possiamo vantarci di aver raggiunto un obiettivo in continua espansione, con una attività concentrata soprattutto tra novembre e marzo, dove gravitano ben 600 corridori suddivisi in tutte le categorie, dagli amatori ai professionisti.
Sinergia e unità d'intenti sono la forza propulsiva di Montichiari, che ha consentito ad avvicinare più atleti alla pista, con un rilancio dell'attività per quanto riguarda la preparazione invernale di numerosi professionisti, ormai abituè del nostro velodromo".
L'anello di Montichiari, dunque, ha tutte le carte in regola per un ruolo di primaria importanza anche a livello internazionale? "Ne sono convinto, anzi abbiamo la certezza di quanto avete appena detto ed è comprovata dalle numerose richieste che riceviamo dalle nazionali straniere e non un caso se le grandi potenze ciclistiche di Australia, Russia e Nuova Zelanda hanno chiesto il noleggio e l'esclusiva della pista in preparazione alle Olimpiadi di Londra 2012 - continua Perego-. Ed è bello vedere che anche la nostra nazionale italiana ha indicato come centro di alta specializzazione questa struttura. Vuol dire che in questi tre anni qualcosa di buono lo abbiamo pur fatto".
Perego, pensa che la pista possa ancora migliorare? "Poichè non ci saranno previsioni attendibili, nessuno ci potrà dire se abbiamo fatto le cose giuste e nel migliore dei modi...solo il tempo ci darà una risposta". Sogno nel cassetto? "Portare a Montichiari la Sei Giorni".
LA STRUTTURA
Una struttura che funziona per 365 giorni all'anno e che valorizza un gruppo di persone all'altezza della situazione.
Disponibilità, impegno e passione sono alla base del Consiglio Direttivo del Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari in provincia di Brescia.
Eccoli uno per uno gli uomini che portano avanti l'attività dell'anello. Presidente: Isidoro Bregoli. Vice presidente: Cordiano Dagnoni. Consiglieri: Giovanni Carini, Matteo Bertolazzi, Paolo Pioselli, Valentino Fanelli. Responsabile Velodromo: Pietro Bregoli. Responsabile tecnico-organizzativo: Fabio Perego. Responsabile comunicazione: Stefano Bertolotti. Responsabile foto e video: Team Rodella 2000. Tecnici. Fabio Vedana, Bruno Sorrentino. Tecnici stagisti: Chiara Rozzini, Alfredo De Maio, Silvia Epis. Responsabili servizi velodromo: Tarcizio Bregoli e Giambattista Bregoli. Responsabili personale servizio: Dosolina Baiguini, Marcello Bregoli. Il velodromo è sito in via Falcone 46 a Montichiari.
Essendo la pista un centro particolarmente attivo per quanto riguarda l'attività invernale, la priorità rimane quella formativa per il settore giovanile.
Una vera e propria scuola con l'obiettivo principale di formare tecnicamente e agonisticamente i ragazzi sia su pista che in strada.
La pista è la pista. Se lo dice lui, Elia Viviani c'è da credergli. In questi ultimi tempi sono in molti a pensarla come il veronese della Liquigas Cannondale, l'unico azzurro che avremo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Arriva infatti dai professionisti come Viviani la spinta per avvicinare i giovani alla specialità dei velodromi.
Lo stesso Viviani, Giacomo Nizzolo (RadioShack Nissan), Sonny Colbrelli, Marco Coledan, Christian Delle Stelle, Paolo Locatelli della Colnago Csf Bardiani, Omar Bertazzo, Giairo Ermeti, Andrea Di Corrado, Marco Frapporti (Team Idea), Ivan Basso, sono solo alcuni dei nomi che frequentano assiduamente l'anello di Montichiari in preparazione all'attività su strada.
Gente capace, esperta, che può insegnare molto a coloro che vogliono apprendere e migliorare continuamente la posizione in bicicletta. "Allenarsi in pista ti aiuta tanto anche per la strada, ti fa migliorare molto e affina doti fondamentale anche per quei corridori che possiedono le caratteristiche dello sprinter - spiega Viviani, 23enne di Isola della Scala-. Modelli come Cavendish e Wiggins insegnano. La pista ti da anche una marcia in più: per questo consiglio sempre ai ragazzi delle categorie minori di fare la doppia attività".
da Il Giorno a firma di Danilo Viganò
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