Non importa per quanti KM, non importa a quale velocità ma noi andiamo sempre a tutta .... Perche' andare a tutta e' una filosofia di vita. Ciclismo ad alto livello, amatori evoluti, integrazione alimentare e tecnica di allenamento, recensioni riguardanti i materiali, aeredinamica, preparazione e competizioni. Email: italianjet @ gmail . com
mercoledì 29 febbraio 2012
Ciao Ciao udace ....
La Consulta Nazionale Ciclismo, preso atto che la nota trasmessa alla Consulta stessa dal Presidente ACSI Sig. Antonino Viti non chiarisce in modo univoco, come richiesto con il verbale del 23 gennaio 2012 , la rappresentanza di UDACE da parte di ACSI, (Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) , stabilisce che soltanto le manifestazioni organizzate dal settore ciclismo ACSI, possono essere ricomprese in quelle riconosciute dalla Consulta del ciclismo, come soltanto i tesserati ACSI possono prendere parte alle attività svolte sotto l’egida degli EPS/FCI della Consulta stessa.
Il Segretario Consulta Nazionale Ciclismo
Enzo Martino
PISTA. Montichiari, la casa della rinascita
Da quando sono piccolo sento la "leggenda" metropolitana di una Pista a Treviso e mentre qui da 30 anni ci sono solo chiacchere da bar a Montichiari :
Il risveglio della pista passa da Montichiari. Tutto è iniziato il 23 maggio 2009, giorno dell'inaugurazione del velodromo coperto Fassa Bortolo finanziato dal comune di Montichiari grazie alla volontà dell'allora sindaco Gianantonio Rosa (oggi vice sindaco e Assessore allo Sport) e dall'attuale sindaco dott.sa Elena Zanola.
A quasi tre anni dalla sua nascita, la pista in pino siberiano di 250 metri ha contribuito a rilanciare decisamente l'attività sportiva della pista nel nostro Paese, con un forte segnale anche per l'attività commerciale delle zone limitrofe.
Quanto a numeri, la pista ha finora ospitato i campionati mondiali juniores, i mondiali Paralimpici, Europei Masters, Europeo Derny, i campionati italiani Assoluti-Open, una ventina di riunioni invernali ed è in procinto di dare il via alla prima edizione della "Tre Sere di Montichiari" riservata ai più giovani (2-4 marzo).
Teatro ideale per il rilancio completo della pista in ogni livello, il velodromo Fassa Bortolo è regolamentato da uno staff competente e professionale con Fabio Perego in qualità di responsabile tecnico e di organizzazione, e con Pietro Bregoli e la sua famiglia a capo di un Consorzio di Gestione di cui fanno parte una ventina di adepti. "Siamo una squadra e questi risultati non sarebbero stati possibili senza la collaborazione tra gli atleti, le società e i tecnici di base - spiega Fabio Perego-.
Quanto a numeri possiamo vantarci di aver raggiunto un obiettivo in continua espansione, con una attività concentrata soprattutto tra novembre e marzo, dove gravitano ben 600 corridori suddivisi in tutte le categorie, dagli amatori ai professionisti.
Sinergia e unità d'intenti sono la forza propulsiva di Montichiari, che ha consentito ad avvicinare più atleti alla pista, con un rilancio dell'attività per quanto riguarda la preparazione invernale di numerosi professionisti, ormai abituè del nostro velodromo".
L'anello di Montichiari, dunque, ha tutte le carte in regola per un ruolo di primaria importanza anche a livello internazionale? "Ne sono convinto, anzi abbiamo la certezza di quanto avete appena detto ed è comprovata dalle numerose richieste che riceviamo dalle nazionali straniere e non un caso se le grandi potenze ciclistiche di Australia, Russia e Nuova Zelanda hanno chiesto il noleggio e l'esclusiva della pista in preparazione alle Olimpiadi di Londra 2012 - continua Perego-. Ed è bello vedere che anche la nostra nazionale italiana ha indicato come centro di alta specializzazione questa struttura. Vuol dire che in questi tre anni qualcosa di buono lo abbiamo pur fatto".
Perego, pensa che la pista possa ancora migliorare? "Poichè non ci saranno previsioni attendibili, nessuno ci potrà dire se abbiamo fatto le cose giuste e nel migliore dei modi...solo il tempo ci darà una risposta". Sogno nel cassetto? "Portare a Montichiari la Sei Giorni".
LA STRUTTURA
Una struttura che funziona per 365 giorni all'anno e che valorizza un gruppo di persone all'altezza della situazione.
Disponibilità, impegno e passione sono alla base del Consiglio Direttivo del Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari in provincia di Brescia.
Eccoli uno per uno gli uomini che portano avanti l'attività dell'anello. Presidente: Isidoro Bregoli. Vice presidente: Cordiano Dagnoni. Consiglieri: Giovanni Carini, Matteo Bertolazzi, Paolo Pioselli, Valentino Fanelli. Responsabile Velodromo: Pietro Bregoli. Responsabile tecnico-organizzativo: Fabio Perego. Responsabile comunicazione: Stefano Bertolotti. Responsabile foto e video: Team Rodella 2000. Tecnici. Fabio Vedana, Bruno Sorrentino. Tecnici stagisti: Chiara Rozzini, Alfredo De Maio, Silvia Epis. Responsabili servizi velodromo: Tarcizio Bregoli e Giambattista Bregoli. Responsabili personale servizio: Dosolina Baiguini, Marcello Bregoli. Il velodromo è sito in via Falcone 46 a Montichiari.
Essendo la pista un centro particolarmente attivo per quanto riguarda l'attività invernale, la priorità rimane quella formativa per il settore giovanile.
Una vera e propria scuola con l'obiettivo principale di formare tecnicamente e agonisticamente i ragazzi sia su pista che in strada.
La pista è la pista. Se lo dice lui, Elia Viviani c'è da credergli. In questi ultimi tempi sono in molti a pensarla come il veronese della Liquigas Cannondale, l'unico azzurro che avremo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Arriva infatti dai professionisti come Viviani la spinta per avvicinare i giovani alla specialità dei velodromi.
Lo stesso Viviani, Giacomo Nizzolo (RadioShack Nissan), Sonny Colbrelli, Marco Coledan, Christian Delle Stelle, Paolo Locatelli della Colnago Csf Bardiani, Omar Bertazzo, Giairo Ermeti, Andrea Di Corrado, Marco Frapporti (Team Idea), Ivan Basso, sono solo alcuni dei nomi che frequentano assiduamente l'anello di Montichiari in preparazione all'attività su strada.
Gente capace, esperta, che può insegnare molto a coloro che vogliono apprendere e migliorare continuamente la posizione in bicicletta. "Allenarsi in pista ti aiuta tanto anche per la strada, ti fa migliorare molto e affina doti fondamentale anche per quei corridori che possiedono le caratteristiche dello sprinter - spiega Viviani, 23enne di Isola della Scala-. Modelli come Cavendish e Wiggins insegnano. La pista ti da anche una marcia in più: per questo consiglio sempre ai ragazzi delle categorie minori di fare la doppia attività".
da Il Giorno a firma di Danilo Viganò
martedì 28 febbraio 2012
Randonnèee A Treviso
Figata chi viene ?
(P.s. speriamo sia aperta agli enti :)))))
L’a.s.d.Randosauro organizza domenica 18 Marzo la Randonneè di NONAIP,manifestazione che segna l’esordio delle 5 (cinque) prove che formano il circuito Randonnèe 2012 denominato “girolando nel Nord-Est”. Seguirà il 25 aprile a Ponte nelle Alpi (BL) con200 km. Il 1° Maggio (200 km)a Portoguaro (VE), 13 Maggio (300 e200 km) randonnèe del Friuli (UD) 27 Maggio (400 km) a Oderzo (TV) Randonnèe del Campionissimo.
Domenica 18 Marzo s’inizia a Piavon di Oderzo (TV) con partenza e arrivo presso gli impianti sportivi (campo di calcio).
Lo start da Piavon è previsto per le ore 8 (otto) praticamente ad altitudine zero con obiettivo sciogliere i muscoli prima di trovare, dopo35 Km. “ il Rugoletto”, per raggiungere Fregona.
Dopo l’antipasto Rugoletto sì e affronta il Castello di Cordignano e le Grotte del Caglieron. Discesa sino a Vittorio Veneto per poi affrontare il San Lorenzo,4 Kmdi ottima salita.
Un attimo di “riposo” in discesa prima dei1.000 metricon pendenza media del 10%. per arrivare a Resera. Discesa e ascensione verso l’Arfanta e la Mondraghessa, quest’ultima salita con punte del 20% prima dell’erta delle “Mire” dolce ascesa al 4%. Salitelle e discese portano i partecipanti a Combai (patria dei rinomati Marroni) per proseguire in direzione Valdobbiadene con il suo famoso Prosecco.
Picchiata verso Asolo ela sua Rocca, non prima di aver sostenuto la dorsale del Montello sino a Nervesa Della Battaglia da cui si prende il volo verso Asolo in cui ci aspetta l’ultimo strappetto.
Il ritorno si presenta una dolce discesa per arrivare a Piavon dopo200 Km. e, aver percorso,2.867 metridi salita e1.800 metridi dislivello prima di una doccia che, dopo tanta fatica, non si nega a nessuno all’interno degli impianti sportivi.
Info Sig, Ovelli Giuseppe 3485521560
Eugenio Giordan
Link al File del percorso:
Io comunque leggo 2800 (duemila ottocento) e non 1800 metri di dislivello .... !!!
Differenza altimetrica
431 Meter (Altezza da 2 Meter a 433 Meter)
Ascesa totale 2.867 Meter
Lunghezza 208,31 km
Altre informazioni e per le iscrizioni AUDAX Italia:
http://www.audaxitalia.com/brevetti/see_ride.php?event=153&c=32
Piavon di Oderzo ( TV )
Partenza dagli impianti sportivi di Piavon ( Campo sportivo di calcio ) così avrò la possibilità di avere le docce per chi arriva al finale un ampio parcheggio vicino al campo e una sala per un ristoro finale, si parte alle ore 08 domenica mattina il percorso e tracciato a terra dopo 35 km circa sarà affrontata la prima salita del percorso denominata il rugoletto alla nostra sinistra i resti del castello di Cordignano a fine salita dopo vari km arriveremmo a Fregona li il secondo strappetto per affiancare le famose grotte del caglieron da li si arriverà in discesa a Vittorio Veneto dove ci aspetta la seconda salita San Lorenzo 4 km regolari scenderemo poi per risalire a Tarzo e seguiremmo per Resera 3 salita di un 1km circa al 10% max 18% gireremmo a sx Arfanta per andare ad affrontare la salita di circa 2 Km la Mondraghessa con punte di 20% quest’anno e stata affrontata al contrario sulla prossecchisima denominata il muro da li in una discesa molto tecnica con punte al 27% si andrà a risalire le famose mire salita regolare al 3 4% arriveremmo in località Refrontolo in mezzo a una valle molto suggestiva si potrà scorgere il mulinetto della croda da li un susseguirsi di su e giù giungeremmo sotto il Combai prenderemo la salita vecchia 2 chilometri per giungere in cima giù fino a Valdobbiadene e da li le nostre gambe anno fatto il percorso + duro attraversato il ponte di Vidor giù dritti in località Cornuda da li a dx faremo maser prima di Asolo a dx ancora una salita inedita che ci porterà fino in cima ad Asolo con punte del 15% da li gireremo nelle famose coline tra Monfumo Castelcucco per poi giungere a Crocetta del Montello e prendere l’ultima salita che ci porterà in cima alla dorsale e poi giù fino a Nervesa della Battaglia da li inizierà una di nuovo la pianura leggermente in discesa fino di nuovo a Piavon di Oderzo. Dislivello tot 1800 metri circa percorso da non sottovalutare un susseguirsi di su e giù salite brevi ma che lasciano il segno per le strade ho scelto il minor traffico possibile paesaggi stupendi a mano a mano che si va avanti.
lunedì 27 febbraio 2012
Tempi provvisori Salita Team ITALIANJET
Aggiornamento dei TEMPI "Provvisori"
TEAM ITALIANJET su Salita di Riferimento:
Alvise Z: 14:53 (17:48)
ZiZù: 15:20 (16:45)
Alberto S: 16:00
Simone T: 16:00 (20:20)
Piero S: 16:45
Claudio C: 18:23
Luca Z: 19:16
Tra parentesi il tempo iniziale a inizio stagione.
Video della salita:
sabato 25 febbraio 2012
Salita Test Team ITALIANJET sul Montello con Alvise e Alberto 16:00 *NR*
Oggi per me è stata veramente una gran bella giornata passata con 2 Corridori eccezionali che devo personalmente ringraziare.
Sono uscito con Alberto e Alvise due che la bici la sanno portare molto bene e dai quali ho tanto da imparare sopratutto in salita.
Alberto è un Grande Corridore, non gareggia molto ma quando si prefigge un obbiettivo è una vera macchina da guerra, per dare un' idea arriva nei primi 10 alla Pinarello e alla Prosecco.
Alvise ha smesso da poco con l' agonismo ma ha ancora la Gamba da Corridore è stato Campione Italiano da allievo e adesso fa ciclismo per divertimento.
Loro hanno rispettivamente un vantaggio che devo assolutamente colmare se voglio sperare di avvicinarmi al loro livello, parlo di 8 kg in meno per alberto e ben 13 in meno per Alvise ...
Insomma una zavorra inutile che mi porto dietro e che devo assolutamente ridurre.
So che l' hanno fatta belli allegri, ma hanno minimo un minuto in meno sulle gambe forse anche di meno, mi hanno aspettato ben due volte ma non mi staccavo nei punti duri quelli al 14% per capirci, ma per assurdo almeno per me che ho poca esperienza di salite fatte così al limite, mi staccavo quando la strada spianava, io ero impiccato di brutto a 190 e passa battiti, mentre loro avevano proprio il cambio di ritmo immediato che per me era micidiale.
La mini cam non rende l' idea ne della pendenza ne della velocità ma in alcuni tratti c'è proprio da sgasare per non far calare la velocità sotto i 10-15 km/h, poi la salita a volte spiana al 5-6% e si riesce ad andare anche a 22-23 km/h, diciamo che è una salita di media difficoltà che però appunto bisogna fare a tutta dall' inizio alla fine.
Ad ogni modo per me 16:00 minuti spaccati che significa nuovo record anche se farli con un punto di riferimento è molto vantaggioso a livello psicologico non dico tanto a livello di scia in quanto sotto i 20 km/h è quasi ininfluente ad ogni modo ho pensato alle donne che usano nelle Gran Fondo dei gregari maschi per fare le salite e direi che forse è un vantaggio che non ci dovrebbe essere.
Il ritorno a casa comunque l' ho fatto molto bene, sentivo la gamba bella potente segno che dopo la salita fatta a blocco sono riuscito a recuperare bene, so che il percorso per ritornare in forma è ancora molto lungo devo assolutamente smaltire almeno 3-4 kg come minimo, ma ogni giorno comincio a sentirmi meglio e piano piano arrivano anche le belle sensazioni, non devo mollare siamo sulla buona strada.
DATI SALITA:
Tempo: 16:00
Velocità media 19.9 Km/h
Bpm medi: 184
Rpm medi: 81
Sono uscito con Alberto e Alvise due che la bici la sanno portare molto bene e dai quali ho tanto da imparare sopratutto in salita.
Alberto è un Grande Corridore, non gareggia molto ma quando si prefigge un obbiettivo è una vera macchina da guerra, per dare un' idea arriva nei primi 10 alla Pinarello e alla Prosecco.
Alvise ha smesso da poco con l' agonismo ma ha ancora la Gamba da Corridore è stato Campione Italiano da allievo e adesso fa ciclismo per divertimento.
Loro hanno rispettivamente un vantaggio che devo assolutamente colmare se voglio sperare di avvicinarmi al loro livello, parlo di 8 kg in meno per alberto e ben 13 in meno per Alvise ...
Insomma una zavorra inutile che mi porto dietro e che devo assolutamente ridurre.
So che l' hanno fatta belli allegri, ma hanno minimo un minuto in meno sulle gambe forse anche di meno, mi hanno aspettato ben due volte ma non mi staccavo nei punti duri quelli al 14% per capirci, ma per assurdo almeno per me che ho poca esperienza di salite fatte così al limite, mi staccavo quando la strada spianava, io ero impiccato di brutto a 190 e passa battiti, mentre loro avevano proprio il cambio di ritmo immediato che per me era micidiale.
La mini cam non rende l' idea ne della pendenza ne della velocità ma in alcuni tratti c'è proprio da sgasare per non far calare la velocità sotto i 10-15 km/h, poi la salita a volte spiana al 5-6% e si riesce ad andare anche a 22-23 km/h, diciamo che è una salita di media difficoltà che però appunto bisogna fare a tutta dall' inizio alla fine.
Ad ogni modo per me 16:00 minuti spaccati che significa nuovo record anche se farli con un punto di riferimento è molto vantaggioso a livello psicologico non dico tanto a livello di scia in quanto sotto i 20 km/h è quasi ininfluente ad ogni modo ho pensato alle donne che usano nelle Gran Fondo dei gregari maschi per fare le salite e direi che forse è un vantaggio che non ci dovrebbe essere.
Il ritorno a casa comunque l' ho fatto molto bene, sentivo la gamba bella potente segno che dopo la salita fatta a blocco sono riuscito a recuperare bene, so che il percorso per ritornare in forma è ancora molto lungo devo assolutamente smaltire almeno 3-4 kg come minimo, ma ogni giorno comincio a sentirmi meglio e piano piano arrivano anche le belle sensazioni, non devo mollare siamo sulla buona strada.
DATI SALITA:
Tempo: 16:00
Velocità media 19.9 Km/h
Bpm medi: 184
Rpm medi: 81
VIDEO DELLA SALITA
venerdì 24 febbraio 2012
…Dal Diario di Viaggio di Massimo Mazzanti
Durante la mia vacanza al mare 2011 ho soggiornato al Park Hotel Villa Americana e sono uscito più volte in MTB. Percorrevo circa 60 km ad uscita, più o meno 3 ore al giorno. I percorsi erano di media difficoltà, con un dislivello del 6% circa, e la presenza di discese e salite anche impegnative.
Ho attraversato diversi paesi, tra cui Vico del Gargano, Ischitella, fino ad addentrarmi nella Foresta Umbra.
Generalmente ho incontrato poco traffico. L’asfalto era in buone condizioni, come anche le strade sterrate in Foresta Umbra: la vera sorpresa di questa esperienza! Non pensavo che in Puglia, nota per il suo mare ed il suo sole, ci fosse un luogo tanto particolare. Quando pedalavo avevo la sensazione di trovarmi sulle colline bolognesi o sui colli euganei in Veneto. Tanti i posti da cui ammirare i bellissimi panorami, anch’essi estremamente variabili, in quanto si passa in un batter d’occhio dal mare alla collina, dalla costa ai boschi! Ma la Foresta Umbra ha un fascino tutto suo…
Ho scoperto che il Gargano è un’ottima meta per il ciclista, offre tutto quello che serve per una bella “sbiciclata”! Offre percorsi stimolanti ed è ottimo per gli allenamenti, visti i dislivelli.
Di sicuro ci tornerei. Magari la prossima estate se tutto procede per il meglio riesco a convincere qualche amico ciclista a venire sul Gargano con me: in due si pedala meglio. Inoltre voglio provare i percorsi con la bicicletta da corsa anzichè la MTB!!
Per trasferirVi il nostro messaggio, abbiamo pensato che non ci potesse essere modo più veritiero ed incisivo cheriportare le parole di uno di Voi, un amante della bicicletta che racconta la sua esperienza durante la vacanza aRodi Garganico, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano.
Al di là dei benefici fisici che apporta, la passione per la bicicletta racchiude in se più significati. Si percorrono strade sempre diverse per raggiungere posti nuovi, conoscere nuova gente, per mettersi alla prova e accogliere in sè emozioni e sensazioni suscitate dagli aspetti più reconditi e silenziosi della natura, generalmente negati al frettoloso automobilista delle veloci e moderne superstrade.
Pedalare significa conoscere…e conoscersi, specialmente quando ci si identifica e ci si immerge in posti Speciali: ilGargano è di certo uno di questi.
Come racconta Massimo, percorrendo in bicicletta questo “polmone verde in mezzo al mare”, si incontra una natura variegata e sempre rigogliosa, lussureggiante e cangiante, che stupisce con gli incantevoli boschi della Foresta Umbra e gli affascinanti laghi di Lesina e Varano, le lunghe spiagge di sabbia dorata e gli strapiombi rocciosi sul mare, il profumo inebriante delle zagare e quello pungente di resina dei nostri giganti, i pini d'aleppo, il tutto esaltato dall'eterno profumo del mare...
La bicicletta è il mezzo migliore e più coinvolgente per esplorare per scoprire questa montagna incantata che si tuffa nell'Adriatico, una miniera di suggestioni e panorami mozzafiato.
Tra siti storici, sapori e tradizioni, i paesaggi non si ripetono mai, e ogni sosta Vi regalerà una magia sempre diversa, rendendo davvero speciale la Vostra vacanza.
Gli appassionati di ciclismo sono i Benvenuti al Park Hotel Villa Americana! Qui troverete:
· un sicuro deposito bici e attrezzi per piccole riparazioni;
· menù sportivi bilanciati secondo personali esigenze e abbondanti colazioni a buffet;
· servizio lavanderia;
· un ottimo rapporto qualità-prezzo, sia per individuali che per gruppi;
· esperta guida cicloturistica a Vostra disposizione per organizzare itinerari diversi, per bici da corsa come per MTB, sulla base delle vostre esigenze: ce n’è per tutti i gusti e muscoli!
Per darVi un’idea delle molteplici possibilità, sottoponiamo alla Vs attenzione 3 PROPOSTE DI PERCORSI per bici da strada di diversa difficoltà da lui stilate.
Infine, all’Hotel Villa Americana troverete convenienza e servizi dedicati anche a chi non pedala! Le vacanze in famiglia trovano da sempre i migliori servizi ed imperdibili sconti per i più piccoli. Inoltre abbiamo pensato per i vostri famigliari a tante occasioni di relax e divertimento: escursioni naturalistiche nell’entroterra, tour enogastronomicicon degustazioni di prodotti tipici locali, escursioni guidate nei centri storici più caratteristici del Gargano e poi naturalmente…il mare!
Insomma, la primavera è in arrivo…che sia da soli, in famiglia, o in gruppo, questo è il momento giusto per scegliere il Vostro itinerario…
Cosa aspettate!?!
Tutti in sella: pronti, partenza……VIA!
Per informazioni specifiche, costi e preventivi non esitate a contattarci al tel. 0884/966390—966557 o scrivendo ainfo@villaamericana.it.
…e come dice il nostro Massimo: “Buona sbiciclata”!!
Alessandra
Park Hotel Villa Americana
Via C. Grossi, 23 - 71012 Rodi Garganico (Fg)
Gargano - Italy
tel./fax +39 (0)884 966390 + 39 (0)884 966557
www.villaamericana.it - info@villaamericana.it
Alessandra
Park Hotel Villa Americana
Via C. Grossi, 23 - 71012 Rodi Garganico (Fg)
Gargano - Italy
tel./fax +39 (0)884 966390 + 39 (0)884 966557
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giovedì 23 febbraio 2012
Nuovo Test su Salita di Riferimento 16:20 *NR*
L' ultima volta non avevo dato tutto il gas in quanto mi sentivo un pò stanco, ma oggi avevo ottime energie accumulate e avevo proprio tanta voglia di provarmi.
Così complice una bella giornata con 15 gradi mi sono vestito meno del solito e con qualche etto in meno di peso ho pensato che forse avrei avuto un piccolo vantaggio in termini di zavorra da portarmi su.
Il tragitto fino ai piedi della salita l' ho fatto tranquillo sui 30 km/h per scaldare la gamba e mi sentivo pronto di testa per lo sforzo.
Oramai ho affinato la tecnica nel senso che conosco a memoria i punti dove c'è da spingere e i rari tratti dove si può rifiatare, provare e riprovare una salita è fondamentale per cercare di migliorare non solo fisicamente, ma anche di testa.
Infatti oggi credo non tanto di essere migliorato tanto a livello di potenza forse solo qualche watt ma poca roba veramente, semplicemente credo di aver fatto la differenza nel soffrire più del solito, arrivato sopra ero proprio a tutta nel senso che credo di aver raggiunto un limite alto di capacità di soffrire.
Rispetto alle altre volte i "gradini" invece di passarli in agilità regolare, ho cercato di aggredirli di rapportone in modo da saltarli via senza far calare la velocità.
Essendo una salita abbastanza irregolare di sicuro nei tratti ripidi ho potuto guadagnare, ma quando spianava non avevo quel cambio di ritmo per ri-accellerare e alla fine non mi rendo conto se fatta somma posso aver guadagnato o meno salendo così.
Morale della favola circa a metà salita ho avuto un intertempo solo di poco migliore, l' altra volta ero passato in 10:05 stavolta in 9:55 circa (ero un pò annebbiato e non ricordo i secondi al dettaglio :O)))
Quindi a metà sapevo di essere un pò in vantaggio a giocarmela, ma sentivo anche che non ne avevo proprio tanta e fino alla fine avrei dovuto spingere a tutta...
Ad ogni modo al Gpm ho fatto 16:20 che è il mio nuovo personale (16:37 il precedente) quindi anche nella seconda parte ho continuato a guadagnare con regolarità e questo è un bel segno, significa che l' ho presa più forte e l' ho finita più forte senza calare, ma come ho già detto ho sofferto parecchio ....
Analizzando alcuni dati vedo che le Rpm sono scese a 76 segno che quando saltavo via gli strappetti col 53 di sicuro perdevo parecchio in termini di agilità salendo di potenza d' altronde non sono certo uno scalatore anzi ....
I batti medi sono saliti a 182 segno che ho dato molto, ma molto vicino al massimo attuale a questo punto il sogno sarebbe andare sotto i 15 minuti ma appunto penso sarà un sogno, mentre più a portata sarebbe scendere sotto i 16 che tenendo conto i 20 minuti che impiegavo a novembre sono un grande miglioramento.
Alla fine questa sfida con me stesso mi sta dando tantissima motivazione veramente, da tantissimo tempo non ero incentivato a prepararmi a dare tanto di me in bici per raggiungere un obbiettivo se poi tutto questo porterà dei vantaggi anche per la Gare su strada e Pista lo vedremo, ma sono parecchio fiducioso le sensazioni cominciano ad essere molto buone ... !!!
domenica 19 febbraio 2012
Oggi Sgambatina sul Montello
TEMPI "Provvisori" TEAM ITALIANJET su Salita di Riferimento:
AZ 14:53
ST 16:37
ZZ 16:45
CC 18:23
Dopo le fatiche di ieri, oggi mi sono preso una giornata di "vacanza" una sgambata di 3 ore sul Montello con gli Amici della Formula 1.
Presente in assetto da "Guerra" il nostro Cristiano ... !!!!
AZ 14:53
ST 16:37
ZZ 16:45
CC 18:23
Dopo le fatiche di ieri, oggi mi sono preso una giornata di "vacanza" una sgambata di 3 ore sul Montello con gli Amici della Formula 1.
Presente in assetto da "Guerra" il nostro Cristiano ... !!!!
sabato 18 febbraio 2012
Bella giornata di sole e di .... Salita .... !!!
16:37 è il mio nuovo tempo di riferimento passiamo ai "freddi" numeri:
-30 Secondi sul precedente record
82 Rpm medie (+2 sul precedente)
181 Bpm medi (-3 sul precedente)
+ 7 Watt di potenza media
Solo con dei dati si può quantificare la reale performance su un determinato percorso, che sia pianura o salita la sfida quella vera è sempre solo contro se stessi.
E sopratutto che bella soddisfazione migliorare anche se realisticamente il mio passo è ancora decisamente mediocre, provo ugualmente piacere.
A questo punto un obbiettivo diciamo sempre più ambizioso potrebbe e dovrebbe essere per me nel 2012, quello di salire sotto i 15 minuti ....
Bhe facile a dirsi ma la strada è molto ma molto lunga.
In pratica tenendo presente che 1 Kg su una salita di 20 minuti corrisponde circa a 3 Watt e spiccioli oppure a 14 secondi le vie sarebbero 2 ...
La prima perdere circa 7 Kg (e i margini ci sarebbero anche) ...... La seconda migliorare di 40 Watt ..... Per chi è pratico di misuratori di potenza sa che si tratta di un miglioramento quasi impossibile (aggiungiamoci però il quasi).
Una terza via però ci sarebbe, un miglioramento combinato di peso e potenza, in pratica calando di "soli" 3-4 kg e aumentando la mia potenza di circa 15-20 Watt potrei raggiungere il mio obbiettivo.
Bhe che dire adesso c'è un traguardo da raggiungere, mettiamoci a lavorare comunque sia non ci credevo, ma a forza di fare salita si può migliorare e anche di molto i 3 minuti e rotti che ho tolto da novembre ne sono la testimonianza, non bisogna mai mollare perchè alla fine i risultati pagano sempre qualunque sia il traguarda da raggiungere.
-30 Secondi sul precedente record
82 Rpm medie (+2 sul precedente)
181 Bpm medi (-3 sul precedente)
+ 7 Watt di potenza media
Solo con dei dati si può quantificare la reale performance su un determinato percorso, che sia pianura o salita la sfida quella vera è sempre solo contro se stessi.
E sopratutto che bella soddisfazione migliorare anche se realisticamente il mio passo è ancora decisamente mediocre, provo ugualmente piacere.
A questo punto un obbiettivo diciamo sempre più ambizioso potrebbe e dovrebbe essere per me nel 2012, quello di salire sotto i 15 minuti ....
Bhe facile a dirsi ma la strada è molto ma molto lunga.
In pratica tenendo presente che 1 Kg su una salita di 20 minuti corrisponde circa a 3 Watt e spiccioli oppure a 14 secondi le vie sarebbero 2 ...
La prima perdere circa 7 Kg (e i margini ci sarebbero anche) ...... La seconda migliorare di 40 Watt ..... Per chi è pratico di misuratori di potenza sa che si tratta di un miglioramento quasi impossibile (aggiungiamoci però il quasi).
Una terza via però ci sarebbe, un miglioramento combinato di peso e potenza, in pratica calando di "soli" 3-4 kg e aumentando la mia potenza di circa 15-20 Watt potrei raggiungere il mio obbiettivo.
Bhe che dire adesso c'è un traguardo da raggiungere, mettiamoci a lavorare comunque sia non ci credevo, ma a forza di fare salita si può migliorare e anche di molto i 3 minuti e rotti che ho tolto da novembre ne sono la testimonianza, non bisogna mai mollare perchè alla fine i risultati pagano sempre qualunque sia il traguarda da raggiungere.
giovedì 16 febbraio 2012
Passione per la Salita
Quest' anno o per lo meno in questo periodo mi è preso il pallino della salita, uno di quei miei personali periodi di "innamoramento" nei quali mi piace fare lo stesso percorso in questo caso la stessa salita e prendermi giù i tempi con l' obbiettivo di salire il più veloce possibile.
Il Tempo a mio avviso, da sempre lo penso è un dato fondamentale per misurarsi e per stimolarsi adeguatamente a migliorare, Io stesso molte volte solo a casa confrontando il mio personale tempo su una determinata salita sono riuscito a stabilire se ero andato bene o male.
Ad ogni modo la mia salita di riferimento è lunga 5.3 Km non è molto lunga e purtroppo con 260 metri di dislivello non è nemmeno molto dura d' altronde questo passa il convento qui in zona.
Ho preso questa salitella come riferimento in quanto rispetto alle classiche prese del Montello, anche se meno impegnativa, ha una lunghezza maggiore, di conseguenza porta l' impegno anche fuori soglia, dai 12-13 minuti a uno sforzo continuativo di quasi 20 minuti.
Ad inizio novembre quando ho cominciato la preparazione il mio tempo è stato attorno ai 20 minuti, con 69 pedalate al minuto medie.
Poi a dicembre sono migliorato un pochino e ho cominciato a salire con tempi attorno ai 18 minuti ce per poi da gennaio abbattaere questo "muro" e passare a delle performance che ho ritenuto essere discrete per il periodo con 17:48 come migliore scalata e passando ad una pedalata media di 77 Rpm.
Nelle ultime due settimane poi passato il cattivo tempo, ho decisamente accelerato, prima salendo in 17 e 31 con 79 Rpm e poi oggi "stimolato" dalla compagnia dei miei compagni di squadra il tempo di 17:07 a 80 rpm.
A questo punto per continuare a migliorare sarà fondamentale ricominciare a "lavorare" sul peso che purtroppo nell' ultimo periodo nel quale ho un pò mollato è risalito, ma la motivazione adesso è decisamente più alta e questo è fondamentale per fare i necessari sacrifici.
A riguardo ho trovato anche un paio di link interessanti. Il primo è riferito alla pendenza media di una salita:
http://www.sulmona.org/ciclo/pendenza.php
Il secondo è per il calcolo della Vam di una salita:
http://www.magicoveneto.it/hobbies/Orient-CalcCicl.htm
Il Tempo a mio avviso, da sempre lo penso è un dato fondamentale per misurarsi e per stimolarsi adeguatamente a migliorare, Io stesso molte volte solo a casa confrontando il mio personale tempo su una determinata salita sono riuscito a stabilire se ero andato bene o male.
Ad ogni modo la mia salita di riferimento è lunga 5.3 Km non è molto lunga e purtroppo con 260 metri di dislivello non è nemmeno molto dura d' altronde questo passa il convento qui in zona.
Ho preso questa salitella come riferimento in quanto rispetto alle classiche prese del Montello, anche se meno impegnativa, ha una lunghezza maggiore, di conseguenza porta l' impegno anche fuori soglia, dai 12-13 minuti a uno sforzo continuativo di quasi 20 minuti.
Ad inizio novembre quando ho cominciato la preparazione il mio tempo è stato attorno ai 20 minuti, con 69 pedalate al minuto medie.
Poi a dicembre sono migliorato un pochino e ho cominciato a salire con tempi attorno ai 18 minuti ce per poi da gennaio abbattaere questo "muro" e passare a delle performance che ho ritenuto essere discrete per il periodo con 17:48 come migliore scalata e passando ad una pedalata media di 77 Rpm.
Nelle ultime due settimane poi passato il cattivo tempo, ho decisamente accelerato, prima salendo in 17 e 31 con 79 Rpm e poi oggi "stimolato" dalla compagnia dei miei compagni di squadra il tempo di 17:07 a 80 rpm.
A questo punto per continuare a migliorare sarà fondamentale ricominciare a "lavorare" sul peso che purtroppo nell' ultimo periodo nel quale ho un pò mollato è risalito, ma la motivazione adesso è decisamente più alta e questo è fondamentale per fare i necessari sacrifici.
A riguardo ho trovato anche un paio di link interessanti. Il primo è riferito alla pendenza media di una salita:
http://www.sulmona.org/ciclo/pendenza.php
Il secondo è per il calcolo della Vam di una salita:
http://www.magicoveneto.it/hobbies/Orient-CalcCicl.htm
martedì 14 febbraio 2012
Impostazione delle schermate sul Garmin 500
Prima più per abitudine che per pigrizia non avevo mai messo le mani sul computerino, ma leggendo delle schede sul sito della Garmin, mi è venuto voglia di smanettarci sopra.
Tra l' altro sono parecchio appassionato ai dati e avere a disposizione la maggior quantità possibile di informazioni lo trovo molto utile.
Ho fatto un cambiamento sulle schermate del mio Garmin, ho modificato i campi dati in base alle mie esigenze, tenendo presente che vorrei "provare" a migliorare un pò in salita.
Nella prima schermata ho 7 dati, la considero la schermata principale quella che tengo sempre.
Tempo dell' allenamento (o della Gara)
Velocità istantanea
Distanza totale
Ora del giorno
Velocità media
Cadenza
Frequenza cardiaca
Diciamo i dati "base" sia durante un allenamento ma anche una Gara.
La seconda schermata l' ho impostata principalmente pensando ad una salita cioè con i dati specifici di un tratto intermedio appunto in salita anche se premetto che inserirò la Vam media da abbinare alla Vam a 30 secondi, probabilmente al posto della ascesa totale che sposterò in terza pagina.
Ad ogni modo i dati sono 8 e cioè:
Velocità
Tempo sul giro (parziale sulla scalata)
Distanza parziale sul giro (lunghezza della salita)
Velocità media sul giro
Ascesa totale (somma totale di tutti i metri saliti durante l' allenamento)
Vam a 30 Secondi (la velocità ascensionale media sui 30 secondi in pratica una specie di velocità di scalata istantanea)
Pendenza
Frequenza cardiaca
La terza schermata l' ho impostata con i dati meno importanti la considero la schermata delle curiosità.
Sono attualmente 6 dati ma che diventeranno 7 con l' ascesa totale e adesso sono in pratica:
Velocità massima
Calorie
Frequenza media dell' allenamento
Direzione (bussola)
Temperatura
Quota
Un ricordo per Marco ...
Una persona tanto amata forse era destino dovesse lasciarci il giorno degli innamorati ...
Ciao Marco
Lance Armstrong 2° assoluto all’Ironman Panama
Il texano, ritiratosi dalla scena del ciclismo professionistico, è tornato al suo primo amore, il triathlon, cogliendo un eccellente secondo posto nell’Ironman di Panama, dietro allo specialista Bevan Docherty, due volte campione olimpico.
Armstrong ha deciso di partecipare all’Ironman di Panama come preparazione per la gara di triathlon più dura del mondo, l’Ironman delle Hawaii, che si terrà a ottobre.
Qui a Panama i concorrenti hanno disputato la frazione di nuoto di 1.9 km, quella in bicicletta di 90 km e quella di corsa a piedi di 21 km. Alle Hawaii dovranno compiere uno sforzo esattamente doppio, cioè 3.8 km di nuoto, 180 km in bici e 42 di corsa. 1.9 km di nuoto, 90 in bici e 21 di corsa. 3,8 km nuoto, 180 km e 42 di corsa.
Armstrong si è visto superare dal vincitore soltanto negli ultimi km della corsa a piedi. “Sono sorpreso della mia prestazione” – ha detto il texano a fine gara “Non sapevo cosa mi sarebbe aspettato, non avevo alcuna strategia di gara. Così ho puntato tutto sulla manche in bicicletta, cercando di accumulare il maggior vantaggio possibile.
Ma non è stato facile, la frazione in bici era impegnativa, poi con l’aumentare della temperatura ho sofferto parecchio nella mezza maratona, sembrava di correre in un forno, alla fine non ne avevo proprio più, ero esausto.
E’ stata una gara molto tattica, dove ognuno guardava all’altro, controllandosi a vicenda.
E non è mai finita, il vantaggio che si può accumulare in bici lo si può perdere tutto a piedi. Per migliorare devo ancora perdere qualche chilo di peso corporeo, concentrarmi maggiormente sul gesto atletico della corsa e rimanere indenne da infortuni.”
La prossima gara di triathlon cui prenderà parte Armstrong sarà l’Iroman Texas di Galveston, dove Lance dovrà indossare i panni di profeta in patria. “Sarà durissima, soprattutto per il caldo torrido di quelle zone. Pur essendo io texano, non ci sono abituato.”
Armstrong ha certamente gradito il suo ritorno alla disciplina multi-sport che lo vide protagonista nei primi anni 80. “Se il triathlon non mi divertisse, non sarei qui. Non ho bisogno di un lavoro per vivere, ho bisogno di sfide.
Mi piace allenarmi, mi piace faticare e soffrire un po’. E’ grandioso essere tornati, anche se il triathlon attuale è diverso da quello che ho lasciato trent’anni fa.” Di grandioso c’è sicuramente il Lance Armstrong atleta, capace qui a Panama di battere numerosi specialisti del triathlon.
Classifica maschile Ironman Panama
Swim Bike Run Total
1 Docherty, Bevan 0:18:54 2:14:37 1:12:50 3:50:13
2 Armstrong, Lance 0:19:22 2:10:18 1:17:01 3:50:55
3 Cunningham, Richie 0:19:19 2:14:35 1:15:35 3:52:59
4 Henning, Rasmus 0:19:00 2:13:47 1:16:51 3:53:38
5 Guillaume, Romain 0:19:03 2:14:41 1:17:08 3:54:44
6 Thomas, Jesse 0:20:08 2:16:17 1:15:01 3:55:30
7 Lieto, Chris 0:19:38 2:10:08 1:22:38 3:56:21 8
Vasilyev, Ivan 0:18:51 2:20:09 1:15:55 3:58:32
9 Galindez, Oscar 0:20:50 2:09:59 1:25:40 4:00:53
10 Jammaer, Bert 0:19:19 2:19:46 1:18:28 4:01:24
Report completo sul sito ufficiale www.ironmanpanama.com
Armstrong ha deciso di partecipare all’Ironman di Panama come preparazione per la gara di triathlon più dura del mondo, l’Ironman delle Hawaii, che si terrà a ottobre.
Qui a Panama i concorrenti hanno disputato la frazione di nuoto di 1.9 km, quella in bicicletta di 90 km e quella di corsa a piedi di 21 km. Alle Hawaii dovranno compiere uno sforzo esattamente doppio, cioè 3.8 km di nuoto, 180 km in bici e 42 di corsa. 1.9 km di nuoto, 90 in bici e 21 di corsa. 3,8 km nuoto, 180 km e 42 di corsa.
Armstrong si è visto superare dal vincitore soltanto negli ultimi km della corsa a piedi. “Sono sorpreso della mia prestazione” – ha detto il texano a fine gara “Non sapevo cosa mi sarebbe aspettato, non avevo alcuna strategia di gara. Così ho puntato tutto sulla manche in bicicletta, cercando di accumulare il maggior vantaggio possibile.
Ma non è stato facile, la frazione in bici era impegnativa, poi con l’aumentare della temperatura ho sofferto parecchio nella mezza maratona, sembrava di correre in un forno, alla fine non ne avevo proprio più, ero esausto.
E’ stata una gara molto tattica, dove ognuno guardava all’altro, controllandosi a vicenda.
E non è mai finita, il vantaggio che si può accumulare in bici lo si può perdere tutto a piedi. Per migliorare devo ancora perdere qualche chilo di peso corporeo, concentrarmi maggiormente sul gesto atletico della corsa e rimanere indenne da infortuni.”
La prossima gara di triathlon cui prenderà parte Armstrong sarà l’Iroman Texas di Galveston, dove Lance dovrà indossare i panni di profeta in patria. “Sarà durissima, soprattutto per il caldo torrido di quelle zone. Pur essendo io texano, non ci sono abituato.”
Armstrong ha certamente gradito il suo ritorno alla disciplina multi-sport che lo vide protagonista nei primi anni 80. “Se il triathlon non mi divertisse, non sarei qui. Non ho bisogno di un lavoro per vivere, ho bisogno di sfide.
Mi piace allenarmi, mi piace faticare e soffrire un po’. E’ grandioso essere tornati, anche se il triathlon attuale è diverso da quello che ho lasciato trent’anni fa.” Di grandioso c’è sicuramente il Lance Armstrong atleta, capace qui a Panama di battere numerosi specialisti del triathlon.
Classifica maschile Ironman Panama
Swim Bike Run Total
1 Docherty, Bevan 0:18:54 2:14:37 1:12:50 3:50:13
2 Armstrong, Lance 0:19:22 2:10:18 1:17:01 3:50:55
3 Cunningham, Richie 0:19:19 2:14:35 1:15:35 3:52:59
4 Henning, Rasmus 0:19:00 2:13:47 1:16:51 3:53:38
5 Guillaume, Romain 0:19:03 2:14:41 1:17:08 3:54:44
6 Thomas, Jesse 0:20:08 2:16:17 1:15:01 3:55:30
7 Lieto, Chris 0:19:38 2:10:08 1:22:38 3:56:21 8
Vasilyev, Ivan 0:18:51 2:20:09 1:15:55 3:58:32
9 Galindez, Oscar 0:20:50 2:09:59 1:25:40 4:00:53
10 Jammaer, Bert 0:19:19 2:19:46 1:18:28 4:01:24
Report completo sul sito ufficiale www.ironmanpanama.com
lunedì 13 febbraio 2012
Bike Ride in Bucharest
Non lamentiamoci per 5 cm di neve ....
Conoscere i momenti-chiave della preparazione
Da Garmin Full Potential Winter Training
Gli atleti generalmente raggiungono un livello stabile e non riescono a migliorare perché il loro allenamento manca di struttura, di progressione o non è adatto al loro tipo di forma fisica, esperienza, oppure all’obiettivo della performance.
Elencati di seguito trovate i diversi elementi che integriamo nei nostri programmi di allenamento. Ovviamente, la combinazione, l’intensità e la durata di questi elementi dipenderà dal vostro livello di esperienza, forma attuale, stagione dell’anno e dagli eventuali obiettivi di gara che vi siete preposti.
Forse ora è anche il momento di esaminare i propri punti di forza e i punti deboli, valutare il proprio allenamento abituale (controllare le informazioni sulle fasi di allenamento) per vedere se esistono aree in cui si possono apportare modifiche per migliorare le vostre perfomance in gara.
Corse lunghe
La corsa lunga è un elemento importante di una preparazione, spesso però diventa un’ossessione, in modo particolare quando ci si allena per una maratona.
Prima di tutto concentratevi per aumentare la durata, invece di preoccuparvi del passo o della distanza. L’obiettivo è correre con un passo con il quale si può fare conversione e rilevare il livello di
sforzo percepito come il 65-75% di frequenza cardiaca massima (FCM).
Questo esercizio per qualcuno può rivelarsi una passeggiata anche a ritmo sostenuto, per altri una corsa/passeggiata o ancora una corsa impegantiva, dipende dal proprio livello di condizione fisica e di esperienza.
Queste corse migliorano la resistenza muscolare, la condizione generale del fisico, l’efficienza e l’economia di corsa.
Corse in Soglia
Le sessioni di soglia sono tra gli allenamenti più validi, ma richiedono dedizione.
Si corre a un livello di ‘sforzo controllato’ che ha un livello di percepito di circa 80-85% della vostra FCM. Lavorando a questo livello si è in grado solo di dire a stento 4 o 5 parole ai partner di allenamento. Troverete che queste sessioni richiedono concentrazione, ma miglioreranno di gran lunga la vostra resistenza alla velocità, lo stile e l’economia di corsa.
Colline del Kenya
Qualsiasi tipo di allenamento in salita, o collina, sviluppa forza nei muscoli delle gambe e nei tendini senza metterli sotto il tipo di stress a cui sono esposti durante la corsa veloce intervallata. Correre con una pendenza del 7-10% per un periodo da 30 secondi a 2 minuti ad un passo regolare e costante, una volta giunti in cima, svoltare e scendere con passi decisi, lunghi e rilassati, quindi svoltare di nuovo giunti in fondo e ripetere senza recupero.
Ho scoperto questo tipo di sessione in collina quando mi sono allenato in Kenya con alcuni atleti facenti parte dell’elite keniana – per questo ho chiamato la sessione Colline del Kenya.
Si tratta di una delle sessioni più impegnative, e come una corsa in soglia va affrontata ad un livello di circa 80-85% della FCM, e si possono scambiare a stento 4 o 5 parole.
Fartlek
Questo è un termine svedese che letteralmente significa “gioco di velocità”.
Implica un numero di sforzi improvvisi su varie distanze e tipi di terreno con un recupero variabile. In origine la lunghezza dello sforzo si basava sul tipo di terreno, ad esempio aumentare l’intensità quando si arrivava ad un tratto in salita, non importa quanto lungo.
Si può comunque adattare questa sessione alle proprie esigenze ed è un metodo molto efficace per introdurre un tipo di corsa più veloce nell’allenamento.
Allenamento con intervalli
“Interval training”, consente l’allenamento mirato a specifiche velocità e passo di corsa, prevede sessioni di corsa cronometrate con recupero temporizzato e controllato.
Il livello di sforzo percepito è di circa 90-95% in riferimento alla frequenza cardiaca massima (FCM), ciò significa riuscire pronunciare a stento due parole.Conoscere i momenti-chiave della preparazione
Corse regolari
Le corse regolari si svolgono a un livello di sforzo percepito di circa il 75-80% (FCM) e si prova un certo fastidio fisico.
Molti si allenano a questo livello perché sentono di effettuare lo sforzo corretto, in realtà non è un livello che aiuta la concentrazione e fornisce benefici, e non è utile come esercizio di recupero. Il risultato è nullo! In ogni caso, di tanto in tanto utilizziamo questo livello di allenamento quando cerchiamo di migliorare la soglia o aumentare il carico di lavoro generale all’interno del programma di allenamento.
Allenamento a passo di maratona
Comprendere a quale passo siete in grado di correre la vostra maratona è molto importante. La valutazione del passo è cruciale per correre la vostra miglior maratona possibile. L’allenamento a passo di maratona è a un livello di circa 78 – 82% di FCM e consente al fisico e alla mente di abituarsi a quello che sarà loro richiesto il giorno della gara.
Riscaldamento
Prima di iniziare qualsiasi esercizio, o tipo di allenamento in salita, a intervalli e di soglia, è importante riscaldarsi gradualmente.
Una leggera corsa di 10-15 minuti consente ai muscoli di scaldarsi gradualmente e migliorare l’intensità del
movimento.
Consente anche al sistema cardiovascolare di prepararsi al lavoro più pesante da svolgere.
Recupero dopo l’allenamento
Un periodo di almeno10-15 minuti di corsa rilassata concede al fisico di riabituarsi a uno stato regolare. Il raffreddamento non consente al sangue di accumularsi nelle gambe e aiuta a rimuovere elementi tossici come l’acido lattico dalle cellule muscolari evitando i dolori muscolari.
Corsa di recupero
L’allenamento di resistenza richiede al fisico di lavorare duramente, ma per vedere miglioramenti il lavoro non deve essere interrotto ma integrato con le corse di recupero.
Le corse di recupero dovranno essere facili e rilassate. Sarà necessario respirare in modo tranquillo ed essere capaci di tenere una conversazione con un partner durante la corsa.
Questo significa che il vostro livello di sforzo sarà di circa 60–65% FCM e non dovrà superare i 45 minuti. Questo consentirà al vostro corpo di adattarsi al carico di lavoro dell’allenamento e migliorare, ma aiuta anche a rimuovere le tossine che si accumulano nei muscoli dopo gli sforzi più duri.
Cross training e total body
È importante allenarsi in modo equilibrato, con attività senza impatto come nuoto, ciclismo, canottaggio, aerobica, esercizi di ginnastica libera ecc., diversamente aumentano i rischi di infortunio che ostacolano il progresso del vostro allenamento.
Anche i runners più esperti dovranno aggiungere questo tipo di esercizi ai loro abituali allenamenti.
Le corse di resistenza, in particolare la maratona, richiedono il coinvolgimento di tutto il corpo, anche per mantenere uno stile di corsa efficiente verso la fine.
Per ottenere questo, il vostro obiettivo dovrà essere quello di lavorare su vari gruppi muscolari, non solo quello delle gambe.
Ricordate di essere un atleta, i cross training e il coinvolgimento completo del corpo completano la corsa e non devono essere intensi come elementi di inutile fatica o di eccessivo carico.
Riposo
Per aiutare il vostro corpo a sostenere il carico di lavoro, il riposo deve essere considerata una parte molto importante del programma di allenamento, tanto quanto la corsa. Ascoltate il vostro corpo e prestate attenzione ai segnali che vi invia.
Se avvertite stanchezza prima di avere corso un solo passo, oppure pensate a scuse per non correre e iniziate a notare una serie di piccoli infortuni, avete bisogno di un periodo di pausa più lungo.
Riposare abbastanza consente il recupero fisico e mentale, e dona al corpo il tempo di adattarsi al carico di lavoro.
Ricordate: nei giorni di riposo, è necessario riposare!
sabato 11 febbraio 2012
5 consigli per iniziare la stagione da professionisti
di Robby Ketchell, Direttore di Scienze dello sport, Team Garmin-Cervel
1. Assetto Bici –
Molti di voi useranno nuove attrezzature la prossima stagione e questo può rivelarsi una forte motivazione, tuttavia è molto importante prendere le dovute precauzioni per essere certi di avere il giusto assetto della nuova bici.
Il corretto assetto eliminerà la possibilità di infortuni, e vi consentirà di trovare il punto ideale di efficienza metabolica.
Proprio come i professionisti, è necessario verificare la posizione corretta sulla bici e trovate l’assetto corretto, meglio se con l’aiuto del vostro rivenditore o di uno tecnico specializzato che potrà guidarvi. Mentre cercate di individuare l’assetto corretto, cercate di stabilire la giusta altezza del sellino e dell’impugnatura del manubrio.
L’altezza della sella è la distanza dal pedale al sellino, mentre lo spazio di impugnatura è la distanza orizzontale dalla sella al manubrio.
Queste due misure possono influenzare più di ogni altro fattore l’efficienza dell’ attività ciclistica, dunque assicuratevi di trovare le distanze precise con il vostro rivenditore di fiducia o con un tecnico specializzato.
2. Test dell’esercizio fisico –
Per iniziare l’allenamento in modo corretto, dobbiamo conoscere il nostro stato di preparazione. Questo non significa sapere se siamo in ottima forma, se non lo siamo per niente o se la nostra condizione fisica è decente, ma che dobbiamo comprendere in che modo il nostro corpo reagisce a un determinato carico di lavoro.
Completare un test di esercizi fornisce tutte le informazioni necessarie per consentirci di allenare le zone corrette.
Questo è molto importante, poiché le diverse zone di attività richiedono una adeguata alimentazione e diversi metodi di allenamento (aerobico o anaerobico).
A questo punto dell’anno, stabilire una base aerobica per conoscere esattamente quali zone di allenamento
utilizzare è il primo passo.
La maggior parte dei test fisici implicano un aumento graduale del carico di lavoro per una
determinata durata e vengono svolti in laboratorio utilizzando strumenti per misurare la quantità di lattato nel sangue prodotta ad ogni passo.
Non tutti hanno accesso a un laboratorio con queste attrezzature, in questo caso i test sul
campo sono un buon metodo per fornire una valutazione affidabile del vostro attuale stato di forma e ottenere un valido parametro per valutare le zone di frequenza cardiaca.
Se avete un cronometro, una fascia cardio e/o un misuratore di potenza, potrete eseguire un test sul campo completo.
Conoscere i risultati di un esercizio di questo tipo vi consentirà di iniziare a costruire una corretta base aerobica.
Di seguito riportiamo un esempio di test sul campo che è possibile eseguire in casa:
-Fase di riscaldamento per 15 – 20 minuti. Eseguite qualche sforzo in velocità per prepararvi al test.
-Eseguite uno sforzo da Time Trial di 30 minuti (questo significa andare il più velocemente possibile). Questo esercizio dovrà essere effettuato su un terreno uniforme, in piano oppure indoor.
Utilizzando la fascia cardio, dopo 10 minuti dall’inizio del test premete il pulsante “start” sul vostro Garmin. State tentando di rilevare la vostra potenza e frequenza cardiaca medie durante gli ultimi 20 minuti del test. Questa media è una valutazione della vostra soglia di lattato.
Accertatevi di terminare la prova utilizzando tutte le vostre forze.
- Riposatevi per 15 – 20 minuti. Cercate di continuare a pedalare a una cadenza elevata, ma a bassa intensità.
3. Training a base aerobica –
In questo periodo dell’anno, tantissimi ciclisti iniziano a costruire quelli che chiamano “km base”. In generale, questi km sono lenti e a bassa intensità.
Anche se queste corse lente non sembrano possedere molta qualità, sono in realtà il tipo di corsa più importante che completerete in tutto l’anno.
Che vi troviate su un rullo in casa o palestra, o corriate sulla neve, il tempo trascorso correndo a bassa intensità (soglia di lattato del 65-75%) vi fornirà le basi per il resto della stagione.
I principianti dovranno iniziare allenandosi 2-3 volte la settimana per 45 minuti, e continuare a aumentare la durata.
I ciclisti più esperti potranno allenarsi per 7 – 12 ore la settimana a questa intensità.
Ricordate, non importa qual è il vostro livello, l’obiettivo è lavorare sulla base della vostra attuale preparazione atletica in zona aerobica e aumentare il tempo trascorso in allenamento a questa intensità. State allenando il vostro fisico a bruciare grasso come carburante, lavorando sulla base della vostra forma cardiovascolare, e rafforzando le articolazioni per gli allenamenti ad intensità molto più elevata che affronterete più avanti nell’anno.
4. Allenamento di forza sulla bici –
Durante la stagione di riposo è importante concentrarsi sull’allenamento di forza.
Questo si può ottenere lavorando in palestra con i pesi, o, più specificamente applicandolo alla modalità ciclistica, mentre si pedala sulla bici.
Quando si accumulano chilometri base a bassa intensità, è importante includere 1-2 sessioni alla settimana a intervalli di bassa cadenza (75-80 rpm) della durata di circa 5 minuti.
Questi intervalli dovrebbero essere eseguiti all’inizio dell’allenamento, ne basteranno solo 1-2 per evitare lo stress eccessivo su ginocchia e fianchi.
Gli intervalli aiuteranno a costruire la forza muscolare che fornirà una base per gli intervalli più intensi durante la stagione.
5. Stabilire gli obiettivi –
Ogni atleta professionista, all’inizio dell’anno, si sofferma a discutere quali saranno i suoi obiettivi di performance per la stagione.
Qualunque siano questi obiettivi - aiutare un compagno di squadra a vincere la Parigi-Roubaix,
vincere il Tour de France, o semplicemente riconquistare la forma fisica - metterli per iscritto è importante per la motivazione nel corso dell’anno.
A qualsiasi livello, è importante stabilire dai 3 ai 5 obiettivi per la stagione che sta per iniziare.
Questi obiettivi dovranno essere difficili, ma realistici e raggiungibili.
Ricordate di renderli personali e cercate la volontà dentro di voi per lavorare al fine di ottenerli.
Quando si tratta di forma fisica, tutti hanno obiettivi da raggiungere, e stabilirli vi aiuterà a rimanere motivati e sentirvi gratificati nel momento in cui li raggiungerete.
Tutto fermo ... Tutte le Gare annullate .....
Le ultime due settimane sono qualche cosa di veramente raro climaticamente parlando ....
In pratica in tutta Italia le condizioni sembrerebbero le medesime, neve e cattivo tempo.
Nello specifico qui nella mia zona non ha nevicato molto, anzi direi quasi nulla, però c'è un gran vento di Bora che rende la percezione del freddo ancora più forte e che in pratica elimina qualsiasi possibilità di pedalare.
Non mi sono molto preoccupato della situazione in quanto per tutti è la stessa cosa, quindi non è ch ci sia qualcuno che più avvantaggiato di altri.
I miei amici da quello che sento stanno passando le giornate chi molto fortunato in Pista a Montichiari, altri in palestra facendo attività aerobiche o spinning, altri in piscina o correndo a piedi.
Io personalmente sono riuscito ad uscire un paio di volte, un giorno in Formula 1 e un' altra volta sgambndo da solo contro un vento mostruoso forzare le cose non ha senso ...
Direi comunque non un granchè ma insomma se dovesse continuare questa situazione, posso sempre ripiegare come ho già fatto sui rulli.
L' importante è non "gonfiarsi" eccessivamente, prendere qualche kg in questa situazione è un attimo, quindi anche se si rimane fermi è molto importante cercare di contenersi sopratutto con i carboidrati e i dolci.
Per quanto riguarda i rulli non è strettamente necessario fare sedute partiolarmente lunghe, ma sarebbe ideale fare dei richiami di forza e ritmo medio, in pratica allenamenti brevi ma abbastanza intensi.
Io per esempio senza un programma specifico, ho fatto un allenamento diciamo una tantum partendo con circa 30 minuti di riscaldamento in agilità è continuato con delle ripetute da 5 minuti al medio con altri 5 di recupero, ho fatto 4-5 ripetute e alla fine scarico con poco più di un' oretta, credo di aver fatto un buon lavoro di mantenimento ....
Ad ogni modo la bici è sole e spazi aperti, quindi speriamo arrivi presto il bel tempo, la voglia di fare bene è tanta, gli amici sono tanti e le idee non mancano :O)))
venerdì 10 febbraio 2012
giovedì 9 febbraio 2012
“FOTOGRAFI DI CORSA. I Grandi Fotografi del Ciclismo
Laboratorio Letterario è una giovane Casa Editrice friulana,
che vanta tra le sue più recenti pubblicazioni un volume,
con il quale spera di accendere la Vostra attenzione, intitolato:
“FOTOGRAFI DI CORSA. I Grandi Fotografi del Ciclismo:
Roberto Bettini, Luca Bettini e Aldo Martinuzzi"
Questo volume dedicato ai campioni del ciclismo, dagli anni ’80 ad oggi,
è costituito da 85 fotografie, che riproducono i colori della festa e
i sudori del percorso sportivo, quali omaggio allo sport ciclistico.
Il ciclismo ha suggestioni particolari e dona emozioni intense e genuine.
Lo sforzo è spesso sovrumano, le distanze, i dislivelli trasformano le gare
in avventure epiche.
Roberto Bettini, Luca Bettini e Aldo Martinuzzi hanno scattato negli anni le più belle,
commoventi e significative immagini che hanno decretato la storia del ciclismo,
che noi abbiamo raccolto per Voi in questo volume.
All’interno del volume, a cura di Walter Liva,
sono presenti anche i contributi testuali di Umberto Sarcinelli e Francesco Guidolin,
allenatore dell’Udinese Calcio e appassionato ed esperto di ciclismo.
Sperando che il Vostro interesse possa incontrare il piacere di sfogliare
una raccolta fotografica capace di farvi rivivere delle emozioni ad ogni scatto,
Vi proponiamo il nostro volume.
Il costo è di 22,00 Euro (escluse spese di spedizione),
sono possibili degli sconti a seconda della quantità di copie ordinate.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi informazione
cogliamo l’occasione per porgervi i nostri più cordiali saluti.
Romina Della Valentina
LABORATORIO LETTERARIO
Romina Della Valentina
Areagrafica s.r.l.
33092 - Via Monteli, 5 - Z.I. Meduno (PN)
Tel. 0427 845191 - Fax 0427 845192
Mail: romina.dellavalentina@ grupposgs.com
lunedì 6 febbraio 2012
Scratch in Pista .. !!!
Vel d'Hiv de Genève - Match Franco-Suisse
domenica 5 febbraio 2012
sabato 4 febbraio 2012
Veneto vs Lombardia ... !!!
Giovedì avevo scritto su Facebook che io e pochi altri coraggiosi eravamo usciti in bicicletta nonostante il freddo e il vento ... Così ricevo dal' amico Daniele questo video di risposta ....
venerdì 3 febbraio 2012
Come prepara il Treno il Campione del Mondo
44 Miglia sono 70.8 Km/h ... !!!
giovedì 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Cibi e prodotti Vegani ... !!!
Latte, yogurt, burro, panna di soia
Ricchissimo di proteine, e' una valida alternativa al latte vaccino, totalmente priva di colesterolo e di lattosio, essendo ottenuto dalla spremitura dei fagioli di soia gialla.
E' disponibile al naturale o in varianti aromatizzate (vaniglia, cacao, frutta, ecc.) e può essere fortificato con vitamine e minerali (B12, calcio, vitamina D2), però ogni marca varia, quindi è indispensabile consultare sempre l'etichetta.
Il gusto varia molto tra una marca e l'altra, e ciascuno deve trovare quello che più gli si confà. A un palato non abituato può risultare non gradevole se bevuto da solo, ma accompagnato con caffè, cacao, orzo solubile, oppure in forma di budini e yogurt diventa decisamente appetibile.
Può essere utilizzato al posto del latte vaccino, sia come bevanda o nella cottura dei cibi, dolci e salati.
Col latte di soia si puo' fare lo yogurt, la panna e anche il burro, e tutti questi prodotti si trovano in vendita gia' pronti e si utilizzano esattamente come i loro analoghi a base di latte vaccino; non hanno assolutamente nulla da invidiare a questi, oltre che essere piu' salutari perche' privi di colesterolo.
Esiste anche la panna montata di soia, che e' analoga alla panna spray che si trova nei negozi, mentre la panna montata "fresca" non esiste a base di soia, a quella, se vi piaceva, dovete proprio rinunciare...
Latte di riso, di mandorle, di avena
Il latte di riso e' buono bevuto fresco, specialmente d'estate, e' adatto per la colazione coi cereali, o per fare budini e dolci.
Il latte di avena e' nutriente ed energetico, ha un gusto molto delicato, e' buono sia bevuto da solo che usato per preparazioni di dolci e budini.
Il latte di mandorle ha un gusto molto marcato, anch'esso e' buono bevuto freddo, anche mescolato col latte di riso. Puo' essere usato per la preparazione di un ottimo gelato alle mandorle.
Tofu
E' questo un cibo tradizionale orientale, diffuso in Cina da piu' di 1000 anni.
Il tofu si ottiene cagliando il latte di soia, ed è disponibile in molte preparazioni (molle, bianco, affumicato, aromatizzato con erbe), quindi non demordete se quello che avete acquistato per primo non soddisfa il vostro palato: ci sono così tante marche e varietà che sicuramente riuscirete a trovare quella adatta per voi!
Non tutti i tipi di tofu possono essere poi consumati allo stato naturale, perché poco gustosi, ma diventano invece molto gradevoli quando aromatizzati con erbe od utilizzati per preparare condimenti o per farcire torte (salate e dolci).
Il tofu bianco schiacciato è anche un ottimo sostituto dell'uovo. Tutte le varietà morbide sono inoltre utilizzate per salse, dolci e dessert. Qui ci sono alcune ricette semplicissime a base di tofu!
Il tofu è una fonte eccellente di proteine, vitamine, ferro, calcio e altri minerali.
Il tofu si puo' usare nei ripieni, al posto della ricotta, tipo torta salata "ricotta e spinaci" e altri piatti del genere. Mai da solo.
Si puo' semplicemente sbriciolare con la forchetta e aggiungerlo all'insalata per renderla piu' "ricca", oppure cucinare delle verdure stufate (tipo carote, zucchine, ecc.) - non lessate, ma passate in padella con un po' di cipolla, olio, un po' d'acqua, sale, pepe, prezzemolo o basilico - e poi aggiungerci il tofu e lasciare ancora insaporire 5 minuti.
Il tofu va sempre usato cosi', aggiunto ad altre cose per rendere un piatto piu' ricco e nutriente, e va lasciato insaporire con gli altri ingredienti, mai da solo, perche' da solo non ha un sapore che incontra il gusto dei palati coccidentali. Si puo' anche usare tagliato a fette sottili nei panini assieme ad altre cose (verdure varie e maionese per esempio).
Qui si possono trovare delle preparazioni semplici: Ricette a base di tofu.
Tempeh
Il tempeh è un prodotto molto gustoso, che si ricava dai fagioli di soia gialla fermentati. E' una eccellente fonte di proteine, viene venduto in differenti preparazioni (alla piastra già pronto, da cuocere). Di solito viene venduto confezionato a fette, e puo' essere preparato in vari modi prendendo spunto dai vari ricettari (ecco qui un elenco di posti in cui trovare ricette).
Ha un sapore molto marcato e particolare, per cui puo' non piacere a tutti.
Proteine vegetali ristrutturate
Si tratta di un prodotto iperproteico a base di soia, disidratato e venduto come granulato, o sotto forma di polpette o spezzatino.
Va fatto rinvenire facendolo bollire in brodo vegetale per qualche minuto, e poi va strizzato bene, per far uscire tutta l'acqua in eccesso. Terminata questa operazione preliminare, puo' essere cucinato proprio come il tradizionale spezzatino, o come scaloppine in padella, o come ragu', e il risultato e' davvero ottimo, perché, non avendo un sapore proprio, queste "bistecche" o "spezzatino" si impregnano del sugo di cottura.
Questo tipo di cibo trova grande consenso nei vegetariani neofiti, per la facile preparazione, ma solitamente viene abbandonato non appena si allarga la conoscenza di cibi nuovi.
Seitan
Il seitan è un "sostituto" vegetale della carne, ottenuto dalla proteina del frumento, il glutine. E' stato "inventato" dai monaci giapponesi nel 15esimo secolo. In pratica è ottenuto estraendo dai cereali solo la parte proteica, per questo è ricchissimo di proteine.
Oltre a essere iperproteico, è a base di proteine che contengono aminoacidi solforati, che, come quelli della carne, acidificano l'organismo e provocano perdita di calcio dall'osso. Per questi 2 motivi, se ne sconsiglia un utilizzo frequente (massimo 2-3 volte alla settimana).
Viene venduto in diverse preparazioni (panetti, spezzatino, wurstel, affettato, affumicato, aromatizzato con erbe) ed il suo utilizzo è quindi molto versatile, può essere usato al naturale, per secondi piatti e panini. Si puo' usare in spezzatini, polpette, impanato "alla milanese", in padella stile "scaloppine", negli spiedini, ecc. Al contrario del tofu, è molto buono anche mangiato al naturale. Qui ci sono alcune ricette semplicissime a base di seitan!
Alcune preparazioni (ad esempio i wurstel) hanno un gusto molto simile a quello della carne, e per questo motivo molte persone non lo gradiscono, mentre per altre può essere d'aiuto nella transizione da un'alimentazione a base di carne. Ma nella sua forma standard, cioe' alla piastra o al naturale, ha un sapore del tutto diverso dalla carne, e molto buono.
Muscolo di grano
Il muscolo di grano e' una variante del seitan, ed e' una "invenzione" tutta italiana. Oltre al glutine di frumento viene mescolato all'impasto anche una farina di legumi. Il risultato e' davvero ottimo, e si ottengono spezzatini, affettati, scaloppine da passare in padella, ecc.; ci sono vari formati, ciascuno con un sapore diverso dall'altro.
Hamburger e polpette vegetali
Gli hamburger e le polpette vegetali, che si possono trovare anche nel banco dei surgelati del supermercato, sono prodotti con vari ingredienti quali proteine di soia ristrutturate, seitan, riso, altri cereali e verdura.
Ci sono alcune marche che possono contenere uova e formaggio, quindi attenzione all'etichetta (anche se c'e' scritto "vegetale" controllate lo stesso gli ingredienti, perche' solo se c'e' scritto "100% vegetale" si è certi che si tratta di un prodotto vegan...).
Questi prodotti si preparano nel modo convenzionale, al microonde, al forno o alla griglia, serviti con verdura, pane o cereali in chicco. Essendo cibi trasformati, se ne sconsiglia un utilizzo frequente, tuttavia sono un ottimo ripiego in caso di emergenza.
Salse varie, maionese e condimenti
Tra le varie salse e condimenti già pronti in vendita nei negozi biologici e i condimenti, ricordiamo:
il gomasio, un condimento per l'insalata a base di semi di sesamo tostati e pestati e sale; si trova anche con l'aggiunta di alghe spezzettate;
le salse di soia (shoyu, tamari), molto salate, che si possono utilizzare per aromatizzare i cibi in piccole quantità, ad esempio sulle verdure lessate al posto del sale (patate, carote, zucchine, ecc.);
il miso (di orzo, di riso), un composto molto denso che va stemperato nelle minestre, nei risotti e nei cereali in chicco lessati e ne esalta il sapore;
il tahin, la crema di semi di sesamo, che si utilizza anch'essa per condimenti, per guarnire panini, e nella preparazione di alcuni piatti.
vari tipi di maionese vegetale, ottenute dai piselli o dalla soia, alcune sono aromatizzate con erbe e spezie e sono un valido sostituito della maionese tradizionale;
la margarina vegetale (controllare bene l'etichetta, deve riportare la dicitura "100% vegetale"!) può essere tranquillamente utilizzata al posto del burro per la preparazione di dolci, se il suo impiego risulta indispensabile e saltuario;
Alghe
Le alghe sono un'ottima fonte di iodio, ferro, calcio e acidi grassi omega-3. Non costituiscono invece, contrariamente a quanto molti credono, una fonte affidabile di vitamina B12.
Esistono molte varietà di alghe, tutte acquistabili al negozio biologico, con differenti sapori (dulse, kombu, hijiki, wakame, nori, spirulina), che possono essere utilizzate in pezzetti dentro le zuppe (possono anche essere tolte a fine cottura), oppure lessate e condite con olio e limone, o ancora utilizzate crude (salvaguardando così l'integrità degli acidi grassi omega-3) polverizzate su tutti i tipi di piatti, sempre in piccole quantità.
Alcune hanno un sapore piuttosto marcato, che puo' piacere o non piacere.
Lievito in scaglie
Il lievito in scaglie è ricco di proteine, vitamine e minerali, mentre non va per contro considerato una fonte affidabile di vitamina B12.
Può essere aggiunto alle minestre, alla pasta, al riso, al posto del formaggio parmigiano, e all'insalata, alla verdura cotta e cruda e ai legumi. E' buonissimo! Non c'enntra nulla col lievito di birra che si deve far sciogliere nell'acqua (per fare il pane, per esempio, o altro)! Questo è secco, in scaglie, già pronto da usare, e ha tutto un altro sapore.
Mescolato con l'olio di semi di lino, forma una crema spalmabile dal gusto molto migliore dell'olio consumato da solo.
Melassa nera, malto
La melassa nera è un liquido marrone scuro, denso, dolcissimo, che può essere utilizzato come dolcificante o spalmato sul pane. E' una ricca fonte di calcio, ferro e nutrienti.
Allo stesso modo si puo' usare il malto (di cereali tipo riso, frumento, grano o avena), che tra l'altro è un alimento ideale per la pratica sportiva.
Olio di lino
L'olio di lino deriva dalla spremitura a freddo dei semi di lino biologici.
E' una fonte indispensabile di acidi grassi essenziali: il consumo di 2 cucchiaini al giorno di questo olio fornisce la dose giornaliera raccomandata di acido alfa-linolenico, della famiglia degli omega-3.
E' un olio molto fluido, che viene venduto in bottiglie di piccole dimensioni (250 mL) perché si denatura facilmente a contatto con l'aria. Inoltre è sensibile alla luce e al calore, e per questo una volta aperto va conservato in frigo nella bottiglia di vetro scuro con la quale viene venduto, ed utilizzato entro 1 mese sempre su cibi freddi, mai per la cottura.
Il suo sapore è particolare, e ricorda quello del pesce. Chi non lo gradisse, può assumerlo, anziché come condimento, mescolato con il lievito in scaglie o con erbe aromatiche, spalmato sul pane.
Gli omega-3 possono anche essere assunti attraverso i semi di lino in polvere (triturati con un macinacaffe'), bastano 2 cucchiaini al giorno spolverati sull'insalata.
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