venerdì 27 febbraio 2015

Partita proprio male la stagione 2015



E' bastata la prima granfondo per assistere ad una delle scenette più ridicole e indecorose del panorama ciclistico. Niente dopati questa volta, ma la truffa sportiva non è da meno. Attore principale una delle squadre più blasonate del Prestigio. Ora si stanno effettuando i controlli su tutti i partecipanti.

27 febbraio 2015 – Per una volta non si poteva dare inizio alla stagione con tranquillità? I dopati sono stati messi fuori combattimento dal Codice Etico, l'antidoping non si è fatto vedere, per cui sicuramente nessuno pizzicato, ma la Granfondo Laigueglia ha dovuto portare con sé un fatto increscioso.
Una truffa sportiva alla pari del doping, anzi sicuramente peggio!
Non faremo i nomi né di atleti né di squadre, in questa occasione, perché attendiamo che siano ultimate le verifiche, visto che pare che la truffa non sia isolata alla sola società che ha fatto più scalpore, ma ben più estesa, per cui per par condicio, sarà giusto che siano tutti i nomi ad uscire e non solo i più eclatanti.
Ma di cosa stiamo parlando? Del viziaccio di portare i chip di altri, soprattutto con il dolo di potere primeggiare nelle classifiche del Prestigio.
Bazzecole direte voi! Che sarà mai? Invece è!
E' truffa sportiva! Soprattutto quando la società si gongola dei suoi onori da Prestigiosa e calca senza vergogna i podi di società rubando i premi e la visibilità a quelle società che hanno partecipato onestamente.
Portare i chip di altri è eticamente una frode, alla pari del doping. Peccato che i furbi, in questo caso, siano facilmente sgamabili senza tanti controlli medici. Basta avere le classifiche e un minimo di pratica nell'uso di Excel, così come ha fatto l'organizzatore Vittorio Mevio, che ha denunciato il fatto a CicloTurismo, che ovviamente prenderà i dovuti provvedimenti.
Il "fenomeno", che ha fatto uscire alla luce tutta la cosa, ha pure avuto il coraggio di andare a partecipare alla cronosquadre di Donoratico, apparendo così in due classifiche di manifestazioni distanti 330 chilometri l'una dall'altra! Il dono dell'ubiquità allora non era una prerogativa di Padre Pio da Pietralcina!
E che dire delle foto scattate alla cronosquadre, ovviamente subito pubblicate su Facebook? (e poi ritirate poco dopo, a seguito della denuncia del misfatto). Da vero genio.
Ma il dolo va oltre! Il suo chip, a Laigueglia, ovviamente si è fatto tutto il giro del percorso lo stesso. Visto che i panorami sono mozzafiato, anche il chip, che ha passato l'inverno nella nebbia della bassa modenese, non se li voleva perdere! Ma chi lo ha diligentemente portato a spasso per tutti i 101 chilometri?
Un componente della dirigenza della società, che tali atteggiamenti dovrebbe invece contrastarli e punirne i colpevoli! Così, una volta ricevuta la comunicazione che Mr. Chip voleva partecipare ad un'altra manifestazione, perché rischiare di perdere punti per il Prestigio? E con lui almeno altre cinque coppie di chip si sono incontrate nelle tasche della stessa società.
Ora, pubblicamente, chiedo alla FCI e a Gianluca Santilli, che questi atteggiamenti fraudolenti vengano combattuti e puniti alla pari del doping, chiedendo due anni di squalifica sia al possessore del chip sia allo sherpa! E' ora di finirla di essere circondati da furbi che vogliono costantemente prendere in giro il resto dei partecipanti.
Qualche pirla che si è impasticcato di Reactine (farmaco da banco) pensando di andare più forte (al limite gli passava il raffreddore) viene trattato come un delinquente peggio di un assassino e chi invece truffa con la propria falsa presenza, al fine di vincere scudetti di grande onoreficienza, deve passarla liscia?
Non ci sto! Mi indigno e voglio vedere questi truffatori puniti come si conviene!
Voglio proprio vedere se la questione è etica oppure no.
Scusate lo sfogo, ma questa volta non ce l'ho proprio fatta a tenermi. Ovviamente mi sono fatto un altro bello stock di nemici, ma ormai è lo sport nel quale riesco meglio.

Buone pedalate.

Articolo originale: http://www.granfondonews.it/v5/articles.asp?id=1210 

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