Test Critical Power su Zwift
Nel panorama ciclistico, grazie soprattutto ai nuovi strumenti tecnologici, come i misuratori di potenza, sta emergendo un nuovo approccio all'analisi della performance.
Il Critical Power è un test che evolve il vecchio test Conconi e prevede diversi tipi di sforzi massimali, con durate variabili: si va dallo sprint di 15 secondi fino a uno sforzo prolungato di 12 minuti. Questi dati, combinati, permettono di ottenere una curva di potenza molto più personalizzata e accurata rispetto a una stima teorica.
Su Zwift è disponibile un programma che simula questa routine sui rulli e, spinto dalla curiosità, ho deciso di provarlo.
L'esperienza del test
Purtroppo, l'esperienza non è stata all'altezza delle aspettative. Non tanto per il risultato – che, non avendo parametri di riferimento, non mi aspettavo in un certo range – quanto per l'esecuzione tecnica del test, che mi ha deluso.
Premetto che ho utilizzato un rullo Jarvis di MagneticDays con una vecchia MTB, invece della mia bici da corsa. Il cambio non era perfettamente allineato e, di conseguenza, non riuscivo a variare correttamente l'intensità della pedalata. Questo ha reso difficoltoso adattare il rapporto alle numerose variazioni di pendenza proposte dai percorsi di Zwift.
Durante le ripetute, ho perso intensità, soprattutto nei tratti in discesa, compromettendo l'analisi dei watt medi. Ancora peggio negli sprint: in pochi secondi ho raggiunto 150 RPM, ma con una potenza di "soli" 600 watt, ben lontani dagli oltre 1000 watt che solitamente riesco a esprimere come punta massima.
Conclusione
Per me, questo test si è rivelato inutile, principalmente perché non mi ha fornito dati affidabili e analizzabili correttamente.
A mio avviso, il Critical Power è un test troppo specifico per essere eseguito sui rulli. Deve essere svolto su strada, con la bicicletta adeguata e un misuratore di potenza preciso.
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