LAGO DI SANTA CROCE

Nelle ultime 3 settimane ho scoperto un nuovo ciclismo, ho sempre avuto "paura" di andare a correre in salita convinto di non avere le doti per questo tipo di corse, ma dopo aver preso confidenza con questa nuova tecnica di gara, devo dire che e' una grande soddisfazione, e' come aver scoperto l' acqua calda. Per anni ho corso sempre e solo circuiti piatti, sempre convinto che la salita sarebbe stata troppo ostica per me, sara' che effettivamente ultimamente ho fatto dei grossi miglioramenti, sara' che con la maturita' ho aumentato anche la mia resistenza, risultato e' che mi sto divertendo tatissimo e anche se non riesco ancora a fare risultato, arrivo a casa molto felice e soddisfatto. Oggi sono andato a correre a Bastia di Puos d' Alpago, in provincia di belluno, localita' vicina al Lago di Santa Croce, fin dal mattino la giornata e' andata per il meglio con un sole caldo ma con una temperatura attorno ai 20 gradi, il circuito di circa 5 km era da ripetere per 12 volte, praticamente era meta' leggermente in salita e meta' oviamente leggermente a scendere, con in mezzo un falsopiano di circa 500 veramente malefico. Alla partenza eravamo circa 70 corridori divisi in 3 categorie, Junior, Senior e Veterani, la cronaca e' anche oggi abbastanza semplice, pronti via se ne sono andati in 3 dietro si e' messo in testa l' ex professionista Ravaioli con la sua squadra l' Eurovelo, al primo giro ho pensato che era uno spasso l' andatura forte ma regolare che stavano tenedo, mai pensiero fu piu' sbagliato, ogni giro che passavo questi aumentavano l' andatura, finche' verso meta' gara, la velocita' era quasi asfissiante, 40 km/h in salita a blocco, curva secca a destra, falsopiano bastardo, e discesa a 60 km/h dove pero' c'era da spingere per rimanere attaccati in quanto ci si arrivava tutti in fila indiana, altra curva a destra e via a risalire, mai un attimo di respiro. La selezione e' stata drammatica, ogni giro sul falsopiano si rischiava di beccare un buco malefico e di staccarsi inesorabilmente, fortunatamente ho preso un po' la misura a questo tipo di percorso e mi sono sempre salvato. Negli ultimi 2 giri ho commesso l' unico errore della giornata, in quanto mi sentivo molto bene, e ho provato un attacco, solo che nella pancia del gruppo era una cosa e prendere aria e' stata tutt' altra cosa, risultato una volta ripreso, sono rimasto al gancio fino alla fine senza piu' riuscire a recuperare e nonostante fossimo rimasti solo in 30 superstiti, non ho piu' avuto la gamba per fare la volata che era sul rettilineo in salita, peccato ma piano piano ci sto prendendo le misure con questo tipo di gare che sono molto ma molto stimolanti sai dal punto fisico, ma anche dal punto di vista tattico dove la gestione mentale della gara diventa fondamentale.
RISTORANTE AL BOLOGNESE (Santa croce del Lago)

PANORAMA DAL TERRAZZO DEL RISTORANTE
Di la verità,la gara era solo una scusa per andare a mangiare......scherzo, comunque l'anno prossimo ti devi lanciare in qualhe granfondo per migliorare la tenuta in salita.
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