mercoledì 2 dicembre 2009

Ancora sul doping - sondaggio

Sull' onda emotiva del mio articolo di ieri, apro' un piccolo sondaggio, ho inoltre ricevuto moltissimi messaggi, tra i tanti ci tengo a segnalare quello di Alessandro Guiotto, dove mi scrive in sintesi che in una convention, alcuni dottori hanno praticamente affermato che il doping e' sempre avanti all' antidoping, che il doping fa andare piu' forte e che le case farmaceutiche hanno tutti gli interessi che le cose vadano avanti cosi', insomma tutto molto frustrante. Io tutte queste cose le capisco molto bene e posso anche condividerle, ma sono fermamente convinto che condividerle significa metabolizzarle e metterle via come certezze. Su questo io non saro' MAI e poi MAI daccordo, il doping merita SEMPRE di essere combattuto, e' come dire che siccome non siamo riusciti a fermare gli omicidi da domani li renderemo liberi, siccome non riusciamo a fermare l' inquinamento da domani si potra' versare nei fiumi e negli oceani qualsiasi cosa. Per questo io dico che non smettero' mai nel limite delle mie possibilita' di combattere il doping, in fondo a me cosa me ne potrebbe importare di una cosa nemmeno tanto importante riferita ad un semplice hobby ? Ma e' il mio carattere e il mio principio a dirmi che devo assolutamente non accettare chi imbroglia, in nessun campo della vita, probabilmente per me non cambiera' nulla, ma magari in futuro si sara' creata una morale differente e il doping sara' considerato per quello che e' cioe' UN IMBROGLIO, cosi' se non noi almeno i nostri figli o i nostri nipoti potranno avere un ciclismo migliore. Molti organizzatori "pensando" che molti corridori siano diciamo "poco puliti", non hanno interesse ad avere il controllo antidoping per paura di perdere iscritti, ma io dico che se ci sara' un inasprimento dei controlli sicuramente ci sara' un 10% di partenti in meno, ma io sono sicuro che dall' altra parte se ne gaudagneranno almeno un 20 forse anche il 30% in piu' di persone oneste che magari hanno smesso con il ciclismo amatoriale e le granfondo perche' stanchi e nauseati da quel "piccolo" 10% di imbroglioni. Al momento attuale le iscrizioni alle gare costano 8 euro, aggiungo che sarei felice di pagarne anche 10 se questi soldi extra andassero investiti in controlli SERI e in tutela della salute, avere il controllo antidoping non in 2 gare in 2 anni ma averlo 1 gara si e anche l' altra e magari anche del sangue se fosse possibile e cosi' alla domenica partirei molto piu' felice per andarmi a divertire ad una gara e quando un mio avversario mi avra' battutto, saro' felice per lui perche' so che l' avra' fatto in maniera pulita e da bravo sportivo capiro' che e' stato semplicemente piu' bravo e non piu' furbo come purtroppo spesso accade.

3 commenti:

  1. www.sportpro.it/doping/news/2009/12.htm#GIOVANE
    L'amara realtà, eccola quà.

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  2. purtroppo siamo alle solite !!! Io corro con i cosiddetti cicloamatori da 22 anni, e puntualmente ogni anno beccano qualcuno che pensi sia pulito !!!! Facendo pochissimi controlli !!! Se come dici tu si potesse fare qualche controllo in piu' ... non oso pensare.Vien voglia di mollare tutto...Pensare che mio figlio di nove anni vorrebbe correre dal prossimo anno con i giovanissimi......

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  3. Ciao Simone,
    intanto colgo l'occasione per ringraziarti del commento messo sul post con il video. Ricevere i complimenti da te è un privilegio poichè, come già detto, ti riteniamo precursore e maestro delle "riprese di bici in corsa... dalla bici in corsa".
    Tornando al doping ribadisco che personalmente concordo con te. Il doping deve essere combattuto tra i professionisti, i dilettanti, gli juniores e le categorie giovanili ma anche tra gli amatori. Più di qualche amatore trova che non si dovrebbero fare i test antidoping agli amatori perchè sono soldi spesi male che potrebbero essere invece investiti, ad esempio, nella sicurezza durante le gare.
    Io non sono d'accordo perchè ritengo che se la manifestazione è agonistica e ci sono delle regole da rispettare, devono essere rispettate da tutti.
    Se qualcuno sbaglia, sempre che di sbaglio si possa parlare (chi assume sostanze dopanti è a CONOSCENZA che sono proibite pertanto il reato si configura più come doloso che come colposo)è giusto che paghi.
    Come sottolineavi tu deve essere un esempio per le generazioni future.
    Non dimentichiamo che il doping da un lato è un businness per alcune case farmaceutiche ma, nel medio lungo, costituisce una spesa sociale importante considerando gli effetti sulla salute degli atleti.
    Anch'io l'anno scorso sono stato sottoposto a test antidoping a sorpresa subito dopo la gara di Fossalta di Trebaseleghe e in quell'occasione uno è stato trovato positivo.
    Concludendo, un numero maggiori di test antidoping tra gli amatori per me sono necessari e costituiscono un deterrente importante.
    Grazie!

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Ciao Simone