giovedì 3 luglio 2014

Perchè usare gli Integratori Alimentari ?


Basta integrare l'alimentazione con sostanze nutrienti di cui il cibo è spesso carente. «Per la cellulite aggiungete ai pasti vitamina C». «Contro i reumatismi, prendete magnesio più vitamina C e B6».

Prevenire i disturbi, ringiovanire di vent'anni, curarsi con sostanze nutrienti invece che coi farmaci: un sogno antico che sta diventando realtà. Negli Stati Uniti pare siano almeno 50 milioni le persone che si curano così. In Italia siamo appena agli inizi di questa che può essere definita una vera e propria rivoluzione terapeutica.
E, come spesso accade, a portare avanti la novità ci sono dei pionieri, che, un po' per istinto e un po' per caso, sono approdati 80 anni fa a questa nuovissima concezione del benessere.
«La farmacoterapia» ha grandi meriti, soprattutto per quello che riguarda la cura delle malattie infettive. Ma, per le malattie metaboliche o da logoramento dell'organismo, che sono tante, i farmaci hanno un'efficacia relativa: curano i sintomi e danno un momentaneo sollievo, niente altro.
In più, siccome il loro uso deve essere protratto a lungo nel tempo, finiscono per perdere efficacia e per dare effetti collaterali negativi.
L'integrazione Alimentare si basa sull'uso delle «giuste molecole» e cura questi disturbi usando non farmaci (drugs in inglese), ma sostanze nutrienti naturali (nutrients), quelle esistenti fin da quando esiste la vita sulla terra, i veri costituenti delle cellule, i mattoni, le materie prime della vita: enzimi, amminoacidi, vitamine, sali minerali, oligoelementi.
Un'appropriata somministrazione di queste sostanze nutre le cellule in modo tale che con la loro forza intrinseca - quella che Ippocrate chiamava «vis medicatrix naturae» - hanno ragione delle malattie con un procedimento naturale. Finora, di queste sostanze se ne conoscono circa 120, ma ogni anno ne vengono scoperte di nuove.
L'integrazione Alimentare si basa quindi su principi antichi come l'uomo ma sempre attuali, e per poterli utilizzare si serve delle conquiste più recenti della biochimica».

Ma queste sostanze nutrienti non sono già presenti nei nostri comuni alimenti? Non basta la normale alimentazione ad assicurarcene una dose sufficiente?
«Indubbiamente queste sostanze sono presenti in una proporzione dell'uno per mille circa nei cibi normali. Però, spesso, capita che l'organismo le disperda in misura eccessiva o che l'assunzione non sia sufficiente. Oggi poi l'alimentazione è particolarmente carente. Facciamo un esempio molto significativo: si tratta di un esperimento compiuto dal professor Roger Williams, famoso nutrizionista dell'Università del Texas, scopritore di due vitamine e fondatore dell'International academy of preventive medicine.
«Il professor Williams ha allevato un gruppo di topi da laboratorio con la tipica dieta americana a base di alimenti devitalizzati, come zucchero e farina bianca, e cibi in scatola o conservati. Media della vita delle bestiole: cento giorni. A tre mesi di età questi individui erano già vecchi, usurati, come capita oggi, purtroppo sempre più spesso, agli uomini di 50/60 anni. A un altro gruppo di cavie Williams diede cibi buoni, naturali, e la media della vita fu in questo caso di 700 giorni (7 volte tanto). Aggiunse a questa dieta un generoso supporto di vitamine e sali minerali e la sopravvivenza fu di ben 1400 giorni (14 volte tanto)».

Questo, potrebbe accadere anche all'uomo?
«Certi gerontologi d'avanguardia ipotizzano una vita futura di 150/160 anni. Questo sembra eccessivo. Però è certo che il giusto apporto di sostanze nutrienti, in grado di alimentare perfettamente le nostre cellule e quindi di rigenerarle e rivitalizzarle, potrebbe far guadagnare dieci, venti e anche trent'anni di vita giovane esente da acciacchi: quegli acciacchi che erroneamente si crede siano normale corollario della terza età. Se si pensa che molti disturbi, specie le malattie metaboliche e quelle da logoramento, dipendono da errata o carente alimentazione, ci si renderà conto di quanto sia importante fornire all'organismo il nutrimento giusto. L' Integrazione Alimentare si occupa proprio di questo».

Chi ha ideato questo nuovo sistema terapeutico?
«L'idea è del premio Nobel Linus Pauling, uno dei più grandi scienziati del nostro tempo e l'unica persona vivente che abbia avuto due Nobel. A 85 anni compiuti, Pauling dimostra col suo esempio come si possa aumentare la vitalità di una persona anche se già avanti con gli anni. Un altro antesignano dell'Itegrazione Alimentare è il prof. Albert Szent-Gyorgyi, premio Nobel 1937 per la medicina, scopritore della vitamina C, che a 90 anni compie ancora ricerche di laboratorio. E' stato però il prof. Roger Williams, già citato, a contribuire, più di ogni altro, all'enunciazione e alla dimostrazione della terapia integrativa. E' lui che ha parlato di individualità biochimica, cioè delle ben precise esigenze individuali di ogni persona in fatto di principi alimentari, e dell'effetto sinergico di certe sostanze, ovvero della possibilità di potenziare l'azione di certe sostanze nutrienti combinandole fra di loro. L'Integrazione Alimentare Naturale si basa appunto su questi due principi».

Qual è l'efficacia di base dell'Itegrazione Alimentare Naturale?
«Produce una vera e propria rigenerazione di tutte le cellule, in altre parole un ringiovanimento: aumenta l'azione degli ormoni, dei sistemi di difesa, di ricostituzione dei tessuti e del sistema immunitario.
In poche parole, l'integrazione Alimentare Naturale rafforza le difese dell'organismo: è poi l'organismo stesso che provvede, coi mezzi fornitigli dalla natura, a eliminare le disfunzioni che lo affliggono. Il processo, rispetto a quello dei normali farmaci che però colpiscono solo il sintomo, e più lento ma ben più radicale. Nel corso di una conferenza, il professor Carlo Sirtori, presidente della Fondazione Carlo Erba di Milano, ha fatto una affermazione che qualunque sostenitore del'Integrazione Alimentare Naturale potrebbe sottoscrivere al cento per cento».
 “Due sono i punti fermi della vita: nascere bene e non invecchiare. E non invecchiare significa anche evitare cancro, arteriosclerosi, infarti, trombosi cerebrali, artriti, artrosi, enfisema, diabete...”. E ha aggiunto che la via da seguire per ovviare a questi problemi è l'uso di “cocktail di vitamine, sali minerali ecc.”. In altre parole, l^integrazione Alimentare Naturale!».

Nello specifico, qual è il campo di azione ottimale dell'Integrazione Alimentare Naturale ?
«Gli effetti migliori si ottengono nelle malattie da logoramento dell'organismo, che costituiscono il 90 per cento degli acciacchi che ci affliggono. Parecchie altre terapie e metodologie si propongono questo stesso scopo, ma quasi tutte presuppongono l'adozione di diete rigorose, che sono difficili da seguire e costringono inoltre a rinunciare a tante piccole gioie della vita: perché rinunciare ai buoni piatti della nostra cucina sulla lunga è deprimente...».

Con l'Integrazione Alimentare Naturale non c'è bisogno di rinunciare a niente?
«Si può rinunciare a molto meno. Viene consigliata un'alimentazione normale, moderata, evitando gli eccessi, il fumo e i superalcolici, controllando specialmente lo zucchero e i grassi, il che non significa eliminarli del tutto; ovviamente bisogna vedere di caso in caso. E integrare regolarmente la dieta con i bioregolatori, cioè con i microalimenti».

L'Integrazione Alimentare Naturale va bene per tutti?
«Va personalizzata. Ogni individuo è diverso dall'altro e ha le sue particolari esigenze, per cui ha bisogno di una Integrazione su misura che tenga conto dei suoi disturbi, delle sue carenze, degli antagonismi e dei sinergismi dei singoli nutrienti. Per far questo, ci vuole un vero esperto e perciò io auspico, per l'avvenire, l'avvento di una nuova professione, che si specializzi in questa materia, non difficile ma molto complicata».

Le malattie che si curano con la microdieta. Quali sono esattamente?
«Le più comuni. Gotta e iperuricemia: l'Integrazione Alimentare riporta a livelli normali nel giro di pochi giorni l'eccesso di acidi urici nel sangue. Diabete: in poco tempo diminuisce la glicemia e regrediscono i vari disturbi collaterali. Sia ben chiaro, dal diabete non si guarisce, ma ci si dimentica quasi di averlo... Vecchiaia: si hanno impressionanti recuperi di salute da parte degli anziani che assumono Integratori Alimentari Naturali: casi di anziani che dopo due mesi di cura hanno ripreso a guidare la macchina e a fare lavori anche pesanti, come spaccare la legna. Poi allergie, stress, esaurimento, debolezza sessuale, coliti, disturbi digestivi, depressione, ansia, pressione bassa, mal di testa, disfunzioni circolatorie e cardiovascolari, geloni, flebiti, fragilità capillare, alterazioni del sistema immunitario: se assunti con regolarità, gli Integratori Alimentari possono fare miracoli. Inoltre aiutano enormemente nella cicatrizzazione delle ferite e delle ustioni e nei postumi degli interventi chirurgici: il professor Gaetano Azzolina, nella sua clinica, fa un largo uso di vitamine per gli stati postoperatori».

E per il male del secolo, il cancro, c'è qualche apertura?
«L'Integrazione Alimentare ha sicuramente un effetto preventivo: un miscuglio di vitamine A, C, E, tutto il gruppo B, più selenio e magnesio ha senza alcun dubbio un effetto anticancro: lo dice anche quel grande esperto che è il professor Umberto Veronesi di Milano. Le vitamine A e C sono molto utili nel cancro al seno e ai polmoni, come hanno confermato esperimenti sui topi: per cui, chi fuma dovrebbe almeno prendere tanta vitamina A e C. Questo a livello preventivo. A livello curativo, nei tumori benigni c'è sicuramente un'azione benefica. Negli altri c'è un rallentamento».

Indubbiamente è un campo tutto aperto alla sperimentazione…
«Sì. Quello che è certo è che continuamente emergono fatti nuovi. E si può dire con certezza che conoscendoci meglio e nutrendoci nel modo giusto si può stare molto meglio. Per esempio, si è scoperto che certi stati fisiologici sembrano responsabili dei nostri comportamenti: è stato appurato che i delinquenti sono al 70% degli ipoglicemici e i nevrotici lo sono al 90%. E' gente cioè che ha meno zucchero in circolo di quanto dovrebbe averne. Sarebbe interessante sperimentare anche in questo campo, e in America hanno già cominciato a farlo».

Come si fa l'Integrazione Alimentare Naturale ?
«Con i giusti prodotti, tenendosi aggiornati, leggendo tutta la letteratura che si riesce a reperire sull'argomento (la maggior parte è in inglese), Integrando in base ai disturbi e alle carenze.
Gli integratori Naturali si consigliano serenamente perché danni non se ne fanno, in quanto si tratta appunto di nutrienti, e non di farmaci».

Qualche consiglio pratico per disturbi molto comuni?
«Per le rughe, prendere molta vitamina C, che ricostituisce il collagene, cioè l'impalcatura del corpo. Per la cellulite, ancora vitamina C. Per i reumatismi, che spesso dipendono da carenze di magnesio, ci vuole magnesio più vitamina C e B6 per farlo assorbire. Per il mal di testa, vitamina B3, perché spesso è dovuto a carenza di questa vitamina. Per la circolazione, soprattutto vitamina E, che fa sciogliere i trombi».

Come mai una terapia come questa, che in fondo è semplice, innocua e si basa su principi naturali, stenta ad imporsi e non è riconosciuta ufficialmente?
«Perché la medicina ufficiale è succuba delle società farmaceutiche. L'Integrazione Alimentare seria usa esclusivamente sostanze naturali che, in quanto tali, non possono essere brevettate e non offrono quindi la possibilità di grossi profitti. Le sostanze usate dall'Integrazione Alimentare Naturale costano relativamente poco, del resto, anche nei farmaci chimici il costo della materia prima non supera il 5 per cento di quello del prodotto finale, così come arriva sul mercato».

Articolo pubblicato sul settimanale “La Domenica del Corriere” del 20 Aprile 1985


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