sabato 28 febbraio 2015

Scuola di Ciclismo .. INCREDIBILE da VEDERE ..!!


Omloop Het Nieuwsblad (200,2 km) 28/02/2015 Category: 1.HC

 1. GBR STANNARD Ian         SKY 4h58'41"
 2. NED TERPSTRA Niki         EQS
 3. BEL BOONEN Tom          EQS 08"
 4. BEL VANDENBERGH Stijn  EQS 15"
 5. BEL VANMARCKE Sep   TLJ 01'24"
 6. BEL VAN AVERMAET Greg BMC 01'24"
 7. CZE STYBAR Zdenek          EQS 01'29"
 8. BEL GILBERT Philippe         BMC 04'35"
 9. GBR ROWE Luke                 SKY 04'55"
 10. FRA DEMARE Arnaud           FDJ 04'55"
 11. NOR KRISTOFF Alexander KAT 04'55"
 12. BEL DEBUSSCHERE Jens   LTS 04'55"
 13. NED KREDER Wesley         ROO 04'55"
 14. BEL THEUNS Edward          TSV 04'55"
 15. ITA         MARCATO Marco         WGG 04'55"

Gara Occhiobello Uisp Vince Alan Visintin assoluto davanti a Squizzato

Ordine di Arrivo


L'arrivo assoluto


venerdì 27 febbraio 2015

Partita proprio male la stagione 2015



E' bastata la prima granfondo per assistere ad una delle scenette più ridicole e indecorose del panorama ciclistico. Niente dopati questa volta, ma la truffa sportiva non è da meno. Attore principale una delle squadre più blasonate del Prestigio. Ora si stanno effettuando i controlli su tutti i partecipanti.

27 febbraio 2015 – Per una volta non si poteva dare inizio alla stagione con tranquillità? I dopati sono stati messi fuori combattimento dal Codice Etico, l'antidoping non si è fatto vedere, per cui sicuramente nessuno pizzicato, ma la Granfondo Laigueglia ha dovuto portare con sé un fatto increscioso.
Una truffa sportiva alla pari del doping, anzi sicuramente peggio!
Non faremo i nomi né di atleti né di squadre, in questa occasione, perché attendiamo che siano ultimate le verifiche, visto che pare che la truffa non sia isolata alla sola società che ha fatto più scalpore, ma ben più estesa, per cui per par condicio, sarà giusto che siano tutti i nomi ad uscire e non solo i più eclatanti.
Ma di cosa stiamo parlando? Del viziaccio di portare i chip di altri, soprattutto con il dolo di potere primeggiare nelle classifiche del Prestigio.
Bazzecole direte voi! Che sarà mai? Invece è!
E' truffa sportiva! Soprattutto quando la società si gongola dei suoi onori da Prestigiosa e calca senza vergogna i podi di società rubando i premi e la visibilità a quelle società che hanno partecipato onestamente.
Portare i chip di altri è eticamente una frode, alla pari del doping. Peccato che i furbi, in questo caso, siano facilmente sgamabili senza tanti controlli medici. Basta avere le classifiche e un minimo di pratica nell'uso di Excel, così come ha fatto l'organizzatore Vittorio Mevio, che ha denunciato il fatto a CicloTurismo, che ovviamente prenderà i dovuti provvedimenti.
Il "fenomeno", che ha fatto uscire alla luce tutta la cosa, ha pure avuto il coraggio di andare a partecipare alla cronosquadre di Donoratico, apparendo così in due classifiche di manifestazioni distanti 330 chilometri l'una dall'altra! Il dono dell'ubiquità allora non era una prerogativa di Padre Pio da Pietralcina!
E che dire delle foto scattate alla cronosquadre, ovviamente subito pubblicate su Facebook? (e poi ritirate poco dopo, a seguito della denuncia del misfatto). Da vero genio.
Ma il dolo va oltre! Il suo chip, a Laigueglia, ovviamente si è fatto tutto il giro del percorso lo stesso. Visto che i panorami sono mozzafiato, anche il chip, che ha passato l'inverno nella nebbia della bassa modenese, non se li voleva perdere! Ma chi lo ha diligentemente portato a spasso per tutti i 101 chilometri?
Un componente della dirigenza della società, che tali atteggiamenti dovrebbe invece contrastarli e punirne i colpevoli! Così, una volta ricevuta la comunicazione che Mr. Chip voleva partecipare ad un'altra manifestazione, perché rischiare di perdere punti per il Prestigio? E con lui almeno altre cinque coppie di chip si sono incontrate nelle tasche della stessa società.
Ora, pubblicamente, chiedo alla FCI e a Gianluca Santilli, che questi atteggiamenti fraudolenti vengano combattuti e puniti alla pari del doping, chiedendo due anni di squalifica sia al possessore del chip sia allo sherpa! E' ora di finirla di essere circondati da furbi che vogliono costantemente prendere in giro il resto dei partecipanti.
Qualche pirla che si è impasticcato di Reactine (farmaco da banco) pensando di andare più forte (al limite gli passava il raffreddore) viene trattato come un delinquente peggio di un assassino e chi invece truffa con la propria falsa presenza, al fine di vincere scudetti di grande onoreficienza, deve passarla liscia?
Non ci sto! Mi indigno e voglio vedere questi truffatori puniti come si conviene!
Voglio proprio vedere se la questione è etica oppure no.
Scusate lo sfogo, ma questa volta non ce l'ho proprio fatta a tenermi. Ovviamente mi sono fatto un altro bello stock di nemici, ma ormai è lo sport nel quale riesco meglio.

Buone pedalate.

Articolo originale: http://www.granfondonews.it/v5/articles.asp?id=1210 

domenica 22 febbraio 2015

Il veneziano Igor Zanetti si impone alla GF Laigueglia

Foto: @facebook

22 febbraio 2015, Laigueglia (Sv) – Un bel sole è ciò che, domenica 22 febbraio a Laigueglia, hanno trovatoi 2600 ciclisti, dei 3009 iscritti, pronto a regalare loro una splendida giornata di ciclismo. Un esordio con il botto per la stagione 2015, con la Granfondo Internazionale Laigueglia che registra il tutto esaurito, infatti i 3000 posti disponibili sono andati totalmente a ruba, costringendo addirittura a sconfinare nell'overbooking chiudendo a quota 3009. Circa quattrocento i mancanti all'appello, spaventati dalle catastrofiche previsioni del tempo, che minacciavano addirittura neve sul Testico. Il sabato è stato caratterizzato dalla pioggia, ma di neve non c'è stata nemmeno l'ombra. Il gruppo ha mosso compatto alle 9.00 precise scortato dalla Lamborghini in forza alla Polizia Stradale, dirigendosi verso Alassio, quindi Albenga e Ceriale, dove ha preso la direzione di Cisano sul Neva, per addentrarsi nell'entroterra e affrontare la prima salita verso Onzo. La voglia di testare l'effetto degli allenamenti invernali è stata tanta e non sono mancate le scaramucce fin dai primi chilometri. A dettare le regole della corsa sono i due favoriti pronosticati il sabato precedente: il veneziano Igor Zanetti e il frusinate Vincenzo Pisani, che si pongono in testa alla corsa obbligando gli avversari all'inseguimento. Alla loro ruota si lanciano l'austriaco Klaus Steinkeller e lo spezzino Alessio Ricciardi, inseguiti a loro volta da Maurizio Anzalone e Federico Profeti. Il gruppo alle loro spalle. La situazione non cambia e le ultime carte si giocano sull'erta di Colla Micheri su cui è posto l'arrivo. Gli ultimi metri sono decisivi per Zanetti che passa il traguardo a braccia alzate. Seconda pozione per Pisani. Volata dei due inseguitori con Ricciardi che va così ad occupare il terzo gradino del podio. Gara combattuta in campo femminile con le migliori rappresentanti del settore schierate in griglia. Ben 200 le donne iscritte in questa edizione. Già sulla prima salita si pone in testa la pratese Claudia Gentili, inseguita a poche lunghezze dall'acquilana Chiara Ciuffini e dalla bergamasca Simona Bonomi. Lotta dura tra le tre tanto da vedere l'arrivo in volata tra la Gentili e la Ciuffini, a favore della pratese. Poco più di un minuto il distacco sulla Bonomi. La Granfondo Laigueglia è valevole come prova di apertura del Prestigio, del Gran Trofeo Gs Alpi e del Gran Premio Costa Ligure, tant'è che anche la battaglia a livello di società è stata agguerrita con le migliori compagini che hanno portato in massa a Laigueglia i propri associati. A piazzarsi sul primo gradino del podio è stato il modenese Team Sportissimo Top Level, seguito dal cuneese GS Passatore e quindi dal trevigiano Team Gf Pinarello. Una manifestazione chiusa perfettamente, che ha così tenuto a battesimo questo lungo calendario 2005. Il prossimo appuntamento con il GS Alpi è fissato per domenica 8 marzo ad Alassio (Sv).
«La soddisfazione è stata tanta – afferma Igor Zanetti all'arrivo – ci ho creduto, sono arrivato preparato, ma comunque è stata dura in quanto Pisani è andato molto forte. Abbiamo fatto gara a due, ma poi sull'arrivo ho avuto la meglio». «E' stata una bella soddisfazione in quanto a Laigueglia non avevo mai vinto – confida Claudia Gentili al microfono dello speaker Gianni Mauri – E' stata una bellissima gara; ce la siamo giocata sugli ultimi chilometri» «Voglio ringraziare tutti i partecipanti che hanno preso parte a questa edizione – dichiara l'organizzatore Vittorio Mevio -, prima bagnata e poi soleggiata. Sono estremamente soddisfatto di come si sia svolta la gara, sebbene il giorno precedente, date le previsioni, avessi un po' di apprensione, tanto che domenica mattina ho inviato subito qualcuno per verificare lo stato delle strade a Testico. Alla fine tutto è filato liscio, grazie anche al prezioso supporto di tutti i volontari impegnati sul percorso».

CLASSIFICHE

MASCHILE

1. Igor Zanetti (Cannondale-Gobbi-Fsa); 02:55:50; 34,46km/h

2. Vincenzo Pisani (Asd La Bagarre - Ciclistica Lucchese); 02:55:52; 34,46km/h

3. Alessio Ricciardi (Ass, Dilettantistica Ale'); 02:56:31; 34,33km/h

4. Klaus Steinkeller (Team Continental); 02:56:32; 34,33km/h

5. Maurizio Anzalone (Equipe Exploit); 02:59:32; 33,75km/h

6. Federico Profeti (Team Promotech); 02:59:32; 33,75km/h

7. Paolo Castelnovo (Asd Team Ucsa); 03:00:08; 33,64km/h

8. Giovanni Nucera (Asd Cavallino-Specialized); 03:00:09; 33,64km/h

9. Tommaso Elettrico (Legend Factory - Miche); 03:00:09; 33,64km/h

10. Fabio Oliveri (Bicistore Cycling Team); 03:00:10; 33,64km/h

FEMMINILE

1. Claudia Gentili (Team Giletti); 03:11:24; 31,66km/h

2. Chiara Ciuffini (Infinity Cycling Team Asd); 03:11:26; 31,66km/h

3. Simona Bonomi (Asd Team Isolmant); 03:12:59; 31,4km/h

4. Barbara Lancioni (Somec - Mg, K Vis - Lgl); 03:16:23; 30,86km/h

5. Sabrina De Marchi (Team De Rosa Santini); 03:16:41; 30,81km/h

6. Olga Cappiello (Team De Rosa Santini); 03:19:45; 30,34km/h

7. Stephanie Gros (Individuale); 03:21:53; 30,02km/h

8. Marika Passeri (Asd Cavallino-Specialized); 03:22:20; 29,95km/h

9. Federica Giacometti (Somec - Mg, K Vis - Lgl); 03:22:46; 29,89km/h

10. Patrizia Piancastelli (Ktm Asd Scatenati); 03:23:04; 29,84km/h

SOCIETA'

1. Sportissimo Top Level; 2. GS Passatore; 3. Team GF Pinarello

 Fonte: www.granfondolaigueglia.it . Grazie!

2a Tappa Due giorni di Bardolino

ORDINE di ARRIVO JUNIOR:



CLASSIFICA finale JUNIOR:


ARRIVO VETERANI 1° Agostini


CLASSIFICA FINALE JUNIOR: Stefano Fior VETERANI Federico Costa


domenica 15 febbraio 2015

Il prezzo del successo

Il Ciclismo è lo specchio della Vita per il Successo "esige un tributo di sofferenza" c'è un prezzo da pagare, ma ne vale sempre la pena.


Giro della Laguna di venezia


Certo che questi meteorologi stanno facendo figure di kakka a raffica .... Prima il super mega freddo di gennaio .... Adesso il week end di neve e gelo .....
Affidatevi a una buona cartomante avrete più fortuna ..... 
Il problema non sta tanto nelle previsioni sbagliate, ma magari sul fatto che la gente si organizza anche in base al meteo ... Penso a una semplice corsa in bici, una gara o un allenamento ....







Did I win ?


venerdì 13 febbraio 2015

A Tutta ... !!

Solo un Ciclista può sapere cosa si prova in questi momenti .... 




martedì 10 febbraio 2015

Record dell'ora amatori ....

PREMESSA ARTICOLO ORIGINALE: http://www.ilciclismoamatori.it/?p=38274


SABATO 7 FEBBRAIO SULLA PISTA DI MONTICHIARI MICHELE MAZZOLENI (ACSI BERGAMO) STABILISCE NUOVO RECORD DELL’ORA
Michele Mazzoleni (ACSI BERGAMO) Recond dell’Ora Km.45.0311

Michele Mazzoleni nello splendido Velodromo Pista di Montechiari di Brescia che misura 250 metri esatti, ha stabilito il nuovo record dell’Ora ACSI  a livello Amatoriale, risultato eccezionale, soprattutto per uno che non aveva mai avuto modo di correre in pista, però con il  suo piglio bergamasco, ha saputo soffrire specialmente dal 34° al 38° minuto quando ha avuto un calo abbastanza sensibile, i muniti non passavano mai, ma ha saputo reagire prontamente anche sostenuto dagli applausi d’incoraggiamento dei molti ciclisti presenti, oltre al Papà Timoteo e dello Zio Giuseppe ma soprattutto della moglie Michela, per cui riprendeva a pigiare a pieni pedali ritornando a tempi migliori, ritornava  l’entusiasmo lo portava a coronare dopo tanta fatica a un risultato di tutto rispetto, che a livello amatoriale nessuno mai era riuscito a stabilire. Per cui da oggi apre una porta per vedere se altri tenteranno di battere il suo record, ma non è tutto, verso Luglio o Agosto avrebbe intenzione di tentare anche quello all’aperto sulla Pista di Dalmine, penso che dopo questa prima positiva esperienza non è detto che su una Pista che misura centoventi metri in più non riesca a superare l’attuale record, a fine record ha voluto ringraziare quanti gli sono stati vicini in questi tre mesi di preparazione oltre ai famigliari al Sig. Carini che le ha preparato la bici al sig. Bregoli gestore del Velodromo di Montechiari a Valter Facheris del velodromo pista di Dalmine, e allo staff della Giuria ACSI di Bergamo ,con  Gianmichele e Gianluca Fanton e Bruna Gervasoni

G.Fanton


MIE CONSIDERAZIONI PERSONALI:

Prima di tutto complimenti all'autore della prestazione, si tratta indubbiamente di una performance di altissimo livello e quindi a lui un grandissimo applauso.
Da qui a definirlo "record dell'ora" ne passa parecchio, sembra un pò la denominazione tipo "campionato del mondo udace etc etc etc"
Il record dell'ora a livello Uci e Fci come quello realizzato da Tarlao, prevede per essere omologato, 1) Un servizio di cronometraggio ufficiale. (Associazione crono Brixia ???) 2) Un test antidoping sempre ufficiale. (Coni)
Non sono a conoscenza se questi parametri sono stati rispettati in questo tentativo pertanto la mia diventa una domanda.
Poi vorrei far notare che a livello Internazionale, per l' Uci esiste una precisa classifica con i record omologati per la categoria Master come "Best performance".
Non commento il fatto che ci sa una lunghezza "reale" della prestazione in quanto per regolamento è vietato usare strumenti di cronometraggio, computerini o gps durante le gare o i tentativi di record .....
Sempre senza nulla togliere nulla al Signor Mazzoleni che ha ripeto realizzato una grandissima performance, direi che la denominazione corretta potrebbe essere "miglior performance dell'ora su Pista coperta con protocollo acsi in Italia fatta tra amici".




domenica 8 febbraio 2015

I miracoli esistono












La Vitamina A


LA VITAMINA A:

La vitamina A è una vitamina liposolubile, in natura si trova in diverse forme. Con il termine di vitamina A vengono indicati sia il retinolo che i suoi analoghi, detti retinoidi, di cui si conoscono almeno 1500 tipi diversi, tra naturali e sintetici. Anche i carotenoidi posseggono l'attività biologica della vitamina A in quanto possono fungere da provitamine (se ne conoscono almeno 600 tipi diversi, di cui solo il 10% possiede una simile attività).

La vitamina A si presenta in tre diverse forme: alcolica (retinolo), aldeidica (retinaldeide) ed acida (acido retinoico). Esse sono derivati isoprenoici, costituiti dall'unione di 4 catene di isoprene.
Tra i carotenoidi, pigmenti vegetali, si trovano nell'organismo soprattutto: α-carotene, β-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina e licopene.



FONTI ALIMENTARI:

La vitamina A è maggiormente presente negli alimenti di origine animale, soprattutto nel fegato e nella milza, seguiti poi da latte e derivati e uova. Dato che carne, latte e uova sono però ricchi di colesterolo LDL, si consiglia di assumerla principalmente tramite pesce e derivati, e tramite fonti vegetali. I carotenoidi, da cui l'organismo ricava la vitamina A, sono particolarmente presenti nei tessuti vegetali e nei microorganismi fotosintetici. Tra i tessuti vegetali, ne sono particolarmente ricchi quelli a colorazione giallo-arancione (visto che questi fattori sono direttamente responsabili di questo tipo di colorazione) e quelli a foglia.

Contenuto di vitamina A di alcuni alimenti:

Latte 100 gr = 75 unità
Uovo 1 = 84 unità
Aronia 100gr = 214 unità
Pomodoro 100 gr = 900 unità
Zucche 100gr= 1600 unità
Albicocca 100 gr = 2700 unità
Burro 100 gr = 3300 unità
Melone 100 gr = 3400 unità
Mango 100 gr = 4800 unità
Spinaci 100 gr = 8100 unità
Prezzemolo 100 gr = 8500 unità
Patate dolci 100 gr = 8800 unità
Fegato 100 gr = 10729 unità
Carote 100 gr = 11000 unità
Olio di fegato di merluzzo 100 gr = 85000 unità



BENEFICI:

La vitamina A è fondamentale per un regolare funzionamento della retina e della vista. Agisce come cofattore in diversi sistemi enzimatici ed è indispensabile per la crescita delle ossa e per la funzione testicolare e ovarica. La vitamina A interviene anche nello sviluppo embrionale, regolando la crescita e la differenziazione dei tessuti. I carotenoidi sono importanti prevalentemente per la loro azione antiossidante.

La vitamina A protegge e mantiene sana la pelle, i capelli, le mucose, rinforza il fisico contro le infezioni polmonari ed è utile nel trattamento dell' acne, dei foruncoli, delle ulcere cutanee (applicata esternamente). Un carotenoide che può essere particolarmente utile per le diete dimagranti è il licopene, di cui è molto ricco il pomodoro: grazie all'azione antiossidante che protegge le cellule dall'invecchiamento e dal danno degenerativo prodotto dai radicali liberi (in maniera estremamente più efficace rispetto ai comuni carotenoidi), esso impedisce l'ossidazione del colesterolo LDL, responsabile della formazione di placche aterosclerotiche.
CARENZA:

La carenza di vitamina A determina inibizione della crescita, deformazione delle ossa e serie modifiche delle strutture epiteliali e degli organi riproduttivi. La vitamina A infatti regola la differenziazione degli epiteli mucosi ed una sua carenza causa cheratinizzazione degli epiteli con un processo detto metaplasia squamosa. Un'altra importante alterazione riguarda la funzione visiva. Una bassa quantità di rodopsina determina anche necessità di una maggior stimolazione luminosa. Pertanto la quantità minima di luce necessaria per innescare i meccanismi della visione aumenta. Questo fenomeno determina una diminuzione dell'adattamento alla bassa illuminazione (cecità crepuscolare o notturna). Nei casi più seri di deficit vitaminico può anche comparire la Cheratomalacia, ovvero secchezza della congiuntiva e della cornea che possono portare danni oculari permanenti fino alla cecità completa.
La carenza di vitamina A può portare anche ad un aumento della mortalità materna in gravidanza.

TOSSICITA':

Attualmente il Ministero della Salute consiglia una dose giornaliera di 800 RE/die. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)[2] raccomanda un aumento della dose giornaliera di circa 100 RE/die nel caso di donne in gravidanza e di circa 350 RE/die in caso di allattamento. L'assunzione di dosi di vitamina A ≥300 mg può determinare la comparsa di un'intossicazione acuta con nausea, vomito, emicrania, perdita di coordinazione e disturbi visivi. In casi estremi, la morte (il fegato dell'orso polare è immangiabile proprio per l'elevata concentrazione di retinolo).
Attenzione a non abbinare l'assunzione di vitamina A con alcol, caffè, tabacco, antibiotici e cortisone, che ne neutralizzano l'efficacia; anche la cottura prolungata distrugge la vitamina A.


lunedì 2 febbraio 2015

FEDERCICLISMO “ROMPE” CON LA CONSULTA



FEDERCICLISMO “ROMPE” CON LA CONSULTA: OTTIMA OCCASIONE PER RIFORMARE IL MONDO AMATORIALE
E’ una di quelle notizie di cui a prima vista non frega niente a nessuno.

Autore@blog cyclingpro

«Il Presidente Di Rocco in una lettera inviata alla Consulta ed ai  Presidenti degli Enti annuncia che la FCI non aderisce più alla Consulta e pertanto non parteciperà alla riunione del 2 febbraio a Bologna». (da federciclismo.it)

Nessuno se la fila, ma la notizia importante per i 150 mila tesserati cicloturisti e cicloamatori italiani. La “santa e insana alleanza” tra i 14 (quattordici!!!) enti che in Italia rilasciano tessere che consentono di praticare attività ciclistica è finita. L’associazione senza titolo e valore giuridico chiamata «Consulta Nazionale del Ciclismo», unica per sua natura nel panorama sportivo nazionale, che negli ultimi anni ha preteso di “uniformare” le norme di partecipazione alle corse va a farsi benedire.

E a mandarla a quel paese è la Federciclismo, che spiega così la sua decisione:

«Il nuovo regolamento degli Enti di Promozione, approvato dal Consiglio Nazionale del CONI ed entrato in vigore il 1 gennaio 2015, stabilisce che gli Enti di Promozione svolgono le loro funzioni nel rispetto dei principi delle regole e delle competenze delle Federazioni Sportive Nazionali.

In particolare, l’art. 2 dello stesso Regolamento recita che gli Enti di Promozione promuovono ed organizzano attività agonistiche di prestazione, connesse al  proprio fine istituzionale, nel rispetto di quanto sancito dai Regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali o delle Discipline Sportive Associate, ai quali dovranno fare esclusivo riferimento, unitamente ai propri affiliati, per il miglior raggiungimento delle specifiche finalità previa stipula di apposite Convenzioni conformi al fac-simile emanato dal CONI.

In questo quadro, la Federciclismo evidenzia che, nelle Norme Attuative per l’Attività Amatoriale 2015, in quanto attività agonistica di prestazione, è consentito il tesseramento soltanto per la FCI e che è vietato il tesseramento multiplo per la FCI e per uno o più Enti di Promozione Sportiva o per una Federazione Estera.

Non risulta a tutt’oggi che tale disposizione regolamentare, indispensabile a contrastare comportamenti irregolari ed illeciti anche sul piano etico, oltre ad una illogica confusione che la FCI ha voluto eliminare, sia stata applicata dagli Enti di Promozione rappresentati in Consulta.

Tale norma è in armonia ai principi, regole e competenze della FCI, a cui gli Enti di Promozione sono tenuti ad uniformarsi.

Viene sottolineato inoltre che l’Unione Ciclistica Internazionale ha sancito l’esclusiva competenza della FCI, in quanto Federazione Sportiva Nazionale ad essa affiliata, a normare ed organizzare l’attività amatoriale agonistica.

Si ricorda che ciò è stato già applicato in manifestazioni internazionali di rilievo (la finale UCWT di Lubiana 2014) nelle quali il comportamento irresponsabile di molti tesserati degli Enti di Promozione italiani ha procurato gravi disfunzioni organizzative ed un danno d’immagine per il movimento ciclistico amatoriale  italiano, fino alla decisione dell’UCI di squalificarli dalla competizione».

Premessa importante per capire qualcosa di più. Federciclismo ha oltre quarantacinquemila tesserati amatori, suddivisi tra cicloamatori e cicloturisti. La sua attività in favore di questi soggetti (che costituiscono il 70 per cento dei tesserati) è obbiettivamente poca cosa e per capirlo basta dare un’occhiata alle pagine del Settore Amatoriale. Federciclismo tra gli amatori si limita a rilasciare tessere con una buona copertura assicurativa ma promuove poco, non ha spirito di iniziativa, non ha colto nulla delle nuove tendenze del settore (randonnèe, cicloturismo), ha perso l’occasione di organizzare circuiti e challenge di ampio respiro forse perché sulle poltrone dirigenziali del settore mette elementi di valore modesto, cui non è riuscita a garantire una collocazione migliore.

Ma FCI è e resta l’ente che istituzionalmente si occupa di ciclismo in Italia, la cui azione deve essere improntata al rispetto di regole certe (dettate dal Coni) e che deve pretendere il rispetto di regole analoghe da parte dei suoi partner.

Come abbiamo scritto più volte, andando ad analizzare a fondo la natura dei quattordici enti della consulta che si occupano di ciclismo (che il Coni autorizza a rilasciare tessere e la Consulta a partecipare a manifestazioni organizzate dagli altri enti) c’è da mettersi le mani nei capelli.

Lasciamo da parte Uisp, che ha una struttura consolidata e seria e una sezione ciclistica con una storia importante. Ma gli altri? Avete provato a dare un’occhiata al sito Internet dell’Acsi (erede della vecchia Udace) o a quello di Csain Ciclismo? Perché sul sito della Federciclismo troviamo (uno per uno) tutti i tesserati e tutte le società affiliate mentre per Csain e Acsi non abbiamo la minima informazione su chi è tesserato o affiliato come invece faceva l’Udace?

Che attività ciclistica fa l’ente Asc? E lo Csen? Cosa c’entrano col ciclismo Libertas e Acli? E Opes, Asi e Msc? Come fa (come ha fatto fino ad oggi) la Fci a sedersi a un tavolo paritario con soggetti del genere, che non pubblicano liste di tesserati, di cui non si conoscono manifestazioni organizzate? Come possono molti di questi enti “svendere” a prezzi di saldo le tessere associative, considerati i prezzi salati delle polizze assicurative? Come può il Csi dire affiliatevi pure a due o più enti tanto a noi non interessa nulla?

Ora Federciclismo prende le distanze. Tecnicamente, fa bene: è una questione di dignità. Ma adesso Fci dovrà riempire di contenuti questa sua decisione, perché non basta dire “l’agonismo è cosa nostra e solo nostra”.

Cosa significa in pratica la decisione? Che i tesserati Fci non potranno più partecipare a manifestazioni di altri enti o viceversa? Messa solo così sarebbe un suicidio. Federciclismo dovrebbe invece siglare accordi ente per ente, stabilendo norme inderogabili cui il partner deve attenersi per poter andare d’accordo con lei. Quali? Immaginiamone alcuni. Pubblicazione di dati certi su tesserati e affiliati sul territorio nazionale. Tu Opes vuoi dialogare con me e con Uisp alla pari? Bene, dammi dati inconfutabili che mi facciano capire cosa sei e cosa fai nel ciclismo. Se non me li dai o se quei dati rivelano che tu col ciclismo non c’entri nulla, continua pure ad organizzare per i tuoi tesserati, che però si sogneranno di partecipare alle mie manifestazioni.

Poi ancora, presentami dei calendari dove l’agonismo sia proposto in maniera non patologica: stop agli enti che rilasciano quaranta maglie di campione italiano l’anno, a quelli che allestiscono finti campionati del mondo dove i Nas pescano tre dopati a edizione, stop a quelli che dividono gli atleti in prima, seconda e terza serie per stimolare insani appetiti agonistici, stop a chi continua ad affiliare società e atleti inguardabili dal punto di vista etico, stop a chi rilascia tessere in bianco.

Insomma, Federciclismo deve avere il coraggio di FARE LE REGOLE e collaborare solo con chi le rispetta. Perderà qualche migliaio di tesserati, attratti da bassi costi e agonismo selvaggio degli altri? Crediamo di no, ma anche se fosse è un costo etico che vale la pena di sostenere. Avrà il coraggio di farlo, di andare fino in fondo? Non ne siamo certi.

Fonte: @http://blog.cyclingpro.it/2015/02/01/federciclismo-rompe-con-la-consulta-ottima-occasione-per-riformare-il-mondo-amatoriale/

domenica 1 febbraio 2015

La Federazione Ciclistica Italiana non aderisce alla Consulta Nazionale del Ciclismo


La Federazione Ciclistica Italiana non aderisce alla Consulta Nazionale del Ciclismo
Lettera del presidente Renato Di Rocco agli Enti di Promozione: La non applicazione del divieto di tesseramento multiplo contrasta con il nuovo Regolamento approvato dal CONI.
Roma, 31 gennaio 2015 – Il Presidente Di Rocco in una lettera inviata alla Consulta ed ai Presidenti degli Enti annuncia che la FCI non aderisce più alla Consulta e pertanto non parteciperà alla riunione del 2 febbraio a Bologna.
Il nuovo regolamento degli Enti di Promozione, approvato dal Consiglio Nazionale del CONI ed entrato in vigore il 1 gennaio 2015, stabilisce che gli Enti di Promozione svolgono le loro funzioni nel rispetto dei principi delle regole e delle competenze delle Federazioni Sportive Nazionali.
In particolare, l’art. 2 dello stesso Regolamento recita che gli Enti di Promozione promuovono ed organizzano attività agonistiche di prestazione, connesse al proprio fine istituzionale, nel rispetto di quanto sancito dai Regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali o delle Discipline Sportive Associate, ai quali dovranno fare esclusivo riferimento, unitamente ai propri affiliati, per il miglior raggiungimento delle specifiche finalità previa stipula di apposite Convenzioni conformi al fac-simile emanato dal CONI.
In questo quadro, la Federciclismo evidenzia che, nelle Norme Attuative per l’Attività Amatoriale 2015, in quanto attività agonistica di prestazione, è consentito il tesseramento soltanto per la FCI e che è vietato il tesseramento multiplo per la FCI e per uno o più Enti di Promozione Sportiva o per una Federazione Estera.
Non risulta a tutt’oggi che tale disposizione regolamentare, indispensabile a contrastare comportamenti irregolari ed illeciti anche sul piano etico, oltre ad una illogica confusione che la FCI ha voluto eliminare, sia stata applicata dagli Enti di Promozione rappresentati in Consulta.
Tale norma è in armonia ai principi, regole e competenze della FCI, a cui gli Enti di Promozione sono tenuti ad uniformarsi.
Viene sottolineato inoltre che l’Unione Ciclistica Internazionale ha sancito l’esclusiva competenza della FCI, in quanto Federazione Sportiva Nazionale ad essa affiliata, a normare ed organizzare l’attività amatoriale agonistica.
Si ricorda che ciò è stato già applicato in manifestazioni internazionali di rilievo (la finale UCWT di Lubiana 2014) nelle quali il comportamento irresponsabile di molti tesserati degli Enti di Promozione italiani ha procurato gravi disfunzioni organizzative ed un danno d’immagine per il movimento ciclistico amatoriale italiano, fino alla decisione dell’UCI di squalificarli dalla competizione.