giovedì 7 dicembre 2017

I percorsi del Ciclismo anni 70 strada e Ciclocross


Stavo guardando qualche vecchia foto di gare Ciclistiche del passato, materiale Vintage purissimo.
La cosa che mi impressiona di più è l' assurda difficoltà dei percorsi, nella prima foto c'è la classica scena che si vedeva una volta al Giro delle Fiandre, dove non essendoci la gamma di rapporti di oggi, i primissimi, riuscivano a scalare i muri e quelli dietro causa il tappo di concorrenti, i più erano costretti al piede a terra e spesso anche alle cadute. Io ricordo benissimo che fino al 1990-1995 anche per me era normalissimo avere come combinazione dei rapporti il 52 x 42 davanti , mentre le prime compact o il 39 arrivarono molto dopo con le MTB.
Ma se i percorsi del nord sono sempre stati abbastanza caratteristici, la seconda foto, mi ha impressionato ancora di più, ho cominciato a guardare qualche vecchio filmato di corse Ciclocross anni 70 e devo dire che erano impressionanti per durezza dei percorsi !!!!
Non tanto per il fango o la neve che sono le condizioni meteo invernali che ben conosciamo, ma i tratti da fare a piedi pazzeschi !!! 
Roba direi da veri Rambo, con sentieri accidentati, scalate a piedi, tratti impraticabili da fare solo ed esclusivamente a piedi con la bici in spalla , erano delle corse quasi podistiche, dove correre a piedi bene era fondamentale.
Il Ciclocross moderno è indubbiamente più veloce e spettacolare, altrettanto vero è che migliorando la facilità dei percorsi e dei mezzi, si è potuto allargare di molto la platea di utenti e di mezzi, rimangono queste foto delle belle cartoline da guardare con tanta ammirazione


VIDEO: 


martedì 5 dicembre 2017

Il Campionato del Mondo di Ciclocross del 1979 a Saccolongo


All' epoca ero piccolino avevo solo 4 anni, ma anche dopo il 1979 ricordo di un leggendario Campionato del Mondo a Saccolongo. Non ho mai visto nemmeno un filmato , ma mi dicono essere stato il Mondiale più "podistico" della storia. 
Podistico nel senso che c'era talmente tanto fango che l' uso della bicicletta (quelle di 40 anni fa praticamente) era quasi impossibile e si doveva fare quasi tutto il percorso a piedi !
Vito Di Tano oltre ad essere un ottimo crossista, era anche un eccellente podista e le particolari condizioni meteo di quell' indimenticabile corsa, lo resero il dominatore assoluto. 
Ma Vito Di Tano non fu certo l' eroe estemporaneo di giornata in quanto 7 anni dopo rivinse un' altro Campionato del Mondo nel 1986 a Leembek in Belgio in un' altra giornata leggendaria dal punto di vista climatico.
Inoltre conquisto tantissimi titoli di Campione Italiano ben 6 sempre nella categoria dilettanti in quanto lavoratore nelle Ferrovie dello Stato.
Ecco un breve video del mondiale 1986: https://www.youtube.com/watch?v=Z55pWiHTI04

 



VIDEO: