giovedì 30 settembre 2010

Allenamento FInverno in 1.19.01

FRANCESCO "MR" L' UNICA MAGLIA CHE TI ASPETTA
E' QUELLA DELL' ITALIANJET TEAM .....

Oggi è stata una bella FInverno, ritrovo alle 14:30 al Capitello di Dese (almeno finchè non sarà cambiato l' orario aspetto comunicazione e avviso da Bepi). Eravamo un bel gruppone di una trentina di corridori, comprese ben 3 donne :o))), oramai alla sera è buio ed inoltre per me è sempre stato scomodo come orario, molto meglio questo.
La temperatura purtroppo si è drasticamente abbassata e io ho già cominciato ad usare la calzamaglia lunga .....
Ad ogni modo oggi è venuto fuori un gran bel allenamento, in quanto arrivati allo start del ponte di ferro, mi sono messo a tirare, forte ma non a tutta, viaggiavo sui 40 km/h, mi giro e siamo in 6-7 senza volerlo ...
Dietro ci lasciano fare e noi decidiamo di continuare regolar con il nostro passo, qualcuno si stacca ulteriormente e ci lascia andare così rimaniamo in 4, io, Steve, Francesco "mr" e un' altro, ci guardiamo un pò dubbiosi, in fondo sono 50 km con tantissima aria contro, tutti da fare in quattro, ad ogni modo oramai siamo in ballo e decidiamo di continuare a menare e poi in base a quello che fanno dietro si vedrà.
Oggi tra l' altro era una giornata ventosa e in pochi giravamo perfetti, regolari e senza strappi, mentre sono convinto che dietro sarebbero stati ventagli e scatti.
Facciamo la Marteggia bene, a Fossalta ci mettiamo a ventaglio stile classiche del Nord e becchiamo uno che si aggiunge "alla festa" e diventiamo 5 unità.
Sempre a cambi lunghi da 500 metri passiamo pure Monastier e a questo punto però sarebbe seccante farsi riprendere dopo una tale fuga, così in zona Spercenigo ai meno 10 Km all' arrivo, vediamo che abbiamo degli inseguitori alle calcagna, diciamo a 30 secondi circa, uno scambio di sguardi quanto basta per capire che nessuno a voglia di farsi riacciuffare.
A questo punto anche noi cambiamo passo, dai cambi lunghi passiamo alla doppia fila, il vento diventa contrario di brutto, ma teniamo duro, arriviamo alle Fiandre e quelli dietro rimangono a distanza, qui si comincia andare a tutta, certo siamo stanchi dopo uno sforzo del genere, ma oramai non ci vogliamo far riprendere.
Così dalla fornace fino a Musestre, teniamo i 45 e riusciamo a concludere la fuga alla grandissima, proprio una gran bella soddisfazione e un bel numero con i miei complimenti ai miei compagni di fuga.
Alla fine sono rimasto proprio contento dell' allenamento di oggi che è stato perfetto, tral' altro stamattina ero 73.4 kg il minimo degli ultimi 4 anni, la gamba è la migliore che potessi avere, a 38.3 di media ho tenuto 156 Bpm nemmeno al medio, che dire oramai ci siamo, la bici quando senti che la devi solo guidare vuol dire che hai lavorato bene e i frutti stanno per arrivare.

DATI FInverno:

Tempo: 1.19:02
Distanza: 50.44 Km
Velocità media: 38.3 Km/h
Bpm medi: 156

FILE GARMIN DELLA GIORNATA:


Maccanti, Riccò, cicloamatori e qui più ne ha più ne metta ...

Doping, altro blitz dei Nas: nei guai 6 cicloamatori e non solo

Nella scia dell'indagine su Riccardo Riccò oggi il pm di Padova, Roberti, ha ordinato una serie di perquisizioni fra Ferrara e Reggio Emilia, che hanno portato al sequestro - effettuato dai Nas di Brescia e Firenze e dalla Guardia di Finanza di Padova - in casa di 6 ciclisti amatoriali, fra i quali una donna, varie sostanze dopanti: epo, nandrolone, gonadotropina, efedrina e anabolizzanti diversi. Ancora guai per il vincitore della maratona delle Dolomiti, Michele Maccanti (attualmente sospeso dalla federazione). L'operazione è legata al recente blitz della procura di Perugia nell’inchiesta (portata avanti con la procura di Padova) che vede indagato Riccardo Riccò.
Tutto parte da lontano. E’ al Giro del Trentino di quest’anno che i Carabinieri e la Guardia di finanza, inviati da due procure, si incrociano. Il pm Roberti di Padova aveva mandato Nas di Firenze e Brescia e Finanza di Padova a seguire Riccardo Riccò, ma soprattutto un uomo del suo entourage, tale Iattici, che farebbe anche il massaggiatore. A casa di Iattici, nel modenese, viene sequestrato un kit per emotrasfusioni. A quel punto però Padova frena, c’è la Procura di Perugia e il pm Sottani sulle tracce di Riccò e di altri, viene data la precedenza a questa indagine (si è conclusa da poco con l’arresto di Enrico Rossi e di altri).
Proprio dall’esito dell’ultimo arresto effettuato dal Nas di Perugia, quello del cicloamatore Davide Paganuzzi, vengono messi a fuoco altri possibili intrecci. Paganuzzi per gli investigatori è legato a Michele Maccanti (secondo gli inquirenti sarebbe anche vicino a Riccò) e per questo oggi è scattata l’operazione che ha portato alle perquisizioni in due province (Ferrara e Reggio Emilia) e al sequestro di un notevole numero di sostanze vietate, tra cui il nandrolone che recentemente è stato inserito nell’elenco delle sostanze stupefacenti. Maccanti è il nome più noto degli indagati, gli altri cinque (tra cui una donna) apparterrebbero in buona parte al suo stesso gruppo sportivo, ha vinto la Maratone des Alpes, ma è stato trovato positivo al Nesp e risulta sospeso dalla Federazione in attesa del procedimento della Procura antidoping del Coni, che ha trasmesso il materiale sul corridore alla Procura di Padova.
Intanto si apprende a Perugia che sono all’esame dei farmacologi cinquanta pasticche, in parte anche sminuzzate, trovate senza confezione in un cassetto in casa di Riccò. Mentre un altro corridore della Ceramiche Flaminia è nei guai: Donato Cannone, a casa del quale sarebbero state trovate 30 fiale e 40 compresse tra eccitanti e cortisonici.

da www.gazzetta.it
a firma di Maurizio Galdi

ALTRA BOMBA: Positivo Mosquera !!!

Tra un pò potrò tranquillamente conronare il mio sogno di vincere il Tour de France in quanto la verità sta venendo a galla .... SONO TUTTI DOPATI !!!!


Notizia su Marca è in spagnolo ma si capisce benissimo....

Ezequiel
Mosquera, secondo all'ultimo Giro di Spagna, è risultato positivo. A dare la notizia per prima è stata Cadena Ser poi confermata dal sito spagnolo
biciciclismo.com. Il 35enne corridore spagnolo, secondo alle spalle di Vincenzo Nibali all'ultima Vuelta, aveva firmato un nuovo contratto con la formazione olandese
Vacansoleil. Ma non è tutto: sembra che anche un secondo corridore della Xacobeo Galicia sia risultato positivo alla Vuelta.

da tuttobiciweb

VERGOGNATEVI !!!!

Contador test positivo per il clenbuterolo

CIAO CIAO PISTOLERO .....


Alberto Contador è risultato positivo al test antidoping per il clenbuterolo, sostanza vietata da quest'anno al Tour de France. Lo spagnolo, che ha vinto per la terza volta la Grand Boucle battendo Andy Schleck per 39 secondi, si era sottoposto al controllo il 21 luglio scorso nel secondo giorno di riposo del Tour a Pau, nei Pirenei. Un messaggio rilasciato dal suo addetto stampa personale spiega che Contador è stato vittima di una contaminazione degli alimenti e oggi stesso alle ore 12 Contador darebbe una conferenza stampa nella sua città natale di Pinto, vicino a Madrid. Dal momento della prima comunicazione dell'UCI in data 24 agosto, la contaminazione di Alberto Contador pare sia l'unica possibile spiegazione di quanto è accaduto e ora toccherà alle autorità del ciclismo chiarire questo gravissimo problema. Gli esperti consultati finora hanno deciso che questo è una caso di contaminazione degli alimenti, soprattutto se si considera il numero di test a cui si è sottoposto Contador all'ultimo Tour de France. Come accennato Contador ha indetto oggi stesso, alle ore 12, un incontro con la stampa presso l'Hotel LAs Artes a Pinto (Paseo de l'Artes n.15), al fine di spiegare la propria versione di quato è accaduto.

La notizia che il vincitore del Tour de France Alberto Contador, è risultato positivo per il clenbuterolo, stimolante proibito, ha sollevato più di una questione: è lo stesso Contador, infatti, a parlare di contaminazione alimentare come la spiegazione più plausibile. Il clenbuterolo è una delle contaminazioni più comuni che si trovano negli integratori. Nel 2008, un laboratorio americano ha lavorato sul caso della nuotatrice Jessica Hardy, che è stata squalificata due anni per il clenbuterolo, la cui sostanza era stata rilevata proprio per l’assunzione di un integratore. Hardy ha poi denunciato il suo produttore.

L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha confermato la sospensione del vincitore del Tour de France, Alberto Contador dopo che le tracce di clenbuterolo sono state trovati in un campione del controllo effettuato il 21 luglio. L'organo del ciclismo internazionalre ha evidenziato che la quantità di clenbuterolo era 400 volte inferiore ai limiti previsti dai laboratori della WADA (World Anti-Doping Agency). L'analisi del campione B ha confermato il primo risultato di positività al Clenbuterolo. Contador, che aveva già messo fine alla sua stagione ciclistica prima che il risultato fosse di dominio pubblico, è tuttavia formalmente e provvisoriamente sospeso. Contador ha richiesto ulteriori indagini scientifiche prima di trarre qualsiasi conclusione. Intanto, l’UCI continua a lavorare con il supporto scientifico della WADA per analizzare tutti gli elementi possibili del caso.

fonte: tuttobiciweb

IL CASO
Shock nel mondo del ciclismo
Contador positivo durante il Tour
Il controllo nel giorno precedente la decisiva tappa del Tourmalet, il 21 luglio scorso. Il campione sospeso può adesso tentare di dimostrare di aver assunto involontariamente la sostanza illegale
di EUGENIO CAPODACQUA

Fulmine a ciel sereno nel ciclismo spagnolo. Alberto Contador, vincitore dell'ultimo Tour de France sarebbe stato trovato positivo durante la "grande boucle", ad un controllo del 21 luglio, giorno di riposo prima della frazione del Tourmalet nella quale lo spagnolo avrebbe poi confermato la sua leadership nella corsa francese controllando gli attacchi del rivale lussemburghese Andy Schleck. La notizia è confermata ufficialmente dall'entourage del corridore. La sostanza incriminata sarebbe il clenbuterolo. Il clenbusterolo è un beta agonista, usato "off label" come stimolante con proprietà anoressiche (dimagrante); in grandi quantità ha un forte effetto anabolizzante e per questo è ricercato come doping, specie nelle lunghe gare a tappe in cui favorisce il recupero e il rallentamento del catabolismo muscolare.

Contador è stato sospeso dalle gare in via cautelativa dall'Unione ciclistica internazionale. E ha già annunciato una conferenza stampa in Spagna per spiegare che tutto è riconducibile a una "contaminazione alimentare".

Il regolamento attuale antidoping consente all'atleta di tentare di dimostrare l'eventuale assunzione involontaria. Per questo prima di prendere qualsiasi decisione la stessa Wada e l'Uci fanno sapere che procederanno a nuove e più approfondite analisi. Infatti la quantità ritrovata nei test dipende dal momento in cui la sostanza è stata assunta. E le ipotesi vanno da un polo all'altro: o piccolissima quantità assunta a ridosso del controllo o grande quantità assunta tempo prima. Da questo dipenderanno anche gli eventuali provvedimenti disciplinari. Per il momento lo spagnolo è stato sospeso in via provvisoria, essendo state fatte anche le controanalisi (campione B) che hanno confermato i primi test, cioè la presenza sia pur minima della sostanza vietata. Come prevede il regolamento della Wada. Il caso presenta più di un punto da chiarire. Infatti il corridore pur essendo stato sottoposto a numerosi test prima di quello positivo, essendo da giorni in maglia gialla di leader, è stato inchiodato da una sola analisi. Ma non è detto che in tutte le analisi il laboratorio effettui sempre la ricerca di tutte le sostanze. In ogni caso è presumibile che sui campioni precedenti vengano effettuati ulteriori accertamenti.

Il clenbuterolo sarebbe vietato in qualsiasi quantità assunto, ed è una sostanza simile al salbutamolo usato per combattere problemi respiratori e la cui terapia per gli atleti, invece, è regolamentata dalle norme Wada. Fino ad una certa quantità (1.000 nanogrammi) il salbutamolo è consentito per curare l'asma, previa prescrizione medica e procedura di notifica all'agenzia mondiale antidoping (esenzione terapeutica). Il corridore ha giustificato la positività attribuendola ad una contaminazione alimentare (carne), ipotesi tecnicamente possibile perché il clenbuterolo è usato in zootecnia proprio per le sue qualità anabolizzanti. Lo dimostrano studi in Cina e in America. La quantità della sostanza rinvenuta nel test sarebbe piccolissima, almeno 400 volte in meno di quella per la quale l'agenzia mondiale è tenuta ad informare l'Uci, la federazione ciclistica mondiale. Ma questa quantità fa riferimento solo alla sensibilità del metodo di analisi adottata dai vari laboratori, sensibilità che non è mai la stessa e che nel caso del laboratorio di Colonia, che ha effettuato i test su Contador è particolarmente elevata. In ogni caso per il clenbuterolo basta una singola molecola per dichiarare la positività. Fatto accertato per Contador.
(30 settembre 2010)

Fonte: Repubblica.it

mercoledì 29 settembre 2010

Da oggi obbligo di giubbino o bretelle per i ciclisti


A partire da oggi, lunedì 27 settembre 2010, scatta l'obbligo per i ciclisti di indossare giubbino o brettelle catarifrangenti quando circolano nelle ore serali fuori dai centri abitati, quindi solo in ambito extra-urbano, e in tutte le gallerie dove sia loro consentito il transito, anche quando queste si trovino in città.
Tale norma scatta 60 gg dopo l'entrata in vigore della legge 120/2010 del 29 luglio scorso che ha modificato il codice della strada (D.L. n. 285 del 1992).
Questa disposizione non è stata adeguatamente e correttamente pubblicizzata attraverso i grandi organi di informazione e la FIAB, a contatto quotidianamente con chi utilizza ogni giorno la bicicletta per muoversi abitualmente, si è resa conto che la stragrande maggioranza non ne è a conoscenza.
La FIAB, che già dall'inizio del 2010 ha messo a disposizione dei propri soci attraverso le proprie associazioni federate (120 in tutta Italia) un giubbino catrifrangente, e che ha già attivato la campagna "il ciclista illuminato" , sollecita tutti i ciclisti che circolano nelle ore serali di essere dotati di impianto di illuminazione funzionante e catarifrangenti, e di indossare sempre - per motivi di sicurezza - il giubbino anche in ambito urbano, pur non essendo obbligatorio.

Andrea Pinos alle gare amatori

In questi giorni si stà discutendo di una clamorosa decisione presa dall' Udace a discapito di un proprio tesserato, che come unica colpa ha quella di voler praticare il ciclismo sport che ama e lo appassiona.
Ma facciamo un piccolo riepilogo, Andrea Pinos all' inizio del 2010 trova contratto con una squadra appena nata tale Tusnad Cycling con affiliazione Romena, tale società partecipa o perlomeno dovrebbe al calendario Continental .....
Giro di Marocco, giro di Romania etc. etc. non voglio screditare nessuno, ma certo diciamo non sono proprio delle classiche del nord per capirci .....
Ad ogni modo dopo alcuni mesi di corse, la società prima comincia a non pagare gli stipendi !!! (Prassi usata non di rado in certe realtà anche nostrane) per poi fallire definitivamente ad Agosto 2010.
A questo punto sfido chiunque a mantenere i nervi saldi di fronte alla perdita del proprio lavoro, non una stupidaggine.
Ad ogni modo Andrea decide di partecipare ai Campionati Italiani su Pista a Mori (TN) nella categoria Elite, ma sorpresa delle sorprese, la sua iscrizione non viene accettata in quanto per la FCI, la sua tessera in Romania non è considerata valida (infatti nel data base FCI lui risulta non tesserato nel 2010 ma solo fino al 2009).
In questo momento, Andrea si trova, senza squadra, senza stipendio e senza lavoro, comincia a lavorare in un Bar, ma la passione per il ciclismo rimane, e ha voglia di correre, quindi viene tesserato nell' UDACE (e nessun regolamento lo vieta in quanto non ha nessuna doppia tessera!!!) con la società Iperlando.
Quindi nel massimo rispetto delle regole, Andrea comincia a fare le prime corse con gli amatori, tanto che ne fa una decina, certo la forma non è più quella di inizio stagione, ad ogni modo riesce comunque a vincere 1 corsa assoluta e altre 3-4 di categoria.
A questo punto a stagione quasi finita, qualcuno scrive una lettera di protesta all' UDACE, dicendo che Andrea non ha diritto di correre con gli amatori, l' UDACE fa improvvisamente retromarcia e dopo averlo tesserato e lasciato correre, lo invita a non presentarsi più alle corse (nell' ultimo mese di stagione) in quanto viene considerato doppio tesserato e di riscriversi dal 1 Gennaio 2011.
Non entro nel merito ne di chi ha fatto la protesta ma stendo un velo pietoso ....(per dei sacchettini della spesa precisiamo) ne dell' UDACE perchè sarebbe a questo punto interessante verificare quanta gente dovrebbe rimanere a casa veramente.......
Io riporto i fatti così come li conosco, spero di non aver commesso errori nel riportare la storia, aggiungo solo il mio personale commento, io sono a favore della partecipazione di Andrea alle gare, in quanto è un giovane ragazzo che ha voglia di correre in bici, inoltre è un ragazzo molto gentile ed educato che non ha mai mancato di rispetto a nessuno, forse ha l' unica colpa di essere un ciclista troppo forte ....

A completamento della discussione voglio linkare questo articolo molto interessante su cosa dovrebbe essere una squadra continental:

martedì 28 settembre 2010

Nasce il Blog Team Italianjet

Importante precisazione il Blog del TEAM viene puntato a questo indirizzo:

www.italianjet.it (punto IT)
qui tutte le info riguardanti i membri della squadra

www.italianjet.com (punto COM)
rimane il mio blog il mio piccolo mondo con i racconti delle corse come è sempre stato

Il motivo per il quale ho deciso di aprire un blog del Team è semplice, questo blog è un mio piccolo spazio che uso per condividere le mie esperienze ciclistiche, ma allo stesso tempo con la crescita della squadra, era giusto dare il doveroso spazio ai risultati che i miei amici stanno cominciando ad ottenere.
Inoltre nel tempo e con pazienza cercherò di tenere aggiornate tutte le informazioni, gli appuntamenti e gli allenamenti della squadra.
Ricordo che il Team è aperto a tutti, non comporta nessun obbligo di partecipazione e l' unico obiettivo è quello di promuovere lo sport e il tempo libero.
Ricordo che è nato allo stesso tempo anche il gruppo FACEBOOK e che è possibile iscriversi a questo link:


Per qualsiasi informazione scrivetemi a italianjet @ gmail . com

Ciao Ciao Simone

lunedì 27 settembre 2010

Per quei automobilisti "furbi" che fanno il pelo alle bici ...


Sul sito dell' UDACE ho trovato questo articolo molto interessante che potrebbe tornare utile a molti ciclisti .....

Un socio ha posto un quesito: nel caso in cui un ciclista riporti delle lesioni dovute ad una caduta provocata dal sorpasso radente ad alta velocità di un autoveicolo può ottenere il risarcimento dei danni anche nel caso in cui non vi sia contatto tra i due mezzi?

Al fine di rispondere al quesito sottoposto alla mia attenzione, è necessario considerare che nel caso in esame l’ incidente si è verificato tra un’autovettura ed un ciclista. Si osserva questo in considerazione anche del consolidato orientamento della Corte di Cassazione in merito alla particolare condotta che il conducente di un autoveicolo è tenuto ad osservare in caso di sorpasso di un ciclista.
In tema di circolazione stradale, nella valutazione del margine di sicurezza, va tenuto in debito conto anche la mobilità del sorpassando, ambito questo che deve essere tanto più rilevante quanto meno veloce e più leggero sia il veicolo superato; pertanto, il conducente del veicolo a motore quando sorpassa un ciclista dovrà garantire un limite laterale di sicurezza maggiore in ragione degli ondeggiamenti e delle oscillazioni proprie di un veicolo “leggero” quale la bicicletta.
Il conducente di un veicolo sorpassante deve lasciare uno spazio libero sufficiente tra il suo veicolo e quello da sorpassare che va ancora più rigorosamente osservato in caso di sorpasso di velocipedi, i quali sono soggetti ad oscillazioni e deviazioni a causa del loro instabile equilibrio.
Il conducente di un’ autovettura è tenuto ad usare, pertanto, una particolare prudenza, al fine di assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza, in considerazione della minore stabilità del ciclista.
Atteso quanto sopra, anche nel caso in cui non vi sia diretto contatto tra i due mezzi ma il sorpasso del conducente dell’ autoveicolo sia avvenuto ad alta velocità e senza rispettare il limite della distanza di sicurezza, il ciclista avrà diritto ad ottenere il risarcimento dei danni dal responsabile civile a causa delle lesioni procurate dalla caduta.

Si ricorda ai soci che possono porre qualsiasi quesito presso il nuovo indirizzo di posta elettronica avvandreadimaiuta@cnfpec.it

da Udace.it

domenica 26 settembre 2010

Gara Brugine (giornataccia gara rovinata)

Bhe poteva essere una bellissima giornata e una grande gara e invece è stata una grandissima delusione e una giornataccia da dimenticare.
La classica di Brugine, denominata Giro del Piovese su 100 Km l' anno scorso era stata una grandissima corsa, ottima partecipazioni e corridori di primissimo livello.
Quest' anno alla partenza eravamo "solo" in 80 con pochissimi big a gareggiare, partenza unica e classifica unica con premi (anche in denaro !! Ai primi 15) comunque la premessa era discreta.
Il circuito era lo stesso dell' anno scorso , solo che quest' anno era semplicemente devastato !!!
Grazie ai sindaci che vigilano sempre bene la riasfaltatura dei rifacimenti fognari, tombini a pelo, asfalto pessimo, buche, strada rotta e una rotonda infame pericolosissima ai 300 metri che in caso di volata non sarebbe stata facile da passare.
Pronti via come detto la gara si è rivelata molto tattica, diciamo che nella zona di Padova-Rovigo-Ferrara la tattica di corsa è un pò più attendista rispetto a Treviso-Venezia e le fughe se mancano i big diventano molto più complicate, infatti gli attacchi erano di piccoli gruppetti di 3 massimo 4 corridori che con l' alta velocità praticamente ritornavano in gruppo senza nemmeno inseguirli.
Io i primi giri ero letteralmente ingolfato, non andavo avanti, avevo la gara di ieri sulle gambe e all' inizio sono sempre stato nelle retrovie.
Dopo circa 50 km e dopo una bella sudata, ho cominciato a sentire la gamba che girava, mi sono portato davanti e ho cominciato ad entrare nelle fughe, sperando di riuscire a portare via un gruppetto.
Qui il fattaccio, nell' altra gara concomitante degli anziani, un signore è caduto ed è rimasto disteso sulla carreggiata, da prima siamo stati fermati per dargli giustamente soccorso, qui anche se un pò ci siamo innervositi, la situazione era da comprendere.
Poi l' ambulanza è andata via in ospedale e quindi abbiamo fatto un giro di trasferimento fino al traguardo, qui abbiamo aspettato ancora, morale della favola dopo circa 1 ora gli organizzatori hanno deciso di ridare il via, ma decurtando la gara di 2 giri e anche il giro ad andatura controllata, morale della favola a gambe fredde e dopo 1 ora di attesa dovevamo fare gli ultimi 10 km di gara !!!!!
Qui poi è successo un pò di casino, chiaramente fare una cosa del genere era assolutamente assurda, io volevo rinunciare a partire come in tantissimi hanno fatto, ad ogni modo oramai ero lì e sono partito pure io con altri 50, pronti via a tutta, gambe di legno che facevano malissimo e arrivo tutti allo sprint dove ho chiuso in coda al gruppo ...... C'est la vie !!!!!

FILE DELLA GARA:
Ieri il migliore e oggi giustamente il peggiore .....

sabato 25 settembre 2010

Gara S. Alberto 7° a 46.3 km/h di media !!!!

Grandissima gara oggi a Sant' Alberto di Zero Branco (TV), queste sono le giornate che mi fanno amare tremendamente questo sport, circuito spettacolare, partecipazione massiccia e velocità massima, con un risultato che considero di grandissimo valore.
E' stata la gara più veloce in assoluto che abbia mai fatto da cicloamatore e con questo penso di aver reso l' idea !!!!
Raro registro medie oltre i 45 km/h e comunque vuol dire essere andati molto forte, poi una massimo due volte in anno facciamo il garone con i 46 di media parliamo sempre dati ufficiali di computeriono e di satellitare, non quella farlocca che scrivono i giudici, oggi per la prima volta in vita mia ho visto i 47 di media !!!! Pazzesco all' ultimo giro al suono della campana in piena fuga A TUTTA avevo i 46.8 di media roba da crono squadre dei professionisti !!!!
Per questo dico essere arrivato 10° assoluto e 7° di categoria in un Gran Premio del genere mi soddisfa alla grandissima.
La media è nata da una serie di circostanze che hanno permesso che ciò accadesse, primo, pronti via il gruppo si è spezzato in due tronconi, io tra l' altro ero rimasto dietro e per un bel pezzo quelli davanti a tutta e noi dietro ad inseguire a 30 secondi, già questo ha fatto salire il contagiri al massimo, poi una volta ricongiunti, è continuata una battaglia incredibile, scatti contro scatti senza mai un attimo di pausa, finchè a 3 giri dalla fine c'è stata quella trenata che si capisce subito che è quella che manda in frantumi il gruppo, io l' ho capito con una frazione di secondo di ritardo, davanti hanno subito preso il largo, ma fortunatamente in questo periodo ho una gran gamba e in un paio di km a 60 km/h sono riuscito a chiudere.
Quando sono arrivato sotto ai primi ero al limite chiaramente, in più questi erano tutti N1 e andavano come missili a 52-54 km/h.
Praticamente ho fatto un giro in totale asfissia e questo ha compromesso le mie possibilità di vittoria, a quel punto visto che eravamo oramai all' ultimo giro ho cercato di dare il massimo per far arrivare la fuga e portare a casa un piazzamento.
Eravamo 14 in tutto, 4 giovani e 10 Senior, quindi a premio ero sicuramente, a questo punto ho cominciato a fare tutta una serie di ragionamenti negativi, primo appunto mi sono contato per vedere se ero in premio, secondo ho cominciato a pensare, speriamo scattino il più vicino possibile al traguardo, terzo se ci rompiamo speriamo di fare gruppetto e di arrivare all' arrivo senza farci prendere dal gruppo in rimonta.
Quando con la testa pensi a queste cose vuol dire che la gara è andata, ma veramente a mio avviso oggi essere in quel gruppetto è stata una gran bella soddisfazione e chi era dentro a quella velocità può ben essere soddisfatto di essere arrivato in fuga nella gara più veloce degli ultimi 4 anni.
Il finale era prevedibile, ai 3 km scatti e contro scatti, i più forti o forse quelli che hanno saputo soffrire di più in una situazione così limite hanno fattola differenza, io sono rimasto nel secondo gruppetto che poi ho battuto in volata per il 7° posto che come detto raccolgo con grandissima soddisfazione, devo dire che il mio finale di stagione a questo punto sta andando oltre ogni più rosea aspettativa, a posso dire che la torta è oramai completa, speriamo bene nella cigliegina ;-)))

ORDINE DI ARRIVO SENIOR:

ORDINE DI ARRIVO VETERANI:

ORDINE DI ARRIVO JUNIOR:

IL PACCO PREMIO DI OGGI:



FILE GARMIN DELLA GARA:
(Questo è uno spettacolo di file da salvare e mettere nel libro dei ricordi belli)

venerdì 24 settembre 2010

Jure Robic R.I.P.


LA SUA VITTORIA DI TAPPA IN FRIULI

Oggi purtroppo sono venuto a conoscenza della scomparsa del mio Compagno di squadra alla Franco Gomme Barbariga Jure Robic, se devo essere sincero non lo conoscevo personalmente, ma per me era semplicemente una leggenda, lo seguivo da tantissimo tempo ed era per me un mito e un esempio.
Era il più grande atleta di ultra maratone del Mondo, vincitore di due RAAM (Race Across America la più dura e leggendaria corsa di resistenza) e di innumerevoli corse Gran Fondo, come ho detto ero un suo grandissimo tifoso ed estimatore.
Sono molto triste, ma purtroppo è la vita, l' unica cosa che è sicura che le sue imprese non potranno mai e poi mai essere cancellate.

VITTORIA IN AMERICA ALLA RAAM 2008



RESTERAI SEMPRE UNA LEGGENDA R.I.P

Scambio di coppie .....

No, non è quello che pensate, semplicemente ho scambiato le coppie di ruote sulle biciclette :-))))
Il primo assetto dell' Imperiale, era telaio Carbonio, ruote carbonio e il secondo assetto cioè del Caad Force era telaio alluminio, ruote alluminio.
Lo scambio è stato nell' invertire le coppie di ruote.

CAAD FORCE ALLUMINIO con ruote RITCHEY CARBON

IMPERIALE CARBONIO e ruote FULCRUM RACING 1 ALLUMINIO

Purtroppo oggi ho fatto solo una sgambatina di un' oretta e ho potuto provare solo 1 delle due bici, tra le due ho usato l' Imperiale in assetto Fulcrum.
Premettiamo che a livello estetico, il Caad con le ruote a medio profilo, fa un figurone, nero con stacchi bianchi è cattivissimo, mentre l' Imperiale sinceramente non cambia più di tanto parlando sempre a livello estetico.
Come ho detto oggi ho provato l' Imperiale, prima di tutto la mia preoccupazione era la taratura del cambio, avevo paura che ci fossero dei spessori differenti e di dover registrare la cambiata ad ogni sostituzione di ruota.
Per fortuna non è così, le ruote sono perfette e ho potuto cambiarle senza aver la minima incertezza sulla cambiata.
Anche la cassetta Force sul gruppo Red non ha dato nessun problema, nessuna incertezza nella cambiata e tutto è andato perfettamente.
Per quanto riguarda le sensazioni in bici, bhe, le Fulcrum Racing 1 sono e restano delle grandissime ruote e se la Campagnolo non le cambia oramai da parecchi anni a parte qualche piccola variazione grafica ci deve essere un perchè !!!!
Questo mi fa molto felice in quanto risolvo parecchi problemi di logistica, insomma andare in giro con i tubolari non è il massimo della vita in caso di foratura .....
Mentre in caso di allenamento lungo, posso andare tranquillamente con le Fulcrum e portarmi via la camera d' aria.
Per quanto riguarda la resa, oramai parliamo di dettagli, non ho notato nessuna differenza per quanto riguarda la velocità, io personalmente prediligo per le gare le ruote a medio profilo con i tubolari, ma anche dovesse essere che uso le Fulcrum potrei sentirmi sicuro di avere un prodotto di altissimo livello.
Ci vorrebbero dei test precisi per vedere eventuali differenze, ma se così a sensazione non ho notato differenze, immagino che non c saranno stravolgimenti di resa negli allenamenti a battito costante.
Ultima nota del giorno, ho alzato la sella di 1 millimetro, non so se sono diventato improvvisamente pignolo o se sono i primi segni dell' età che avanza ..... Ad ogni modo devo dire che ultimamente sto lavorando parecchio sul mezzo e anche piccoli spostamenti a mio avviso possono condizionare enormemente la pedalata e la resa sul mezzo.

PANORAMICA CAAD



PANORAMICA IMPERIALE




Dormire con la propria amata ....


Anche io vorrei dormire con lei ....

Un vero bolide !!!!

BHUAAAAAaaaa....


Mi piacerebbe proprio provarla una bici del genere magari sul giro della F1 .....

giovedì 23 settembre 2010

Qualche cosa si muove ......

Una cosa è sicura i corridori non ne possono più di essere presi per i fondelli e vista la totale immobilità da parte della FCI, della UISP e dell' UDACE, i corridori si stanno auto organizzando per creare dei movimenti di sensibilizzazione.
Prima di tutto è nato un gruppo su FACEBOOK al quale Vi invito sinceramente ad iscrivervi come ho fatto io dove Alessandro Paternostro è l' utente che gestisce il movimento NO AI DOPATI NELLE GRANFONDO e io aggiungo NO AI DOPATI NELLE CORSE AMATORIALI......

ECCO IL LINK PER l' ISCRIZIONE:


Il gruppo nasce con l' intento di inserire questa clausola nei regolamenti delle principali corse, tenendo presente che le più grandi Gran Fondo d' Italia Maratona delle Dolomiti hanno già preso la decisione di escludere in maniera definitiva tutti i ciclisti che sono stati coinvolti in casi di doping.

Ecco il testo originale:

CLAUSOLA DA INSERIRE NEI REGOLAMENTI GF:

- non sono ammessi a partecipare i cicloamatori che siano stati oggetto di sentenza, emessa da parte di qualsiasi ente, passata in giudicato, che abbia previsto una squalifica di qualsiasi durata per fatti attinenti a pratiche in materia di doping; il cicloamatore che si iscrive alla GF consapevole dell'infrazione del presente articolo sarà escluso dalla competizione e nel caso di versamento di somme esse non saranno restituite; la comunicazione di esclusione potrà avvenire in qualsiasi momento e con qualsiasi modalità da parte del comitato organizzatore; in caso di resistenza da parte del cicloamatore lo stesso autorizza sin d'ora l'utilizzo della forza pubblica per il suo allontamento dalla manifestazione.

VIDEO DIVERTENTE:



Siccome non esiste un unico database con i nomi dei nostri eroi ecco una serie di link, dove si possono vedere la lista degli squalificati, suddivisi per ente ....

LISTA UDACE:


LISTA UISP:


LISTA FEDERCILISMO:


LISTA TRIBUNALE NAZIONALE ANTIDOPING:


BUONA LETTURA ... !!!

Abbigliamento Invernale

Guantini con palmo rinforzato in modo da avere il massimo confort e inserti in gel anti scivolo per avere una presa più sicura al manubrio

Gilet antivento è completamente in Wind Tex quindi oltre al classico usco in discesa, si può usare benissimo anche d' inverno sopra al giubbino invernale quando la temperatura scende sotto lo zero ......

Sul giubbino invernale e sul gilet antivento è stata inserita una utilissima fascia rifrangente che io trovo comodissima quando c'è luce scarsa.

La maglia felpata a manica lunga è perfetta per la mezza stagione, si usa tutto l' autunno e tutto l' inverno quando rinfresca, ma ancora non è inverno.

Solo i materiali migliori WINTEX

WINDCONTROL per il giubbino invernale

Anche un' okkio alla natura ....


mercoledì 22 settembre 2010

IL TEAM ItalianJET è DOPING FREE


AVVISO IMPORTANTE:

Nel Team ItalianJET è vietata l' iscrizione societaria a qualsiasi corridore il quale abbia avuto problemi o squalifiche per doping, qualsiasi corridore che abbia futuri problemi di doping sarà radiato in forma immediata e definitiva dal Team, spero che TUTTE le squadre AMATORIALI e ripeto AMATORIALI abbiano il CORAGGIO di inserire questa clausola nel loro statuto,

NO AL DOPING

Fuori dal ciclismo e dallo sport chi bara diciamolo tutti con coraggio a gran voce perchè per colpa di pochi ne facciamo una figuraccia tutti quanti. Per delle corsette da amatori è ridicolo doparsi e oltretutto pure vergognoso.

L' IMPORTANTE È DIVERTIRSI ED ESSERE SEMPRE ONESTI CON GLI ALTRI E SOPRATUTTO CON SE STESSI

Amanti della Pista

La Pista è una specialità molto emozionante, caratterizzata dalle curve spettacolari e mozzafiato

martedì 21 settembre 2010

FInverno in 1.18:56 a 38.0 Km/h

Oggi primo giorno d' autunno e con la fine dell' estate se ne è andata anche la voglia di allenarmi, credo sia abbastanza comune come sensazione, una specie di astenia di primavera solo che è una astenia autunnale molto più triste direi almeno per un amante del caldo come sono io.
Per fortuna con la fine della F1 parallelamente è ricominciata la FInverno e così aiutato dalla compagnia degli amici del Gruppo Marcon, sono in qualche modo riuscito a portare a casa 70 km, certo alla fine dell' anno con la condizione che mi ritrovo, sarebbe assurdo allenarsi, mantenere quello che ho adesso sarebbe già tanto o per lo meno è il mio abiettivo da qui in poi.
La cronaca della FInverno in realtà non è una cronaca nel senso che l' allenamento è moooolto più tranquillo rispetto alla F1, il giro l' abbiamo fatto comunque ad una media più che onorevole pari a 38.1 Km/h .....
Eravamo un bel gruppetto di una ventina di persone che poi a causa del vento si sono pure decimate nel finale, arrivando parecchio sgranati.
Io sono stato sempre tranquillo, ho fatto 148 Bpm media come detto è inutile sprecare le ultime cartucce a questo punto della stagione, ad ogni modo in zona Fiandre io e Francesco "MR", abbiamo dato una sgasata tanto per provare la gamba e ci siamo fatti gli ultimi 3-4 km A TUTTA, cambi lunghi e regolari, abbiamo tirato a 42-43 km/h con un bel vento contrario, arrivando con qualche secondo di vantaggio sul resto degli inseguitori, comunque diciamo per quello che può valere un bel allungo che conferma il mio ottimo stato di forma.

FILE GARMIN DELL' ALLENAMENTO:


Doping, sono 6 gli arrestati nell'operazione "Cobra - Red"

ENRICO ROSSI ARRESTATO !!!!
(Fratello di Vania positiva e Cognato di Riccò)


Salgono a sei gli arresti nell’ambito
dell’operazione antidoping "Cobra red" condotta tra Roma e Rimini dai
carabinieri del Nas. I provvedimenti riguardano il ciclista
professionista Enrico Rossi, il ciclista amatoriale Giorgio Galli,
l’agente pubblicitario (e non, come si era appreso, giornalista)
Vanegas Sanchez Nicolas, il farmacista Leonardo Scolpiniti e
l’infermiera Chiara Ferri.
"Nell’ambito delle 40 perquisizioni effettuate dai
militari - ha spiegato il comandante dei Nas Pierluigi Felli - nelle
ultime ore è stato arrestato in flagranza di reato un altro ciclista
amatoriale, Davide Panucci, trovato in possesso di circa 80 confezioni
di Ormetazepan, un forte farmaco stupefacente". I sei arrestati sono
ritenuti responsabili di aver costituito un’associaizone per delinquere
dedita al traffico illecito di sostanze dopanti, utilizzate da atleti
appartenenti a squadre di ciclismo professionistiche e dilettantistiche
e da sportivi frequentatori di palestre al fine di incrementare le
proprie prestazioni agonistiche.


Nel procedimento sono inoltre indagati in stato di
libertà, per i medesimi reati, altre 35 persone, tra cui: sei ciclisti
professionisti, 15 ciclisti amatoriali, 2 medici sportivi, un
preparatore atletico, un massaggiatore, 2 farmacisti e 4 frequentatori
di palestre.


Secondo gli investigatori dei Nas al centro
dell’organizzazione c'era proprio Enrico Rossi, residente a Torriana,
nome di battaglia “red”, ciclista professionista 28enne della società
Ceramica Flaminia-Bossini di Rieti, risultata completamente estranea
alla vicenda. Enrico è il fratello di Vania Rossi, ex campionessa
italiana di mountain bike nel 2009, a gennaio risultò positiva ad un
prima analisi poi ripetuta con esito non negativo, e convivente di
Riccardo Riccò, corridore di Formigine (Modena) che ha in passato
subito una squalifica di due anni per doping, risultato però estraneo
all’associazione smantellata oggi dai Nas.


Secondo la ricostruzione di militari, sono tre i
canali attraverso cui il corridore si procurava le sostanze dopanti:
tramite un’infermiera, 28enne, che lavora in un ospedale pubblico sulla
prenestina a Roma, un farmacista residente in Calabria ma domiciliato a
Roma e lavora all’Ostiense, e un ciclista amatoriale 41enne di
professione operaio, anche lui di Torriana.L’infermiera e il farmacista
approfittavano del loro lavoro per procurarsi, all’insaputa delle
strutture i farmaci, mentre l’operaio-ciclista oltre a farmacie
romagnole, istituti zootecnici, usava internet per comprare farmaci
dopanti anche rari in Italia e all’estero.


A tenere i contatti con i tre fornitori un 26enne
di origine colombiana, ex ciclista professionista, pr nei locali di
Roma che scrive per giornali online di ciclismo. Ma era Rossi, secondo
i militari a fare delle vere e proprie ordinazioni, preparando dei
foglietti con l’elenco dei farmaci richiesti, le varie tipologie, con
allegati i programmi di allenamento, liste compilate dopo essersi
consultato con medici sportivi e preparatori atletici. Le consegne poi
avvenivano spesso di notte, anche con passaggi al volo dai finestrini
delle macchine.


Le indagini sono partite a settembre 2009, quando
uno dei preparatori atletici di Riccò va dai carabinieri del Nas di
Perugia e dice di aver ricevuto sul suo cellulare alcuni sms con cui
ignoti, che si firmavano “cobra” - nome di battaglia di Riccò - o Ricky
R., chiedevano consigli sull’assunzione di dopanti. Il preparatore
temeva che fossero manovre per screditare Riccò in vista nel suo
rientro. I Nas accertano che i messaggi non arrivano dal telefono del
corridore, ma scattano le intercettazioni telefoniche. Così “e’ emerso
che alcuni atleti, molti professionisti, soprattutto ciclisti, erano
stabilmente dediti all’assunzione di sostanze a contenuto dopante”. A
giugno sono scattate le prime perquisizioni, a casa del farmacista e
dell’operaio-ciclista, dove i Nas hanno sequestrato 150 confezioni di
specialità mediche e dopanti, soprattutto anabolizzanti, epo,
antinfiammatori usati sui cavalli, eccitanti, ormoni della crescita e
sostanze ad effetto mascherante che, diluendo le urine, sono in grado
di eludere i controlli sportivi.


Secondo i militari quasi tutte le sostanze erano di
Rossi, mentre l’operaio era solo il custode. Stamattina i 150 militari
impegnati nell’operazione Cobra red hanno anche eseguito 40
perquisizioni tra Roma, Rimini, Forlì, Cesena, Modena, Prato, Bergamo,
Reggio Emilia, Milano, Pistoia, Parma, Latina, Perugia e Bari. In
un’abitazione i militari hanno anche trovato una tenda ipossica, una
pratica dopante alternativa, illegale in Italia: una tenda dove,
secondo i Nas, Enrico Rossi, dormiva e si allenava simulando un
ambiente di alta quota. Il quantitativi di sostanze dopanti sequestrati
oggi sono in corso di quantificazione ma, “sono ingenti”.


“L’operazione fa parte di una più vasta strategia
operativa dei Nas sempre più impegnati nella lotta al doping nello
sport,dove alcuni atleti anche professionisti usano sostanze dopanti
per alterare prestazioni e competizioni, commettendo non solo un reato
e mettendo in atto un comportamento contro l’etica sportiva ma anche
mettendo a rischio la salute”, ha spiegato il colonnello dei Nas di
Roma Pierluigi Felli - aggiungendo che “sempre più spesso in queste
indagini si contano sportivi amatoriali e frequentatori di palestre”.

Fonte www.quotidiano.net

I Nas hanno eseguito nelle province di Roma e Rimini sei ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip del Tribunale di Perugia, nei confronti di un ciclista professionista, due amatoriali, un giornalista sportivo, un farmacista e una infermiera ospedaliera, ritenuti responsabili di traffico illecito di sostanze dopanti utilizzate da atleti appartenenti a squadre di ciclismo professionistiche e dilettantistiche per alterare lo svolgimento delle competizioni sportive. L'operazione è stata chiamata "Cobra-Red" dal soprannome dei principali indagati. Red è nient'altro che Enrico Rossi, professionista della Ceramiche Flamionia che però risulta estranea ai fatti, e fratello di Vania Rossi, compagna di Riccardo Riccò.

Al momento gli arresti sono dunque 6: ma nell'inchiesta coordinata dai carabinieri di Perugia che lavorano per conto del pm Sergio Sottani, risultano denunciate a piede libero altre 35 persone tra cui 6 ciclisti professionisti e 15 amatoriali, oltre a medici sportivi, preparatori atletici, farmacisti e frequentatori di palestre. Gli arresti sono avvenuti questa mattina fra Roma e Rimini, mentre sono state effettuate, in differenti province italiane (Rimini, Forlì-Cesena, Modena, Prato, Bergamo, Reggio Emilia, Milano, Pistoia, Parma, Latina, Perugia e Bari), 40 perquisizioni. Gli esiti, dicono gli inquirenti, sono ancora da valutare ma nell'abitazione di Rossi è stata trovata una tenda ipossica, proibita dalle leggi italiane, che simulava le condizioni degli allenamenti ad alta quota.

da gazzetta.it

E' Enrico Rossi il fratello di Vania, l'azzurra recentemente coinvolta (ed
assolta) in un caso di doping-Cera, il professionista arrestato dai Nas
nell'ambito di un'operazione antidoping che ha portato al fermo cautelare
di cinque persone fra Roma e Rimini e che vede indagate 35 individui,
appartenenti o nell'entourage di squadre dilettantistiche e professionistiche.
L'accusa è pesante: associazione a delinquere dedita al traffico illecito
di sostanze dopanti. Nel procedimento sono state indagate in stato di libertà,
per i medesimi reati, ciclisti amatoriali e professionisti, medici sportivi,
preparatori atletici, farmacisti e frequentatori di palestre. I Nas hanno anche
eseguito 40 perquisizioni domiciliari e personali nelle province di Roma,
Rimini, Forlì-Cesena, Modena, Prato, Bergamo, Reggio Emilia, Milano, Pistoia,
Parma, Latina, Perugia e Bari.

da sportpro.it

Gran bel telaio ....

Okkio che le foto sono controluce e potrebbe dare fastidio agli occhi .....


domenica 19 settembre 2010

Campionato Triveneto 2° Classificato Povegliano (TV)

By By MAGLIA DI CAMPIONE :(

Non c'è due senza tre e dopo i due secondi posti fatti in F1, oggi ho fatto il peggiore secondo posto che potessi fare in quanto in palio c'era la maglia di Campione Triveneto .... Peccato.
Dopo il diluvio universale di ieri, questa mattina mi sono svegliato pieno di voglia di correre e fuori dopo un pò di freschetto si è pure aperta una giornata meravigliosa, 25 gradi e un bel cielo azzurro che mi ha messo subito di buon umore.
La gara era a Povegliano sul solito percorso della F1 domenicale e quindi ho fatto le solite cose di ogni domenica, partito da casa in bici, mi sono fermato a Dosson alla Fontana "porta fortuna" e poi a Treviso al solito baretto a bere il caffè.
Piccola sosta ad aspettare gli amici della F1 per un saluto e due chiacchere e via alla gara.
Alla partenza eravamo un bel gruppo e anche di qualità essendo la competizione valida per l' assegnazione dalla maglia di Campione Triveneto, il circuito molto bello e tecnico, velocissimo ma non banale mezzo con la strada in giù e mezzo con la strada leggermente in sù, diciamo anche da interpretare bene .....
Pronti via e voliamo a quasi 45 di media fino a metà gara, ma nessuno riesce a sganciarsi, sulla salitella se così si può chiamare si poteva scattare, ma poi il gruppo sulla discesa recuperava a 60 con facilità.
Io sono sempre stato stra benissimo, una delle mie migliori giornate in assoluto, infatti sono entrato su tutte le azioni importanti e ho anche provato in prima persona alcuni allunghi niente male.
Negli ultimi giri di gara se ne sono andati via in 3, erano tutti Junior e quindi a me non cambiava nulla per la vittoria, la gara dietro si è fatta "cattiva" e la selezione inevitabile.
All' ultimo giro ci siamo spezzati prima in una quindicina, davanti i tre oramai aveano 50 secondi e per loro era gioco facile, ma dietro io sapevo di giocarmi la maglia e quindi al suono della campana nell' ultimo giro ho provato ad andarmene.
Prima eravamo in 3 A TUTTA 50 km/h costanti, dopo un pò è rientrato Toffolo da solo e prima della rampa a salire sono rientrati altri due, Grasselli e un' altro che non ricordo.
A questo punto eravamo in sei nel finalissimo e io sapevo bene che il mio avversario N1 era appunto Grasselli, solo che nel finale ho fatto tutti gli errori possibili immaginabili, tipo giovanissimo alle prime gare.
Il finale era S, poi curva secca a destra, ultimi 350 metri con semicurva a sinistra lunga e strada in leggera discesa.
Con un finale così ragionandoci adesso era molto conveniente partire lunghi infatti la volata e uscita velocissima, lui è entrato in curva perfetto in seconda posizione e io stupidamente quinto su 6, diciamo che mi è mancata la visione della volata e forse un pizzico di cattiveria agonisitica per andarmi a "conquistare" la ruota che dovevo curare.
Fatto stà che fuori dalla curva lui è partito come un missile, i due davanti a me sulla semi curva a sinistra si sono pure incredibilmente allargati a destra e ho dovuto assurdamente circumnavigarli !!!!!
Ai 150 metri avevo 15 metri di distacco e avevo già capito di aver perso, ho buttato giù l' 11 e ho spinto con una potenza mai vista, ad un certo punto ho sentito che volavo e le gambe giravano quasi a vuoto, se avessi potuto avrei messo anche il 10 ....
Ho recuperato metro su metro ma sulla riga gli sono arrivato solo a ruota e oramai la corsa era andata, velocità massima 66.9 km/h penso che rendano l' idea di che volata ho fatto, ma purtroppo come ho sempre detto le gare si vincono sulla riga dell' arrivo, ne prima ne dopo.
Grasselli ha vinto meritatamente non posso dire nulla, è un corridore fortissimo e generoso che non si risparmia mai e che vince parecchio, ma oggi probabilmente senza falsa modestia credo di averla persa più io, ma così è il ciclismo, se fosse stata un' altra gara mi sarebbe dispiaciuto di meno e sarei stato felice della mia performance, ma questa assegnava un bel titolo, peccato.

ORDINE DI ARRIVO SENIOR

ARRIVO SUPER G2

ARRIVO SUPER G1

ARRIVO GENTLEMAN

ARRIVO JUNIOR

ARRIVO VETERANI



DATI GARA:

Tempo: 1.19:23
Distanza: 58.62 Km
Velocità media: 44.3 Km/h
Velocità massima: 66.9 Km/h
Bpm medi: 173


FILE GARMIN DELLA GIORNATA:

Ciclismo giovanile

Cosa ne pensate di questa foto ?


Potete cliccarci sopra per ingrandirla e per chi non lo capisse il bimbo ha una bici con ruote Lightweight e gruppo Dura Ace .....

sabato 18 settembre 2010

BICI FISSA vs MOUNTAIN BIKE

Spero venga pesto il sole perchè sono fortemente esaurito dal riposo forzato :-)))
Quindi per passare il tempo indirei un bel concorso ....

PREFERITE LA BICI FISSA oppure LA MOUNTAIN BIKE ?


BICI FISSA .....



MOUNTAIN BIKE ....



Benny Benassi in bici attraverso la California


Il dj italiano più famoso conclude domenica sera a San Diego la sua tournée americana. "L'idea mi è venuta perché negli States c'è una passione fortissima per il ciclismo"
di CARLO MORETTI

Un deejay in bicicletta sulle strade della California.
Ha i contorni dell'impresa la scelta di Benny Benassi, il dj italiano più famoso al mondo (è nato a Reggio Emilia 43 anni fa), di spostarsi sulla due ruote tra una tappa e l'altra del suo tour americano che si concluderà domenica sera a San Diego: sono già 15 giorni che il non più giovanissimo deejay di sera tira tardi in discoteca, impegnato a mischiare dischi alla consolle, e la mattina dopo inforca la bicicletta pronto a macinare chilometri, salutato dai suoi fan d'Oltreoceano neanche fosse Lance Armstrong.

Benassi, ciclista professionista fino ai 19 anni, quando il servizio militare ne bloccò la carriera, è diventato una star in America dopo aver vinto nel 2008 un Grammy Award per il miglior remix con Bring the noise dei Public Enemy e aver suonato nei maggiori festival come l'Electric Daisy Carnival di Los Angeles, di fronte ad oltre 100 mila spettatori.
Una star come Iggy Pop lo stima moltissimo, lo considera, come ci ha detto in una recente intervista, "uno dei pochi artisti davvero innovativi", e il rapper dei Black Eyed Peas APL. DE. AP. ha deciso di fare un singolo con lui, Spaceship, appena pubblicato.
"La mia città è una delle capitali europee per le piste ciclabili" dice Benassi, orgoglioso di dividere la passione con i suoi concittadini di Reggio Emilia, città di cicloamatori. "L'idea di un tour in America mi è venuta perché qui c'è una passione fortissima per il ciclismo e i pony express nelle grandi città utilizzano esattamente il modello da pista a catena bloccata che ho scelto io per questo tour.
Ma c'è anche una ragione musicale: in America i ragazzi vivono un festival di musica dance come da noi si vive un festival rock, trattano il dj come una rockstar".

La bicicletta con cui Benassi si sposta lungo la costa californiana l'hanno realizzata appositamente per lui i ragazzi di un'azienda modenese: "Pesa solo sette chili, la preferisco alla bici da corsa perché ha una pedalata più rotonda ma ho fatto aggiungere un freno per maggior sicurezza, mentre le biciclette da velocità solitamente non ne hanno - spiega - Per affrontare questo tour in bicicletta ho pedalato in Italia per circa mille e ottocento chilometri".
Una distanza maggiore rispetto a quella che coprirà fino a domenica sera, quando dopo le tappe di San Francisco, Santa Cruz, San Luis Obispo e Los Angeles arriverà a San Diego, dove lo attendono per suonare la sua musica nel club "On Broadway".
"A san Diego troverò ad aspettarmi anche 500 ragazzi americani con le loro biciclette, sono miei fan e vogliono pedalare insieme a me".
La voce sul "dj in bici" è infatti circolata velocemente, c'è un sito internet dedicato all'evento: "Sono diventati così tanti che il mio manager ha dovuto chiedere l'autorizzazione alla polizia per il corteo che mi seguirà". Chissà che non si trovi da quelle parti anche David Byrne, un altro musicista che in tour ama andare in giro in bici.
O che non gli faccia una sorpresa Iggy Pop, diventato il suo più grande fan dopo che un anno fa Benassi ha remissato la sua Electro Sixteen.

Repubblica.it