mercoledì 7 settembre 2011

PADANIA. Le immagini della contestazione.


LE POLEMICHE
Savona, Ivan Basso e Modolo insultati
e presi a sberle al Giro di Padania
I ciclisti: «Siamo professionisti, vogliamo rispetto».
La corsa deviata nel traffico. Prc: «Fermate la gara»

Tafferugli al giro di Padania, manifestanti di Prc tentano di bloccare la gara (6 settembre 2011)


Ivan Basso e Modolo MILANO - Spintoni, proteste e tensioni non sono mancati neppure nella seconda tappa del giro di Padania, dopo i primi tafferugli di martedì alla partenza della manifestazione. Insulti e sberle anche per Ivan Basso e Sacha Modolo, leader del gruppo. Mentre la corsa transitava a Savona, con quattro corridori in fuga, il gruppo si è trovato di fronte ad una contestazione che bloccava la strada. Gli organizzatori hanno così tentato un percorso alternativo, trovandosi però in mezzo al traffico; si è così deciso di tornare sulla strada «originaria» e affrontare i contestatori. Tra i manifestanti che hanno tentato di bloccare la seconda tappa del Giro di Padania, i segretari provinciali di Prc e Pd, Marco Ravera e Livio Di Tullio, quello della Cgil, Francesco Rossello e altri militanti del centrosinistra.
GLI INSULTI - Prima di ripartire, il leader della classifica generale, Sacha Modolo, e Ivan Basso, uno degli atleti più rappresentativi del gruppo, si sono recati dal presidente della Monviso-Venezia, Michelino Davico per chiedere a nome dell'intero plotone dei partecipanti che il pubblico rispetti la corsa. «Noi siamo dei ciclisti, siamo venuti a questa gara per correre, e chiediamo solo che il pubblico ci permetta di farlo. Siamo dei professionisti, chiediamo rispetto da parte di tutti, nei confronti del nostro lavoro - hanno detto Sacha Modolo e Ivan Basso che hanno riferito di essere stati insultati a più riprese da alcuni manifestanti lungo il percorso - Qualcuno è andato anche oltre ai fatti e ci ha rifilato delle sberle. Per noi questi comportamenti sono inaccettabili, siamo degli sportivi, ci alleniamo e fatichiamo quotidianamente per poter correre, non accettiamo che i nostri sforzi vengano resi vani in questo modo».

«ANNULLARE LA GARA» - «Ripropongo alla Federazione ciclistica italiana una cosa molto semplice: prenda atto di aver fatto un errore e annulli il giro della Padania evitando che i problemi aumentino». È la richiesta del segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che martedì, insieme a un gruppo di militanti del partito, ha cercato di bloccare il giro nel cuneese. «La Lega - aggiunge Ferrero - non può pensare di strumentalizzare in questo modo il mondo dello sport. Il ciclismo è uno sport democratico oltre che faticoso: presuppone il consenso delle popolazioni ove le corse si svolgono, non si possono fare le corse ciclistiche a porte chiuse. La Fci prenda atto che nel nord Italia non esiste il consenso al Giro della Padania e lo interrompa». «Anche oggi, a Savona - spiega il segretario di Rifondazione - il giro della Padania è stato bloccato dalla protesta. Rispetto a ieri è del tutto evidente che le forze democratiche che si sono mobilitate si è allargato».

L'ARRIVO - La seconda tappa si è comunque conclusa a Vigevano con la vittoria di Elia Viviani . Secondo al traguardo della gara ciclistica è arrivato Sasha Modolo (Colnago-Cff), seguito al terzo posto da Danilo Napolitano (Acqua&Sapone-Mokambo). L'arrivo in volata si è svolto in modo sereno, contrariamente a quanto accaduto precedentemente in Liguria, dove il 'Giro di Padanià era stato contestato. Poco prima di Vigevano, sul tracciato della gara, è apparso solo uno striscione senza firma con scritto: «La Padania non esiste». Al traguardo della gara la presenza leghista è stata abbastanza defilata. Giovedì il «Giro di Padania» ripartirà da Lonate Pozzolo (Varese) verso Salsomaggiore (Parma).

corriere.it

1 commento:

  1. Il ciclismo insultato l'ennesima volta e questo non deve più accadere!!!!!!!!! Un segretario di partito che invece di fare politica strumentalizza una corsa ciclistica per farsi vedere da chi???? Le sinistre hanno fallito in tutto il mondo, hanno affamato i loro popoli, fortunatamente qua hanno percentuali da prefisso telefonico e non contenti mandano in strada centri sociali, Black Block e no global a creare disagio e pericolo con quale motivo????????????
    Annullare la gara? Scherziamo????Propongo calci in culo a questi personaggi, politicamente li hanno già presi, visti i consensi ricevuti, ed è giunto il momento di non tollerare oltre!!!!!!!!!!!

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Ciao Simone