Oggi non era una gran bella giornata dal punto di vista meteorologico, ma alla fine è venuta fuori una gran bella giornata di sport e di bici.
Ieri sera, non avevo niente in programma di speciale e sinceramente di farmi la solita presetta sul Montello in F1 non è che mi andasse molto, avevo proprio voglia di fare un bel Giro di quelli con la G maiuscola.
Non so come, ma mi viene in mente il Monte Tomba una delle salite più cattive che esistano, non l' ho mai fatto e penso che ne starò ancora alla larga per il momento, ma c'è un versante su 3 che è quello più abbordabile e che qui in zona viene chiamato Monfenera dal nome della strada.
Fatto stà che individuato il giro, faccio un breve giro di SMS e chi se non Teo e Leo potevano essere presenti e felici !!!!!
Così alle 7:30 in punto parto da Quarto e poco dopo mi unisco a loro a Treviso in direzione Feltrina, è una strada abbastanza larga, impraticabile causa traffico durante la settimana, ma ben scorrevole di domenica, fino a Montebelluna è abbastanza piatta, dopo di che comincia a salire costantemente al 2%, ci sono 4-5 cavalcavia consecutivi che hanno una particolarità, salgono e poi non scendo, come fossero dei gradini, questi 20 km, già preparano ben bene le gambe a quello che ci aspetta.
Arrivati alla mitica Arredo House (già squadra dilettanti e professionisti storica) siamo nella cittadina di Pederobba, si svolta a sinistra, si fa circa un km di salita leggerissimo e poi si svolta a destra per la Via Monfenera, qui comincia la salita, io non l' avevo mai fatta (mea culpa) ma per fortuna Teo la conosceva benissimo e in più punti mi ha permesso di salvare la gamba, facendomi respirare quando serviva.
QUESTA E' L' ALTIMETRIA da SALITE.CH
All' inizio la pendenza è subito dura e io con il 39x26 ho faticato non poco a tenere il ritmo, poi sale a tornanti per un bel pezzo, i tornanti sono duri e non fanno respirare nemmeno prendendoli larghi, la paragonerei alla presa 14 del Montello come pendenza, io che non facevo salita da quasi un anno, ma solo le prese, dopo 20 minuti ho cominciato a pagare la scarsa abitudine, per fortuna dopo 3 km e mezzo, la strada molla un pochino eti fa respirare, qui come detto Teo mi ha salvato in quanto mi ha ben spiegato come sarebbe stato il seguito, per la cronaca arrivati nel finale abbiamo trovato anche un ciclista che saliva a piedi !!!!
Qui in un attimo di lucidità ho avuto anche il tempo di guardare il panorama, che giurò è pazzesco, essendo che è la prima salita arrivando dalla pianura, la visuale sembra non finire mai fino al mare, nonostante sia a ben 60 km di distanza.
A 2 km dalla vetta, comincia il bello, sono 3 rampe, la prima in particolare durissima e abbastanza lunga, minimo 3-400 metri, per me un muretto, qui ho dovuto spingere e tirare e anche aggrapparmi al manubrio e fare forza con i lombari per mantenere un minimo di equilibrio ero praticamente fermo ....
Ma oramai ero sopra e passati gli altri due muri, si arriva in cima dopo 7 km e mezzo di salita ben, ben dura, è pane per gli scalatori, questa messa dentro una Gran Fondo farebbe molto male e sarebbe spettacolo puro.
I DATI DELLA MIA SALITA:
Tempo: 41.42
Distanza: 7.60 km
Velocità media: 10.9 Km/h
Bpm medi: 178
Arrivati in cima, abbiamo deciso di ridiscendere da dove eravamo saliti, in modo da aggiungere a quanto programmato, pure la dorsale del Montello .....
Visto che c'eravamo, abbiamo fatto la discesa A TUTTA, giuro, l' abbiamo tirata a ritmo gara, senza esagerare, ma staccando bene in curva, prendendo forte i tornanti e rilanciando di rapportone per prendere subito velocità.
L' ho trovato molto interessante anche questo frangente, in quanto in una ipotetica Gran Fondo, fare bene con la dovuta tecnica le discese è importantissimo, ne va della sicurezza del ciclista, saper guidare correttamente il mezzo è fondamentale e se non si prova mai, si perde sicuramente anche l' abitudine a tirare in un certo modo.
Va bhe poi ridiscesi per la Feltrina, abbiamo fatto la dorsale da Ciano che a questo punto è sembrata praticamente un cavalcavia, 5 km di salita tranquilli fino a Santa Maria della Vittoria per il secondo GPM di giornata, qui ha anche cominciato a piovere e così per non farci mancare nulla, ci siamo anche beccati una bella lavata gelida che aggiunta alle 4 ore e 40 di bici, ai 130 km, ai 1200 metri di dislivello posso dire essere stata la ciliegina sulla torta.
A questo punto di scalare ci ho pure preso gusto e se domenica prossima non correrò l' obiettivo saranno le Pianezze, sperando che qualche altro amico decida di aggiungersi alla "Gita" :))))))
FILE GARMIN DELLA GIORNATA: