Purtroppo e' successo, ieri mi sono ritirato ..... per dire la verita' non mi sono ritirato per problemi fisici o per scarso rendimento, ma per una mia deicisione.
Rimane grande la frustrazione, mi sento molto amareggiato so che sto sbagliando ma purtroppo in questo sport sto mettendo tanto cuore .... forse troppo.
In definitiva la gara era piu' o meno la solita, circuito grande e veloce media alta e concorrenti competitivi, cose che vedo ogni domeica quindi niente di diverso dalle altre competizioni.
Per tutta la gara non so spiegarmi perche' ma mi trovavo continuatamente nel posto sbagliato al momento sbagliato, facevo uno scatto bello potente e il gruppo chiudeva a morte, per poi vedermi partire un contrattacco con il gruppo che lasciava fare, cosi' all' ultimo giro dopo che un secondo gruppetto di fuggitivi se ne andava, sotto il traguardo la decisione, improvvisa e dura, mi sono ritirato.
Mi succede raramente di fermarmi e solitamente lo accetto abbastanza ragionevolmente, ma questa volta e' stato differente, mi sono venuti un sacco di pensieri, prima di tutto la mia famiglia, che fa tanti sacrifici per questo mio che rimane hobby, poi ho pensato al lavoro troppe volte messo in secondo piano, per passare agli allenamenti e ai sacrifici che questo comporta, dentro di me mi sono fatto una promessa dura e precisa, ho faccio il salto di qualita' che voglio oppure per me il ciclismo rimarra' altro, passeggiate saltuarie e giretti con gli amici.
Sembrera' strano leggere questi miei pensieri ma purtroppo a 34 anni non si scherza, la bicicletta non mi da da vivere e' e deve essere un divertimento, ma purtroppo io mi diverto solo quando sono competitivo e riesco ad arrivare davanti, purtroppo e' inaccettabile che un uomo maturo possa dopo aver perso tanto tempo per allenarsi, presentarsi alla partenza della gara con la pancia.
A me il ciclismo piace, forse troppo e questo e' il vero problema, non voglio nemmeno per una giornata storta rovinare tutto quello di buono che sono riuscito a fare negli ultimi mesi, ma e' arrivata l' ora della verita', dentro la mia testa mi sono fatto degli obiettivi precisi date e scadenze e se entro fine anno non saro' arrivato dove voglio e sento che posso arrivare, nessun problema dentro di me non avro' nessun rammarico e so che con la coscenza saro' apposto, sincero e onesto con me stesso.
Non importa per quanti KM, non importa a quale velocità ma noi andiamo sempre a tutta .... Perche' andare a tutta e' una filosofia di vita. Ciclismo ad alto livello, amatori evoluti, integrazione alimentare e tecnica di allenamento, recensioni riguardanti i materiali, aeredinamica, preparazione e competizioni. Email: italianjet @ gmail . com
domenica 22 marzo 2009
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Non sono d'accordo questa volta con Te. Anche chi ti scrive ha fatto gli stessi errori. Continua sulla tua strada e con lo stesso entusiasmo, senza dare tanta importanza al RISULTATO ad ogni costo. Il miglior risultato è quello che hai descritto, la vicinanza della tua famiglia. I sacrifici sono tanti per praticare questa disciplina, ma non si sentono, perché la passione è più forte di ogni sacrificio e o delusione che si può avere anche saltuariamente. Poi non sempre , anche quando uno si sente perfettamente in condizione, è detto che si è in una giornata di grazia. Continua ad allenarti con lo stesso entusiasmo e vedrai che la costanza paga. In ultimo ricordati che quando dici che a 34 anni è e deve essere un divertimento, questa è una saggia REGOLA. A presto - Falco1950
RispondiEliminaMi associo con quello che dice Angelo il ciclismo per noi deve essere solo divertimento i risultati SONO e devono essere secondari fini a se stessi,secondo me continua su questa strada e pensa solo a divertirti correndo in bicicletta.Ciao...
RispondiEliminaGrazie ragazzi purtroppo ( o per fortuna) a volte il nostro cervello funziona in maniera strana condizionando le nostre emozioni, ma ci tengo a ringraziarvi di cuore delle belle parole spese e del vostro sostegno.
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