Io credo che le varie federazioni (FCI-UISP-UDACE) dovrebbero strutturarsi con dei "consiglieri" tecnici o se li hanno già, questi dovrebbero essere validi e di alto livello, gente che partecipa alle competizioni e non che abbia corso 10 anni prima, questo per aiutare un miglioramento nell' organizzazione delle gare.
Parlo soprattutto del problema della durata di una gara, parlo di durata della competizione e non di quanti km in quanto io credo che il concetto distanza sia superato e non piu' valido nel ciclismo moderno. Sempre a mio parere si dovrebbe parlare di DURATA nel senso di tempo, in quanto questo e' la misura corretta per uno sforzo di endurance, una ripetuta e di conseguenza anche la durata di una competizione.
Certo non pretendo di arrivare Io e modificare le regole del ciclismo amatoriale, ma voglio almeno portare una riflessione e se posso anche una innovazione.
Per esempio domenica prossima nella corsa UDACE di Camponogara si parla di 9 giri da 7,2 km per un totale di 64.8 km di gara, con aggiunta "per tutte le categorie" questo vuol dire che noi giovani 19-39 anni faremo 64 km di gara quanto i Super Gentleman B che arrivano a 75 anni !!!!!!
Ma il punto non e' quanto la distanza, ma la durata, prendendo le velocità medie delle prime 2 gare questo significa per le categorie più anziane, ben 10 minuti di gara in più se volessimo rapportarli in Km e' come dire che i giovani fanno 65 km di gara e quelli piu' maturi ne fanno 70 !!!! Mi sembra un po' assurda questa cosa soprattutto pensando al fatto che parliamo di persone di 60/75 anni.
Aggiungo che velocità inferiore non significa che il loro sforzo sia inferiore anzi, si tratta solo di un fisiologico calo di potenza dovuto all' età ma per quanto riguarda l' impegno e l' intensità anche per le categorie Gentleman e Super G si parla di massimali elevatissimi e di fuori soglia a paura, motivo per il quale si dovrebbe fare maggiore attenzione alla "durata" della gara.
Probabilmente la durata ideale di gara dovrebbe essere invertita, cioè 1 ora e 40 minuti per i giovani quindi una distanza attorno ai 70 km e 1 ora e 20 per i piu' mturi quindi direi una distanza attorno ai 55-60 km, questo secondo me dovrebbe in primo luogo tutelare la salute dei corridori e rendere piu' omegenee le competizioni.
Inoltre nei giovani quando si fanno gare di 55 km con durata attorno all' ora e 10 minuti, non e' raro una partenza a tutta, con sforzi brutali praticamente a freddo, mentre allungando un po' la gara, probabilmente il ritmo sarebbe anche piu' controllato magari nelle fasi iniziali.
Aggiungo che in caso di un pronti via di una fuga, nella gara corta i giochi sono probabilmente fatti, cioe' una volta partiti diventa difficile andarli a riprendere, mentre in una gara piu' lunga la fuga e' piu' facile che venga ripresa per un naturale calo delle forze da parte dei fuggitivi, rendendo queste piu' aperte ed interessanti.
Altro spunto interessante secondo me e' la distanza in funzione dei partenti, dentro la mia testa mi sono fatto un calcolo matematico alla buona ma credo di non andare distante quando dico che la distanza ideale di gara dovrebbe essere il numero di partenti+10 km, esempio se ci sono 50 partenti l' ideale sarebbe una corsa di 60 km (50 partenti+10km totale 60) mentre per una corsa di 100 partenti i classici 100 km dovrebbero andare bene, altra cosa invece se alla partenza ci sono 25 corridori, in questo caso 30 km di gara vi assicuro essere già tanti ... provare per credere.
Pertanto volendo avere delle competizioni omogenee attorno ai 60 km si dovrebbe avere l' elasticità organizzativa di accorpare almeno la categoria Junior/Senior con la categoria Veterani ( e la le categorie Gentleman e Super G per i più maturi) in caso di partenze sotto i 35 corridori in modo da avere un gruppo di corridori sempre e comunque di almeno 50-70 unità, numero ideale per svolgere regolarmente una competizione di ciclismo in circuito.
anch'io sono d'accordo con il tuo pensiero,ma solo per i circuiti,le gf sono storia a parte.
RispondiEliminama nei circuiti dovrebbe essere così,anche se tutto dipende da come si fa una gara,se si fa a ritmi blandi e con medie basse va a finire che i km diventano la metà,per cui bisognerebbe trovare un metodo,un sistema comodo per tutti.
anche il discorso delle batterie andrebbe rivisto,per il numero di partecipanti se troppi o troppo pochi,e secondo me andrebbero riviste anche le categorie,va bene per i giovani sino a 39 anni,ma i veterani (la mia categoria) partono dai 40 anni ai 47 circa,non ricordo e dai 40 in su ogni anno fa una gran differenza,quelli sparati a 40 tondi che arrivano da una stagione al top nei giovani,si ritrovano e viceversa gente che vola(40) con gente che cominci ad arrancare(47) per cui bisognerebbe dividerli in veterani prima e seconda fscia,che so la butto lì.
tu che ne pensi.
ciao roby.
A mio modesto parere il chilometraggio dovrebbe essere 80-100 fascia 19-39 e 70-90 fascia 40-70
RispondiEliminaDue partenze a seguire dove e' possibile,premi ai primi 20 assoluti.
Il sogno inoltre un unico ente promozionale CHE GESTISCA IL MOVIMENTO AMATORIALE gestito dal C.O.N.I. e quota del 20% del cartellino da evolvere alle categorie giovanili F.C.I.
mi sembra una riflessione piu' che giusto.luca
RispondiEliminaX Stefano,
RispondiEliminaa 40 anni un giovane e' troppo forte per correre con i Super G, per esempio in Lombardia la divisione e' 19-44 e 45 in su credo cosi' sia piu' omogenea come differenza. Aggiungiamoci pure una premiazione ai primi 30 dai :O))))
Ciao Simone
Io quest'anno sono pasato veterano.. :) spero di fare bene tra i vecchietti.... ma mi sà che sono più forti dei senior!!
RispondiEliminaContinuo a parlar bene delle gare che si disputano dalle mie parti. Infatti, a volte se la gara è "affollata" facciamo due partenze, altrimenti una unica partenza. Nel caso delle due partenze, se si tratta di circuito da ripetere, viene fatto ripetere meno volte. Se si tratta di circuito unico, viene effettuato un tratto ad andatura controllata, in maniera da ridurre i km di corsa.
Ritengo sia una ottima soluzione.
Boogerd
Hehhehe Quella dei veterani piu' forti dei Senior e' una leggenda metropolitana dura da sfatare .... non per sminuire i Veterani che vanno fortissimo e molti anche piu' dei giovani , non c'e' che dire ma, le medie in gara, i numeri di partenza, i tempi in generale anche su pista e tutto il resto dicono che i giovani vanno piu' dei vecchi ... non me lo invento io, e cosi' e' come deve essere, perche' così lo vuole madre natura, ma se fosse il contrario mi verrebbe da pensare male ..... Ho visto di tutto nella mia carriera anche una crono vinta assoluta da un gentleman, salvo poi venire a sapere che aveva avuto piu' problemi con la giustizia lui che no Totò Riina ......
RispondiEliminaPoi ci sono i fenomeni assoluti come Riccardo Tarlao che fino a 40 anni vinceva tra i dilettanti e passato amatore per limiti di età imposti dalla FCI ha vinto tutto il vincibile, l' anno scorso ha vinto assoluto la prima tappa del Giro del Friuli contro ex prof, semi prof e ciclo prof..... ma parliamo di un fenomeno forse unico e raro.
Ciao Simone
p.s. auguri per il passaggo di categoria
p.s. 2 corri la granfondo domani ? Deve essere bella quella del circuito dei mondiali .... peccato essere cosi' lontano.